Le feste di Natale

[Alamanno Capecchi]

Le Feste di Natale.

Ai miei tempi si chiamavano: "Le Feste di Natale". Inziavano il 23 dicembre e finivano il 27. C'era da fare il presepio con i fogli di carta blu attaccati alla parete, pazientemente ornati, con un pennellino, di stelline dorate. Pastori, pecorelle... la grotta con la cometa, il bue, l'asinello, Gesù bambino, San Giuseppe, la Madonna... il muschio...la neve, fatta con la farina bianca, e i Re Magi, ancora nella loro scatola, in attesa di entrare in scena.
Poi scrivevo la letterina di Natale con l'aiuto di Urania, una vecchia maestra amica di famiglia, che mi suggeriva e correggeva lo scritto.

Ecco un esempio.

"Caro babbo, mamma mia buona, vi presento tutti i miei auguri per la Santa Festa di Natale; vi faccio le più belle promesse e farò tutto il possibile per mantenerle. Pregherò Gesù Bambino di benedire la nostra famiglia, di dare a tutti la salute e la pace, di farmi crescere buono e bravo come voi mi desiderate. Vi abbraccio e vi bacio vostro
Alamanno"
Natale 1934."

La sera della vigilia di Natale, poco prima di andare a letto, appendevo alla cappa del camino, nella grande cucina, un paniere nel quale il ciuchino, lo strano somarello che camminava sui tetti, mi avrebbe buttato giù dal comignolo i doni che tanto desideravo.
Infine, il Giorno di Natale, al mattino, tutto vestito di nuovo, assistevo, accanto a mia madre , nella Cappella gentilizia, sepolcreto di famiglia, alla Messa ufficiata dal cappellano Don Bernardini e nel pomeriggio giocavo con qualche cugino mio coetaneo.
Così passavo le mie feste di Natale.

Avevo sedici cugini, con le mie due sorelle eravamo diciannove: ora sono rimasto solo.
Per non farmi prendere da una botta di maliconia accendo il televisore e mi sintonizzo a caso. C'è un professore che spiega:
" Grazie alla medicina preventiva, agli antibiotici, all'alimentazione, al rispetto delle norme igieniche... l'aspettativa di vita oggi per gli uomini è di 78 anni."
Meglio spegnere: ho finito 83 anni quasi tre mesi fa!

Auguri, non formali, di Buone feste a tutti!!!

[Minivip]

Alamanno..... devo dire, che a leggere questi tuoi ricordi mi sono saltati alla mente i miei...... e non posso che ricordare con piacere, quando mi coricavo nel letto scaldato dal braciere (come si dice da noi al pret) e mia madre mi copriva con quella trapunta che ti bloccava ogni movimento e ti riparava dal freddo, e mi addormentavo beatamente, sperando, che il giorno dopo mi avrebbe portato chissa quali regali......
Sono dei bellissimi ricordi........... Ti faccio Tanti Tanti auguri di buone feste.......
PS..... visto che hai apprezzato tanto le mie foto..... te ne mando una tutta x te
Ciao......File_002.jpg

[Alamanno Capecchi]

Grazie per la bellissima fotografia che stamperò su carta fotografica Epson e incornicerò per ricordo. A proposito di "al pret", noi chiamavamo "il prete", il "trabiccolo" lungo di legno al quale veniva agganciato un "caldano" di terracotta per riscaldare il letto. Saluti e ancora auguri, tanti auguri di Buone Feste

alamanno

[john fernandez]

Caio Alamanno, qui da noi non c'e' la Beffana, i regali come una volta si danno a Natale. Almeno questa e' una tradizione che ha tenuto, mettiamo tutti i regali sotto l'albero di natale e il giorno di natale, tutti cercano sotto l'albero i regali sui quali il bigliettino porta il loro nome. Qui da noi il presepe e' un'altra tradizione che ha retto il tempo, non solo in molte case si trova un presepe ma ci sono tanti presepi esposti al pubblico, molti di loro grandi e con figurini ecc. a movimento. Pero', ai miei tempi il natale si trascoreva in famiaglia, molti addesso lo trascorrono in alberghi o restoranti, il tempo sembra di trascorrere piu' veloce, non abbiamo tempo per molte cose semplici ma belle. Oggi io e mia moglie andremo a fare la spesa per il pranzo di natale, anche quello e' un piccolo piacere , mi fa ricordare forse quello non potevamo comprare ai miei tempi, tempi duri ma belli , ci accontetavamo di poco. Oggi forse niente ci sodisfa !!!!.

[Luca ZZ.]

Che bei ricordi i vostri... non sapete quanto vi sto invidiando! La semplicità che portava a fare grande ogni cosa. io ho 26 anni e mezzo e sono sposato da poco più di 9 mesi e non vi nascondo che ogni volta che mio nonno di 93 anni ma arzillo più che mai, mi racconta qualche suo episodio di vita (molto dura perchè ultimo di 7 figli e rimasto orfano da bambino...poi adottato da una famiglia per cui io, come lui porto 2 cognomi, motivo delle DUE Z dopo il mio nome!!) inizio a vagare con la mente quasi come se volessi portare quei tempi ad oggi... non tanto per la difficoltà di vita ma per la semplicità del vivere che rendeva unico ogni momento... ed è questo che ora manca in questa società fatta di bambini lasciati in balia di quella responsabilità che non sanno cosa vuol dire o che neanche i loro genitori hanno potuto sperimentare e crescere o del rispetto per i più grandi fatto nello stesso tempo di amore e servizio. se ritornassimo al modo di vivere di una volta forse tante brutte cose non accadrebbero... ma dobbiamo essere Strumenti per portare attorno a noi quella Luce di semplicità fatt adi piccoli gesti e tanto amore!!

AUGURI A TUTTI PER UN SERENO NATALE DA TRASCORRERE NELLE VOSTRE FAMIGLIE!!

[pietro 96]

bellissimi pensieri ragazzi, buon natale a tutti!

[Roberto Giani]

Ciao Alamanno, che strana quesa cosa del "... ciuchino, lo strano somarello che camminava sui tetti, mi avrebbe buttato giù dal comignolo i doni che tanto desideravo.", non l'avevo mai sentita. Qundi immagino non c'era Babbo Natale o Gesù Bambino a portarti i doni.

Anche io quando ero piccolo non ricevevo mai i regali da Babbo Natale per Natale, ma li ricevevo solo il 6 gennaio perché era la Befana a portarceli.

[roberto ghidini]

Alamanno tu sei d un generazione speciale,non fai parte dell aspettativa media.

Auguroni di buone feste a tutti

[Donatella Tudino]

Quando ero piccola , i doni li portava Gesù Bambino e io con i miei cuginetti ci nascondevamo in una camera buia affinchè il Bambinello non si spaventasse alla nostra vista.Chiaramente i doni erano molto diversi da quelli di oggi , e consistevano in qualche dolcetto, mandarini e castagne. Se poi era un Natale di lusso, poteva anche accadere di trovare un bambolotto di pezza o qualche giochino di legno. Però erano davvero belli quei Natali e con molta tristezza mi rendo conto che col cambiare dei tempi e un malsano consumismo, i bambini di oggi sorridono nel ricevere i regali,ma non si sentono più le risate argentine dei bimbi di allora che riempivano di calore e amore le nostre case.

[Alamanno Capecchi]

Ciao Alamanno, che strana quesa cosa del "... ciuchino, lo strano somarello che camminava sui tetti, mi avrebbe buttato giù dal comignolo i doni che tanto desideravo.", non l'avevo mai sentita. Qundi immagino non c'era Babbo Natale o Gesù Bambino a portarti i doni.

Anche io quando ero piccolo non ricevevo mai i regali da Babbo Natale per Natale, ma li ricevevo solo il 6 gennaio perché era la Befana a portarceli.

Ciao Roberto, il ciuchino, da noi, era di di antica tradizione: lo ricordavano anche i miei genitori. C' era la Befana, ma aveva scarsi clienti. Erano poche le famiglie che si potevano permettere di comprare ai bambini altri regali per il sei gennaio. Le calze appese al camino venivano riempite, quasi sempre, con arance, mandarini, trottole di legno, qualche caramella, pupazzetti di pezza e l'immancabile sacchettino, pieno di carbone, per sottolineare le immancabili marachelle. Un impulso alla befana tradizionale fu dato dalla Befana fascista. La Befana fascista non era una brutta vecchia bazzuta, sdentata, curva sotto il peso del sacco, era una donna anziana, diritta, vestita di nero, di provata fede fascista ( quasi sempre la madre o la moglie del segretario locale del partito fascista) che, di persona distribuiva, alla Casa del Fascio, ai bambini meritevoli: "croci d'onore", abbonamenti omaggio alla rivista "Il Balilla", quadretti con l'effige di Benito Mussolini e cose del genere. Niente Babbo Natale, niente Albero di Natale: da noi fecero la loro comparsa dopo la guerra.
alamanno