Torno a dire che non mi trovo d'accordo con il tono preoccupato/catastrofista di certi messaggi. E questo, per vari motivi:
1) I pappagalli rinselvatichiti vengono avvistati quasi esclusivaente nelle città, mentre è rarissimo vederli lontano dagli insediamenti umani.. va da sè che non possano rappresentare una minaccia per l'ambiente in ogni caso, dato che, se nelle zone selvagge sono praticamente assenti, in quelle cittadine è rimasto ben poco da rovinare.
2) Il parrocchetto dal collare, che è senza ombra di dubbio la specie di gran lunga più numerosa ed avistata in Italia, è perfettamente capace, quando può trovare nutrimento sufficiente, di superare inverni come quelli non solo di Amsterdam o di Parigi, ma addirittra di Bonn, Amburgo e Colonia... e questo non succede negli ultimi anni, ma da molti decenni. Difficile quindi poter indicare la sua presenza a Palermo, Genova o Napoli come sintomo di riscaldamento globale.
3) Come scrivevamo molte pagine fa, addirittura esistono indizi che possono far ipotizzare che questa specie in realtà non sia mai stata introdotta in Europa da nessuno, bensì ci sia sempre stata, pur se localizzata e poco diffusa. Addirittura dai tempi dell'antica Roma.
Un cenno infine per i barracuda e i pesci balestra: occhio che esistono e sono sempre esistiti, con le relative specie autoctone, anche nel Mediterraneo! Trovo pazzesco (e tremendamente noioso) che i giornali gridino al riscaldamento globale ogni volta che ne viene pescato uno... questo si chiama diffondere ignoranza e disinformazione.