avete pienamente ragione sul fatto che i ragazzi di oggi sono tutti rovinati e ci metto anche me perche pure io sono un ragazzino.io ho cercato di far conoscere pappagalli passeri a piu gente possibile insomma di (convertirli) in qualcosa di piu buono invece che fumare canne sbronzarsi e fare cazzate.metto che la colpa e pure un po dei genitori che gia da piccoli li fanno comandare in un mondo che nn conoscono niente.io quando avro un figlio spero di passargli questo bellissimo hobby e spero anche di scrivere un libro.percio teniamoci stretti e proseguiamo prima o poi qualcuno apprezzera quello che facciamo.
belle parole e tanta determinazione, beati i tuoi genitori ad avere un figlio con delle idee così mature, a prescindere dall'ornitologia, io ho un figlio di 21 anni che proprio non ne vuol sapere non di appassionarsi, ma neanche nei momenti di difficoltà a darmi una mano, sempre incollato a questi social network di realtà virtuale, così quando non ci sono per lavoro, mia moglie oltre a badare a casa e 5 figli deve anche seguire l'allevamento, che qualche volta mi fa sentire veramente in colpa.
Opinao...5 figli, una moglie ed un allevamento: complimenti!
RNA 68NR
RAE 0162
La crisi non è mai solo economica, ma culturale.
Per produrre di più, quindi guadagnare di più, e quindi dinuovo riuscire a mantenere il tenore di vita raggiunto, si è andato via via sacrificando quello che è la vita familiare ed il tempo personale.
In generale si è ridotto il tempo a disposizione per se stessi, è aumentato il livello di stress sul lavoro, e le pressioni psicologiche in generale (i famosi "pensieri"), questo porta i trentenni come me a pensare di mollare, ed ai giovani ad essere più "materialisti".
Vedo molta meno gente che è capace di ripararsi qualcosa da solo, che ha un hobby (in generale), che dedica tempo a se stesso in maniera costruttiva.
Ecco, adesso calate questo mio pensiero nei sacrifici e negli ulteriori pensieri che abbiamo verso i nostri ucceli, mettiamo anche il fatto che oggi arrivare a pari a fine mese è già un traguardo, ed ecco la mia risposta alla crisi del nostro hobby.
Secondo me bisogna fare come in Belgio, farlo diventare un lavoro....altrimenti...scomparirà... :(
Nicola
potrebbe essere interessante farlo diventare un lavoro per chi non ha un lavoro, ma io preferisco continuare a considerarlo una passione, la mia passione che mi fa soffrire e gioire come mai è capitato con i nessuno dei 1000 lavori che ho fatto.
Io faccio tanti scambi, ma ogni volta che cedo qualche uccellino nato da me mi piange il cuore e quando magari metto un prezzo alto e per evitare che venga acquistao, sembrerò strano ma è così.
Ma se diventa un lavoro, pur rimanendo degli appassionati del settore, sottosterebbe alle leggi del mercato, e quindi, in caso di crisi come lo è questo particolare momento italiano, se non c'è guadagno si chiude e amen. Invece così, secondo me, continua proprio perchè si spendono dei soldi che già si sa che forse non tornerranno, senza preoccuparsi di un eventuale ritorno, e come tutti gli hobby sono costi, ma lo si fa perchè piace. Poi, se con il tempo si rientra e si guadagna qualcosa, magari si può comprare una coppia senza influire sul bilancio familiare. Ma io ancora non ci sono riuscito, ad esempio. Questa è solo una opinione, non un giudizio sia ben inteso.
però secondo me una via di mezzo si può trovare,in Belgio ogni famiglia che alleva uccelli lo fa sia x passione ma anche come ausilio e integrazione al bilancio familiare,quindi si cerca di ricavare un utile per rientrare nelle spese di gestione dell'allevamento e se rimane qualcosa tanto meglio, ma è un'altra mentalità.Da noi l'allevatore è quasi sempre da solo ad accudire i propri uccelli,guardato con fastidio e stranezza da familiari e vicini,io stesso quando parlo del mio hobby in presenza di persone estranee,noto occhi "sgranati" e sorrisi ironici,come se fossi mezzo "sciroccato".Quando ero ragazzo e vivevo ancora in famiglia,ebbi molti scontri con i miei perchè vedevano il mio hobby un'inutile spreco di tempo e soldi,x non parlare dei coetanei che mi vedevano come un "ufo",e anche oggi le difficoltà non sono poche,ma la passione è sempre quella.
Quello che scrive Neriquez e' anche vero ma a mio avviso il tempo liberi si usa in altri modi come internet. Io ho sempre lavorato tanto ma ho sempre cercato e trovato tempo per la mia passione, anche alzandomi di buon'ora. Oggi i giovani hanno tanto da allienarli, discoteche, internet, bars ecc, e percio non trovano tempo per passatempi semplici e salutare come e' il nostro. Ma se i genitori cercano di incontinuare involvere i propri figli, da piccoli, nel proprio passatempo allora sara' piu' facile per questi ragazzi a continuare nel nostro hobby. Potranno smettere per un po di tempo, ed e' anche naturale, ma poi ritorneranno. Io non sono cosi' pessimista. Quando vado a trovare degli amici al club di una delle assocciazioni maltesi fra i presenti noto un buon numero di persone giovani.
John bisogna fare un distinguo secondo me, tra chi lavora e chi non lavora, chi lavora non ha molto tempo, io mi sveglio la mattina presto e spendo tantissimi (tutti???) sabato e domenica nell'allevamento.
I giovani che non hanno niente da fare non si rivolgono al nostro hobby soltanto per questione di mentalità, molti lo vedono come uno spreco di tempo, secondo me perchè non vedono l'immediatezza del risultato...
Parlando con alcuni ragazzi portavano questo ragionamento, perdo tempo, spendo soldi, non esco con la ragazza...e poi alla fine ... che mi rimane? che faccio? "non mi fà figo"!?!? chi se ne frega che lo faccio?!?!....capito cosa voglio dire...?? stanno inguaiati... :(
Nicola