Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Tragedia

  1. #11
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    La bandiera di Roberto Giani

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    Quote Originariamente inviata da roberta Visualizza il messaggio
    Matteo nella mia veranda in estate non posso riprodurli, non hai idea del caldo che fa qui giù in sardegna! tra l'altro le gabbie sono protette da teli per il sole e nei vetri c'è una pellicola riflettente e un poco aiuta ad evitare l'effetto serra! il nido ho provato a metterlo ai miei barrati da marzo a giugno ma o lo ignoravano oppure quando facevano la covata mi morivano i pulli....sicuramente non è morta per il freddo, li ho da settembre, non li ho mai spostati e hanno avuto tutto il tempo per ambientarsi, tra l'altro col pullo dormivano entrambi nel nido.....forse si è debilitata troppo per l'accudimento del piccolo, certo con l'autopsia avrei saputo ma a questo punto a che serve la mia calo tanto non c'è più......
    Cara Roberta, oltre ad essere dispiaciuto per l'accaduto, volevo fare due commenti.

    Innanzitutto non condivido quando dici: "certo con l'autopsia avrei saputo ma a questo punto a che serve la mia calo tanto non c'è più......" D'accordo che la tua calo non c'è più ma se si fosse trovata la causa di morte, forse si sarebbe potuto rimuoverla per evitare che ciò accada ancora.

    Riguardo i tempi della nidificazione, il paragone con i Barrati non è pertinente essendo Calopsitte e Barrati specie differenti che abitano continenti differenti. So che chi alleva parrocchetti sudamericani li fa riprodurre in autunno-inverno, ma non ne conosco le esatte motivazioni.
    Io ho allevato quasi solo australiani e ho sempre messo i nidi a marzo e tolti in agosto. Anche a Rimini fa caldo d'estate, non ti credere, (e pure in Australia...) per cui non penso che Cagliari abbia condizioni climatiche sia così tanto differenti.

    Ad ogni modo, fare esperienza significa anche passare fasi tristi e dolorose come quella che hai vissuto tu ora, ma che tutti noi abbiamo vissuto. E' inevitabile, non ti scoraggiare.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  2. #12
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    Quote Originariamente inviata da Gianfranco Visualizza il messaggio
    La mia esperienza personale mi ha insegnato che uccide molto di più il caldo anziché il freddo. Io allevo psittacidi e solo in voliere esterne e il nido è comunque utilizzato per il riposo notturno (non necessariamente il nido è utilizzato come luogo di riproduzione). Il periodo di riposo forzato lo faccio solo per gli agapornis durante i mesi estivi più caldi, e in quel caso tolgo loro i nidi. Per chi alleva in locali chiusi l’allevamento assume specificità diverse. Per la morte del papagallo di Roberta sono dispiaciuto e solo un'autopsia e analisi mirate potranno decretarne il motivo. Ma questo purtroppo fa parte del gioco. Anch'io saltuariamente ho avuto decessi, e non di calo, per cui capisco perfettamente cosa si prova. L'importante è capire perchè è successo.
    Gianfranco, per i parrocchetti il periodo di riposo per me rimane fondamentale, dopodichè anchio ai sudamericani e ora ai lori lascio il nido tutto l'anno ma di certo non li alimento come quando li voglio riprodurre e quindi li ritengo in riposo ed effettivamente di pulli in inverno non ne ho mai, il riposo non consiste solo nel nido ma anche nell'alimentazione


    Parrocchetti e pappagalli di piccola media taglia

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  3. #13
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    Quote Originariamente inviata da Roberto Giani Visualizza il messaggio
    So che chi alleva parrocchetti sudamericani li fa riprodurre in autunno-inverno, ma non ne conosco le esatte motivazioni.
    Robi non è sempre così e in molti per certo posso dirti che lo fanno per avere pulli più maturi per le mostre o pronti da cedere in primavera.........


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  4. #14
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    Quote Originariamente inviata da Roberto Giani Visualizza il messaggio

    Innanzitutto non condivido quando dici: "certo con l'autopsia avrei saputo ma a questo punto a che serve la mia calo tanto non c'è più......" D'accordo che la tua calo non c'è più ma se si fosse trovata la causa di morte, forse si sarebbe potuto rimuoverla per evitare che ciò accada ancora.
    ciao Roberto l'autopsia di certo l'avrei fatta se avessi avuto un allevamento di calo ma loro erano la mia prima e unica coppia, stavano in una gabbia da soli e non son mai venuti a contatto con i barrati, che sono solo 4, se non per il fatto di stare nella stessa veranda.....purtroppo anche facendo l'autopsia magari potrei forse capire la causa della morte e forse nel caso curare il maschio sempre che fosse contagiosa e ci sia una cura e poi dovrei prendere una nuova calopsita esente da patologie, pensi forse che sia facile? quelle che vendono nei negozi secondo te sono sicure? ma anche dagli allevatori, come fai ad essere sicuro al 100%?

  5. #15
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    ciao Roberta, le calo dei negozi o degli allevatori (anche il più fidato) necessitano di un periodo di quarantena prima di metterli a contatto con altri soggetti...in questo modo eviti che ci sia un eventuale contagio...poi come si dice da me "Fà balà l'och" ovvero dei avere occhio e scegliere soggetti che ti sembrano in forma e con un piumaggio per niente arruffato.
    Per curiosità, lì a Cagliari che temperature hai nella veranda di giorno e quali di notte?
    Qui tutti fanno ipotesi per il freddo ma credo che le temperature che hai tu equivalgano a quelle che qui nel nord Italia avremo tra un mesetto o anche più....


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  6. #16
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    ciao Caballero ho fatto sempre così nello scegliere i miei uccelli ma anche i pesci tropicali, queste 2 infatti le avevo scelte proprio per il bellissimo piumaggio erano vivaci e avevano un bell'occhio vispo, ma a quanto pare non è bastato!.....nella mia veranda in inverno le temperature sono di mattina anche 20°, la notte raramente anche nelle giornate più fredde scende sotto gli 8°, in questo periodo che c'è abbastanza caldo e la notte ci sono 13°, certo l'escursione termica c'è.....
    come faccio col maschio che non fa altro che urlare dalla mattina alla sera?? poverino mi fa molta pena ma è insopportabile......

  7. #17
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    forse azzardo a dire questa cosa...ma le temperature per farli ripodurre, se dici che la notte sono sui 13°, sono più che buone...l'escursione termica non è eccessiva, escursioni di 5-7 gradi sono normali...
    pensa che dove tengo io i pappa, che è un capannone non riscaldato, in inverno la notte arriva anche a zero ed ora ci sono max 6-7 gradi...per te le regole dell'inverno credo che valgano solo qualche settimana...
    probabilmente la femmina si è affatica ed è stata più soggetta a prendersi qualche malattia...tieni l'ambiente pulito meglio che puoi...
    per il maschio nn saprei che dirti, potresti provare a prendere una femmina e sistemarla in modo che si vedano ma che non siano troppo vicini, almeno per qualche settimana.
    Ultima modifica di caballero; 15-01-11 a 10: 52


    R.A.E. 0320

  8. #18
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    Probabilmente sapere la causa ti salverebbe dal ripetere l'errore se di errore si possa parlare, senza un analisi come dicevano nei post sopra si possono solo fare ipotesi ma non hai una certezza, dispiace sempre perdere dei soggetti ma quando si alleva va messo nel conto, poco tempo fa' mi e' deceduto un gould che aveva sette anni era il mio cocco ormai passava piu' tempo fuori dalla gabbia che dentro mi stava sulla spalla mangiava dalle mani i miei figli ci hanno pianto 2 giorni.
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    "L'Italia e' un paese fondato sul lavoro...In nero sull'evasione fiscale, sull' approfittarsi di tutto l'approfittabile, sulla mancanza di rispetto per il prossimo e per la cosa comune"


  9. #19
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    Quote Originariamente inviata da Matteo Rodolfi Visualizza il messaggio
    Gianfranco, per i parrocchetti il periodo di riposo per me rimane fondamentale, dopodichè anchio ai sudamericani e ora ai lori lascio il nido tutto l'anno ma di certo non li alimento come quando li voglio riprodurre e quindi li ritengo in riposo ed effettivamente di pulli in inverno non ne ho mai, il riposo non consiste solo nel nido ma anche nell'alimentazione
    Senza dubbio. L'alimentazione va modulata anche secondo le stagioni e secondo le esigenze degli animali in una determinata fase, come può essere quella della cova e soprattutto dello svezzamento.

  10. #20
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    Ciao Roberta dispiaciutissima per l'accaduto, ti posso dire che ho visto solo adesso che sei di Cagliari e allora capisco la tua difficoltà sia per la mancata autopsia che la diffidenza nei confronti dei negozi specializzati della nostra zona. Se vuoi , puoi contattarmi con un mp e ci scambiamo i numeri di telefono ed eventuali informazioni. Ciao Donatella.
    CIAO DONY
    LA SPERANZA E'UN ESSERE PIUMATO CHE SI POSA SULL'ANIMA E CANTA MELODIE SENZA PAROLE....E...NON SI FERMA MAI !

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