Il fiume e l'anima

[Donatella Tudino]

Seduta sulla sponda del fiume guardo l'acqua scendere a valle
lenta ma a volte veloce e vorticosa che va verso il suo destino designato.
Odo il suono argentino dei piccoli vortici creati dalle correnti.
Ascolto, e mi pare di sentire il silenzio assordante di cose mai dette.
Alle mie narici giunge il pungente odore di muschio e il profumo del sambuco.
Prendo tra le mani un sassolino bianco e levigato e penso a quanto tempo è passato
sulla sua superficie per averlo reso così splendente.
Accarezzo la mia anima ribelle e penso a lei così simile al fiume
così agitata e a volte dormiente, col dolore che morde e con le gioie che blandiscono.
Sfioro il mio cuore con le dita e lo sento palpitare come l'acqua del fiume che va.
Ma in fondo il dolce suono dell'acqua amica che giace e si agita nel suo letto mi ricorda la mia vita
e capisco il suo significato.
Ha iniziato il suo percorso a monte per finire nel grande ed accogliente mare dell'oblìo
e aspettando quel momento, guardo le acque terse e luccicanti,e anche la mia anima trova quiete!

[Alamanno Capecchi]

Bellissimo e struggente: grande sentimento, grande sensibilità!!!

[john fernandez]

Non so che scrivere perche' e' troppo bella, un pensiero profondo, una realta che ci convolge. Brava.

[Paride]

Ormai non mi stupisci più...
ho finalmente compreso che sei ""speciale"".

[Alessandro Rota]

Fa' riflettere molto bello e sentito...grazie.