Codibugnolo testa rossa Aegithalus concinnus (Gould 1855)
di Alamanno Capecchi
I Codibugnoli costituiscono un gruppo di piccolissimi e graziosi uccelletti, presenti in estesi areali dell'Europa, dell'Asia e dell'America.
Per molto tempo vennero ascritti al genere Parus secondo il "Systema naturae" di Linneo. È opportuno ricordare che questo insigne naturalista riunì nel genere Parus non soltanto le Cince, ma anche uccelli oggi classificati in Famiglie diverse:
Codibugnolo dalla testa bianca Parus caudatus,
Pendolino Parus pendolinus,
Basettino Parus biarmicus.
Basettino
La sistematica attuale raggruppa i Codibugnoli nella
famiglia Aegithalidae.
L'etologia di questi Passeriformi evidenzia numerose differenze a confronto con
quella dei Paridi: il nido viene costruito da tutti e due i coniugi; non si
riuniscono in colonie per covare, né instaurano un territorio personale durante la riproduzione; vi è frequentemente un'assistenza reciproca tra adulti nell'allevamento dei nidiacei; come in numerose specie di Astrildidi, sia i giovani che gli adulti, quando si riuniscono per riposare, mantengono i corpi a stretto contatto tra loro.
Questi minuti uccelli, con code spesso più lunghe del corpo, hanno prevalentemente colori poco vivaci: bruni, neri, bianchi e grigi.
I sessi sono simili. Costruiscono sugli alberi elaborati nidi ovali con piccole aperture d'accesso.
Codibugnolo testa rossa
Depongono, secondo la Specie, da 6 a 10 uova (media) bianche macchiate di
bruno-rossiccio. L'incubazione è di circa 13-14 giorni, l'abbandono del nido
avviene a 17-19 giorni dalla schiusa.
Il cibo è rappresentato da piccoli e piccolissimi Artropodi, anche allo stadio larvale e da loro uova.
La maggiore dimensione spetta al Codibugnolo europeo Aegithalos caudatus che raggiunge i 14 cm compresa la lunghissima coda; la minore al Codibugnolo pigmeo Psaltria exilis di soli 8 cm che, escludendo i Rondoni, possiede il becco più corto tra tutti gli Uccelli: misura esattamente 6,5 mm.
La loro classificazione e distribuzione è la seguente.
Famiglia Aegithalidae
Genere Aegithalos
Specie
A. caudatus. Codibugnolo (diciannove Sottospecie)
Europa, Cina, Asia minore, Iran, Corea...
A. leucogenys. Codibugnolo guance bianche (monotipica)
Afghanistan fino al NW India. 7
A. concinnus. Codibugnolo testa rossa (Sette sottospecie)
A.c. iredalei. (Pakistan, W. Himalayas.
A.c. rubricapillus. E Himalayas, Assam.
A.c. talifuensis. NE Burma, W China, N Vietnam.
A.c. manipurensis. S Assam, NE India, W Burma.
A.c. pulchellus. E Burma.
A.c. concinnus. C e E China, Taiwan.
A.c. annamensis. S Indochina.
A. iouschistos Codibugnolo di Blyth. (cinque Sottospecie)
Pakistan, WE Himalayas, SE Tibet, NE Burma, SW China, WS zechwan, E Burma.
A. fuliginosus Codibugnolo fuligginoso (monotipica) W e C China.
Genere Psaltria.
Specie
P. exilis Codibugnolo pigmeo (monotipica) W e C Java.
Genere Psaltriparus.
Specie
P. minimus Codibugnolo americano (otto Sottospecie)
W. U.S.A., S Oregon, California, NW Baja, S U.S.A., N Mexico, S Nevada ,
NW Mexico.
P. melanotis Codibugnolo americano guance nere (quattro Sottospecie)
S U.S.A., N Messico, W e C Mexico, S Mexico, Guatemala.
Secondo C.M. Perrins, direttore dell'Edward Grey Institute for Ornithology
dell'Università di Oxford, le Specie sarebbero 7 e non 8, perché non riconosce, in accordo con gli altri studiosi di sistematica, il rango di Specie al Codibugnolo guance (orecchie) nere P. melanotis, considerato sottospecie dello Psaltriparus minimum.
Esperienza personale
La mia esperienza con gli Egitalidi è ridottissima, limitata all'acclimatazione,
all'appastellamento e alla detenzione di due Aegithalus concinnus che possiedo da più di quattro anni. (Nota. Questo articolo fu pubblicato da I. O. nel dicembre 1993)
Tra i Codibugnoli sono forse i più graziosi, non tanto per la piccola taglia, (L.T. 10 cm circa) quanto per la caratteristica livrea.
Aegithalus caudatus
Il Menassé la descrive così: "Parte superiore del capo rosso-bruna; larga fascia nera dalla base del becco alla nuca che ricopre la zona perioculare e auricolare, lieve barratura bianca sopra la zona auricolare che divide il nero dal rossiccio della sommità del capo. Parti superiori grigio-brune, gola e petto bianchi; al centro del petto grande macchia nera ovoidale.
Parti inferiori: bianco-rossigne e biancastre. Coda nera e bianca.
I sessi, come tra le altre Specie della Famiglia, sono simili.
Quando li vidi, dentro una piccola gabbia a ridosso di un termosifone, erano in
pessime condizioni: magrissimi, imbrattati di sporco, con gli occhi "spenti" e con le ali tremanti, tenute discoste dal corpo. L'esportatore ne aveva inviati una diecina da Hong Kong, ma ne erano sopravvissuti soltanto tre, o meglio due, perché uno morì appena tolto dal contenitore. "Portali via, mi disse l'amico uccellaio, se rimangono qui non arrivano a domani mattina".
Presi i due piccoli derelitti e mi feci accompagnare a casa con la macchina da mia moglie, che poi tornò indietro per certi acquisti che aveva in programma. Al momento di aprire la porta, mi accorsi di aver lasciato la chiave sul cruscotto.
Eravamo in febbraio, il cielo era coperto e la temperatura particolarmente rigida per un ventaccio gelido e molto forte.
Mi resi conto che per salvare i due poveri uccellini dovevo entrare in qualsiasi
maniera in casa. Presi una pietra e ruppi un vetro di una porta-finestra. Appena dentro li alloggiai nella gabbia infermiera e somministrai un pastoncino per insettivori, arricchito con ricotta, tuorlo d'uovo sodo e piccole larve di T. molitor tagliate a pezzi. Con questa alimentazione e con il microclima invariato e ottimale della gabbia infermiera pian piano si rimisero completamente. Verso la fine di luglio iniziarono la muta superandola brillantemente. Da allora li ho sempre tenuti, anche d'inverno, in una gabbia da salotto di modeste dimensioni.
Il cibo, da tre anni, è costituito da due pastoncini: uno all'uovo per Canarini e l'altro per insettivori becchi fini, distribuiti in due recipienti distinti e "rafforzati" da 12-14 grosse larve di T. molitor strizzate, per eliminare la cuticola indigesta.
Superato il periodo di acclimatazione e di adattamento al nuovo alimento non mi hanno dato particolari problemi; uno, però, diverse volte in passato, anche in piena estate, improvvisamente non manifestò il suo consueto dinamismo rimanendo fermo, come imbalsamato, sul posatoio; successivamente si evidenziarono anche disturbi respiratori, accompagnati da una ritmica apertura del becco. Il tempestivo impiego di un antibiotico (macrolide) unito all'acqua da bere, portò rapidamente alla guarigione.
Il Lessona nel descrivere il Codibugnolo europeo riporta quanto dice il conte di
Gourcy a proposito della "Cincia codona": "Ne tengo sempre una coppia nella
stessa gabbia, persuaso che la compagnia giovi loro, ed anche perché piace tanto l'affetto e la tenerezza che dimostrano a vicenda.
Di solito dormono vicini l'uno all'altro e uno coprendo con l'ala parte dell'altro.
"Questa descrizione calza perfettamente al comportamento dei miei Codibugnoli testa rossa. Non ritengo sia una vera coppia, di certo in tutti questi anni non ho notato atteggiamenti che mi abbiano fatto pensare il contrario.
Mesta appendice.
4 marzo 2003
Avevo appena riempito le cassettine del cibo, quando squillò il telefono e mi fu
comunicata da un familiare la morte improvvisa di un carissimo amico. Il dolore e lo sconcerto fu grande. Mi dimenticai di rimettere la cassettina nella gabbia…
Bibliografia
GRZIMEK B. 1971 - Vita degli animali vol. /X° Uccelli - Bramante Ed., Milano.
HOWARD R., MOORE A. 1991 - A Complete Checklist of the Birds of the World - Academic Press
Ltd. London.
KING B., WOODCOCK M., DICKINSON E.C.
1984 - A Field Guide to the Birds of South-East Asia - Collins, London.
LESSONA M. 1929 - Gli animali e la loro vita -Gli uccelli - Sonsogno Ed. Milano.
MENASSE V. 1971 - Enciclopedia dell'ornicoltore vol. l° - Encia Ed. Udine.
MEYER DE SCHAUENSEE R. 1989 - Birds of China - Oxford University Press, Oxford.
PERRINS CH. 1991 - Enciclopedia Illustrata degli Uccelli - A. Mondadori, Verona.
WOODCOCK M. 1987 - Handguide to the Birds of the Indian sub Continent Collins, London.
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Alamanno Capecchi