Ricevo dall'amico Enrico Banfi Presidente della SOR e con il suo permesso pubblico questa nota:
__________________________________________________ ________________________________________
Caro Marco,
è sempre un piacere sentirti, specialmente di questi tempi.
Oltre al gradito saluto, vorrei a mezzo te inviare a TUTTI gli appassionati che dialogano attraverso il prezioso Forum di FEO il ringraziamento dei soci SOR e mio personale per avere sfidato- molti di loro- il tempo reale e quello, ben peggiore, mediatico ed avere partecipato all'iniziativa di S. Valentino.
Vorrei ringraziarli tutti anche per i commenti sinceri, che rappresentano ciò che ciascuno, con la sua sensibilità e con la
propria cultura, ha vissuto in questa domenica di ornitologia a Reggio Emilia. I commenti, tutti, sono sempre preziosi poichè segnalano le caratteristiche del mondo che si cerca di interpretare ed a cui si cerca di dare risposte, nei limiti delle possibilità umane (siamo,come noto, tutti volontari) ed economiche (comunque la si pensi, i conti in rosso uccidono qualunque organizzazione, anche no profit come SOR).
E questi primi interventi, di segnali ne inviano parecchi, su cui occorre riflettere: per crescere, tecnicamente ma sopratutto
umanamente.
Ad esempio, abbiamo avuto conferma che la passione ornitologica è- nel nostro paese e non solo- sanissima e fortissima.
Espositori e visitatori sono arrivati da Benevento (grazie!!!!), dalla Sardegna, dalla BULGARIA, dalla Francia , dalla
Spagna, dal Portogallo (grazie!!!).
Ma anche dalla Romagna e dalle Marche sommerse letteralmente da oltre 1 metro e mezzo di neve.
Ricordo che l'autostrada da Rimini a Pescara, domenica era chiusa e che alcuni avventurosi,risalenti dal sud, sono stati bloccati e costretti al rientro.
Nella vita è importante il risultato ma è fondamentale provarci: se non ci provi, sicuramente non raggiungi il risultato.
In due parole vi ho raccontato uno dei capisaldi di SOR: non rinunciare, MAI, tentare sempre strade alternative per arrivare
comunque al risultato più avanzato.Se non faremo 100, faremo 20: sempre più di zero, e l'esperienza si accumula, la voglia di superarsi cresce.
Così si avanza.
Noi non siamo affatto delusi dall'iniziativa: nel tardo pomeriggio e nella serata di sabato eravamo ancora in stretto contatto con decine
di espositori ed appassionati, che chiedevano notizie sul tempo, perchè smentissimo i bollettini mediatici.Le prenotazioni avevano
sfiorato i 400 tavoli, con un più 30% circa rispetto il 2011. Abbiamo avuto, quindi gli attestati di gradimento e fiducia necessari per
continuare.Addirittura qualcuno, non pochi, chiedono un'edizione speciale di "recupero" a marzo...
A parte questo, so benissimo che attendete un commento su due temi emersi dal dibattito nel forum: il benessere animale e , diciamo così, le frequentazioni.
Non vi deluderò, e con la massima sincerità, con il massimo rispetto ma anche con la dovuta determinazione, esprimerò i concetti ed i
principi che caratterizzano l'azione di SOR e mia.
1)-Erano presenti almeno 4 veterinari ufficiali che hanno svolto in piena autonomia e con il massimo scrupolo e professionalità il loro
mestiere, liberi da condizionamenti e pressioni indebite. Credo che ormai tutti sappiano che SOR è credibile, affidabile, efficace nel
perseguire il benessere degli animali, in particolare di quelli della filiera allevatori sportivi di uccelli da gabbia e da voliera.E per
fare questo, spende il suo massimo gruppo dirigente ed il suo gioiello, l'Internazionale.
Ed è arrivata a lasciare fuori dall'Internazionale chi non si è adeguato agli standard.
Li ha ripresi, quando-dal punto di vista del rispetto delle regole sul benessere volontariamente definite ed assunte da SOR- questi
allevatori/commercianti si sono presentati a Reggio E. in condizioniadeguate. Non abbiamo titoli nè vogliamo averli per giudicare il loro
comportamento in altre vicende.
Non facciamo parte delle ronde per la tutela del benessere animale. Anzi, per dirla tutta : crediamo proprio che nessuno, al di fuori delle Istituzioni preposte per legge, possa farlo.Altrimenti- riflessione che invito a fare con serenita e serietà- dobbiamo accettare che a casa nostra venga a giudicarci ed a farci le pulci chiunque dica di essere particolarmente sensibile al
benessere animale.E sappiamo quanti ce ne sono in circolazione....
Capito bene il messaggio?
Ci aspettiamo invece piena collaborazione da dirigenti(grazie ancoraal caro Garanzini), dagli allevatori e dagli appassionati: se qualcosa
non quadra, la segreteria SOR ed io personalmente siamo sempre in prima linea.
Dovrebbe uscire un mio articolo- sull'argomento- sul prossimo numero di Italia Ornitologica.Vi invito a leggerlo: è stato scritto per
produrre conoscenza e riflessione nella base e nel gruppo dirigente e per far sì che si riducano coloro che stanno sulla sedia di chi
giudica ed aumenti il numero di coloro che si rimboccano le maniche,con umiltà.
2)Sul tema delle "fisionomie tipo Striscia la Berisha", che dire? Sul piano pratico:se Mohammed o il cugino dello sceicco del Qatar
rastrella 100.000 esemplari dai nostri allevatori, io sono felicissimo. Lo sono per gli allevatori che preparano lo spazio per la
nuova annata e per il recupero di un pò di costi, lo sono per Mohammed e per il cugino perchè amando l'allevamento sportivo, si dedicano a qualcosa di inoffensivo ed anzi di costruttivo e si avvicinano alla nostra cultura, riducendo le distanze e le diffidenze fra di noi.
L'episodio mi dice che è venuto il tempo di fare un secondo passo come SOR, come contributo per una riduzione bipartizan delle distanze. Il primo è già stato fatto:iscrivendoli come soci, accanto a reggiani, modenesi, milanesi ecc. ed un olandese (sì, abbiamo 1 socio olandese verace!). Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi della loro presenza e del loro comportamento e ci auguriamo che quanto prima ottengano risultati nelle mostre.
Il secondo passo che faremo sarà di completare il menù dello spuntino, come lo chiama Eraldo: introdurremo specialità etniche, per mantenere fede alla ns. inarrestabile voglia di innovazione. Perchè, vedete, noi continuiamo a pensare, a 74 anni dalla nascita, che allevamento sportivo significhi innanzitutto conoscenza, dialogo,confronto e scambio, ricerca di opportunità per stare assieme. In una parola, riteniamo che l'allevamento sportivo e le sue manifestazioni sono sì svago e competizione ma anche e SOPRATUTTO amicizia. Senza nessun aggettivo.
Quando organizziamo la manifestazione, che sia l'Internazionale come S. Valentino o altro, uno spazio ed un tempo non trascurabili sono riservati a progettare lo "spuntino". E quando SOR offre il cibo e le bevande, lo fa con la stessa cura con cui studia il software di
gestione mostra. E non guarda il passaporto o il colore: "guarda lo sguardo", riconosce e rispetta la persona, perchè anche noi siamo persone e pretendiamo, ovunque, il medesimo
calore ed il medesimo rispetto.
Con il solito affetto
Enrico
PS. I "marziani" hanno comunque gustato assieme a noi terrestri anche il salame ed il prosciutto, pur avendo rinunciato al lambrusco....Fra poco potremo dare loro la cittadinanza!
__________________________________________________ ______________________________________________
che dire Enrico... sei un Grande Presidente ciao e buona serata e invia i miei saluti agli amici della SOR