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Discussione: PAPPAGALLI PENDULI o PENDENTI - R.M.Low

  1. #1
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    PAPPAGALLI PENDULI o PENDENTI - R.M.Low



    P come PAPPAGALLI PENDULI o PENDENTI [/SIZE][/B]

    PAPPAGALLI PENDULI o PENDENTI

    (Loriculus)

    I pappagalli del genere Loriculus possono essere considerati una piccola gemma della famiglia. Rispetto alla maggior parte degli altri pappagalli, è forse necessario dedicar loro un po' più di tempo e di cura per la preparazione del cibo, ma il piacere che si pub ricavare nell'ammirarne la bellezza e la grazia e nell'osservarne l'interessante comportamento vale certo la pena di qualche sacrificio in più.
    Il loro nome comune deriva dal fatto che essi normalmente si riposano appendendosi con la testa in giù alla rete della gabbia o al posatoio. Mi raccontava però un allevatore di Loriculus che le femmine della specie filippina (L. philippensis) non si attaccano a questo modo e neppure i soggetti malati lo fanno.


    Loriculus Philippinensis

    Questi minuscoli pappagalli, lunghi solo 11-12 cm, sono prevalentemente verdi, con il becco rosso, arancione o blu, a seconda della specie; mostrano vivaci colori di contrasto sulla gola e/o sul vertice del capo e sul sopraccoda. Dal punto di vista dell'allevamento e della collocazione, vanno considerati più vicini ai fringillidi che agli psittacidi; perciò in una voliera fissa stanno benissimo con i Passeriformi.

    Potrebbero dunque essere allevati e tenuti in colonie; tuttavia, poiché durante lo svezzamento dei piccoli hanno bisogno di cibo vivo e nelle voliere miste la competizione per questo è molto accentuata, i migliori risultati sotto il profilo della riproduzione si hanno quando vengono messi in gabbie riservate.

    Il dimorfismo sessuale, a seconda delle specie, pub essere appena apprezzabile o decisamente marcato. Questi pappagalli sono originari dell'Asia, dell'Indonesia e della Nuova Guinea.

    La specie più importata in Europa è il cosiddetto Pappagallo di primavera (Loriculus vernalis) la cui area di distribuzione naturale è piuttosto ampia e comprende India, Birmania, Assam, Tailandia, penisola malese, Cambogia, Laos e Vietnam. È molto comune e si nutre di frutti, bacche, piccoli semi e nettare. Ha livrea di color verde chiaro, con una chiazza azzurra sulla coda ed una macchia rossa sul codione e sul sopraccoda. Il solo carattere che distingue il maschio dalla femmina è il colore dell'occhio: i maschi presentano iride bianca, le femmine bruna.


    Loriculus vernalis

    A mio parere, la specie più leggiadra - addirittura una delle più belle tra quelle di piccola taglia- è il Pappagallo dal capo blu (Loriculus galgulus). Impareggiabili sono i suoi colori brillanti e la forma delle penne, nonché la tonalità luminosa del rosso del suo piumaggio. Per non dire del piccolo becco nero, che aggiunge un tocco di tenerezza all'insieme: l'effetto è insomma di un'eleganza che solo pochi altri pappagalli possono vantare.

    Maschi e femmine hanno una macchia blu sul vertice del capo ed una chiazza triangolare di color bronzo-dorato sul dorso, più scura nelle femmine. Il codione ed il sopraccoda sono rossi scarlatti (ed è forse la caratteristica più bella della specie); dello stesso colore è la gola dei maschi.




    femmina



    Un allevatore danese mi diceva che i sessi si possono distinguere all'età di circa sei mesi, in quanto la macchia blu del capo compare prima nei maschi. A questo stadio un maschio giovane pub essere distinto da una femmina adulta anche per il colore scarlatto più brillante del suo codione. La macchia rossa sulla gola è l'ultima caratteristica a comparire. Ad un anno di vita i maschi sviluppano i colori della livrea degli adulti.

    Disponibile sul mercato è anche un'altra specie, il Pappagallo pendulo delle Filippine (Loriculus philippensis), il più grande tra i Pappagalli penduli; conta ben undici sottospecie. Ecco le caratteristiche della sottospecie nominale (L.p. philippensis): la fronte e la sommità del capo sono rosse; una chiazza gialla, che si continua in una banda arancione dorata, orna la nuca; i maschi portano una grande macchia rossa sulla gola, mentre le femmine hanno due redini azzurre. I soggetti immaturi presentano qualche penna rossa sulla fronte.



    Le altre sei specie di Loriculus si vedono eccezionalmente in cattività. Una di queste era praticamente sconosciuta agli ornitologi sino al 1984: si tratta del Pappagallo pendulo di Celebes o dal capo rosso (Loriculus stigmatus), che vive appunto a Celebes in Indonesia. Il suo piumaggio presenta una vivacissima tonalità di verde. Dà risalto alla livrea del maschio il rosso scarlatto della fronte, della sommità del capo, della gola, del codione e del sopraccoda. Il becco del maschio è nero e l'iride giallo-chiara.

    La femmina invece è completamente verde ed ha l'iride bruna. I soggetti immaturi sono prevalentemente verdi, un poco più scuri sul dorso, con una minuta chiazza arancione sulla gola. Il loro codione è rosso e la parte inferiore della coda è blu chiaro, come negli adulti.

    Poiché i Pappagalli penduli si alimentano almeno in parte di frutta, che possono buttare con il becco un po' dappertutto, è consigliabile - dovendoli tenere in casa - alloggiarli solo in gabbie costruite appositamente per loro. Intanto devono essere in materiale facilmente lavabile ed avere, se possibile, la parete frontale in vetro. Anche se li mettete in piccole voliere, queste devono avere la prerogativa della facile pulizia. Nelle voliere di grandi dimensioni invece le abitudini alimentari di questi uccelli non pongono particolari problemi.

    Si può somministrare ai Pappagalli penduli una vasta gamma di cibi, senza risparmio di frutta per i soggetti appena importati e con la possibilità di ricor- rere anche al riso bollito e zuccherato, come fanno molti allevatori nei Paesi d'origine. Quando si dà loro la mela tagliata a metà, se la buccia è molto sottile si può evitare di toglierla. Oltre alla solita frutta, questi pappagalli gradiscono nettare, pan di Spagna imbevuto di nettare, piccoli semi come la scagliola ed il girasole messo a mollo, spighe di miglio e succhi di frutta non diluiti. Un allevatore di mia conoscenza nutre i suoi Pappagalli penduli con yogurt zuccherato, pappe di polline con glucosio, piselli e frutta varia.

    Quando svezzano i piccoli, i genitori hanno un gran bisogno di proteine, soprattutto di origine animale. Come cibo vivo la cosa migliore sono le uova di formica ed i vermi della farina spolverati con qualche preparato a base di vitamine e sali minerali: le larve di insetti però comportanto il rischio di botulismo, se non vengono preliminarmente ripulite per diversi giorni nella crusca o nella sabbia.

    La cassetta nido adatta per questi pappagalli potrebbe avere una piccola base quadrata di 11 cm di lato, ma dovrebbe essere alta a sufficienza da permettere ai genitori di riempire il fondo con uno spesso strato di foglie. Queste sono indispensabili per mantenere asciutto il nido per tutto il periodo dello svezzamento. Sono le femmine a portare le foglie nel nido, infilandole tra le penne del petto o del codione.

    Nel Loro Parque vengono messi in gabbia solo rami di pino e le femmine riempiono il nido con piccoli frammenti di questi.

    E' splendido osservare il comportamento dei Pappagalli penduli, nel corso della parata nuziale. Tutte le volte che passo davanti alla voliera dei «capo blu» mentre un maschio esegue la parata, sono costretta a fermarmi e ad appostarmi in osservazione. È meraviglioso: le penne della gola, tutte rosse, sembrano gonfiarsi. Ma la cosa più straordinaria è il modo con cui il maschio offre il cibo alla femmina. Un bolo di cibo sporge dal suo becco (quasi come quando un ragazzo gonfia il chewing gum) e la femmina lo afferra. I Pappagalli penduli depongono tre, talvolta quattro uova, che vengono covate dalla femmina per venti giorni. I piccoli restano nel nido per meno di cinque settimane.

    In genere questi minuscoli pappagalli non sopportano le temperature basse, per cui d'inverno vanno sistemati in un posto riparato e riscaldato, o portati in casa.

    R.M.Low






    Loriculus galgulus
    Ultima modifica di marco cotti; 03-03-11 a 19: 05

  2. #2
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    MARCO sono sono forti ,diventano in poco tempo docili .mangiano dalla scaliola al pastone ,nettare tarme e frutta .abbiamo allevato i galgulus i vernalis e pfilippensis e qui a verona alleviamo ancora i galgulus .avevo le foto con i giovani in mano ,ma me le anno sequestrate anni dietro

  3. #3
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    come sempre i complimenti per l'articolo si sprecano. Ancora un po' di esperienza con altri loti e poi speriamo di arrivare ai loricoli


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  4. #4
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    Quote Originariamente inviata da arrigo.taddei Visualizza il messaggio
    MARCO sono sono forti ,diventano in poco tempo docili .mangiano dalla scaliola al pastone ,nettare tarme e frutta .abbiamo allevato i galgulus i vernalis e pfilippensis e qui a verona alleviamo ancora i galgulus .avevo le foto con i giovani in mano ,ma me le anno sequestrate anni dietro

    Perchè ti hanno sequestrato delle foto? Anche quelle devono avere i documenti CITES?????
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  5. #5
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    allora nel 94 ,quando sono venuti mi anno detto ,che in poco tempo non erano in grado di controllare i documenti,cosi per loro non cera niente che andava bene,a malapena mi anno lasciato a fare le fotocopie , mi anno rovesciato la casa come un calzino [e era giusto ,perche laccusa nei nostri confronti fatta dal WWF ERA PESANTE] cosi tutto il materiale inerente ai papp comprese le foto se lo sono portato ,quando e finita con il non luogo a procedere ,il materiale --doc e foto non cera

  6. #6
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    Ciao cuoco mi e dispiaciuto tantissimo il fatto che ai perso diversi animali ,ti volevo rispondere il giorno dopo o pulito le cartelle sbagliando o cancellato tuttii messaggi e i loricoli se aspetti ne troverai sempre meno

  7. #7
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    articolo magnifico e foto incantevoli!!!!!!!!!

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