Riportiamo il testo delle lettere inviate alle Federazioni italiane e alla COM Italia, in quanto riteniamo utile per tutto il Movimento degli Allevatori il far fronte unitario delle predette nei confronti delle istituzioni.





Al Presidente della
Federazione Ornicoltori Italiani-Onlus

Al Presidente della

Federazione Italiana Manifestazioni

Ornitologico Venatorie


Al Presidente dell’

Unione Italiana Ornitofili

Al Presidente dellaConfederazione
Ornitologica Nazionale Fiere Uccelli


Al Presidente della

Associazione Italiana Imprese

Settore Animali Domestici


Al Presidente COM Italia


Oggetto: Bozza del nuovo “regolamento di attuazione della legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio") destinato a sostituire l’attuale D.P.G.R. 25 febbraio 2004, n. 13/R – Segnalazione.


Egr. Presidenti,

la Regione Toscana ha in corso di adozione una nuova regolamentazione destinata, tra l’altro, a disciplinare il settore dell’ornitologia e dell’ornitocoltura amatoriale.

Purtroppo nella fasi di preventiva consultazione non è stato ritenuto necessario sentire la voce delle nostre federazioni che, conoscendo da vicino le problematiche e le aspettative della comunità degli appassionati, avrebbero potuto fornire utili indicazioni nella stesura di un testo organico, moderno e soprattutto rispondente alle esigenze del nostro “mondo”.

La sottoscritta FEO-ONLUS, venuta in possesso della bozza di decreto attualmente in esame, ha ritenuto opportuno intervenire immediatamente presso i competenti organi politico-istituzionali della Regione con una nota di dissenso.

In particolare sono state esternate profonde perplessità in merito alle innovazioni peggiorative contenute in tale elaborato, sono state formulate alcune preliminari e sommarie proposte di integrazione del regolamento in grado di costituire lo spunto per una sana riflessione e, in via pregiudiziale, è stato chiesto il coinvolgimento delle associazioni del settore ornitico nelle fasi propedeutiche alla definizione della normativa in oggetto.

I tentativi di parificare l’ornitofilo dilettante all’allevatore di selvaggina, di imporre ulteriori oneri al primo anziché al secondo, di disconoscere la marcatura con anello come elemento sufficiente ad attestare la tracciabilità dell’esemplare, sono questioni di principio che non possono essere ignorate.

Crediamo che le nefaste conseguenze che vedrebbero colpite sia le centinaia e centinaia di allevatori dilettanti toscani, sia coloro che intendono avvicinarsi a questa passione, risultino evidenti dalla lettura del testo preliminare in circolazione.

Da questo discende la nostra profonda convinzione che, per evitare ulteriori vessazioni in grado di allontanare – sempre più – la collettività dalla pratica dell’ornitocoltura, sia necessaria una ferma presa di posizione.

Nella sicurezza di una condivisione di quanto rappresentato, confidiamo che le SS.VV. vogliano dare il proprio fattivo contributo ad un’azione che, oggi, si rende necessaria ed impellente in Toscana, ma che, domani, potrebbe essere stesa ad altre regioni.

In questi momenti, eventuali esitazioni non giovano alla causa generale dell’ornitofilia; in questi momenti è necessario far udire la propria voce; e, mai come in questi momenti, le differenti visioni dovrebbero essere accantonate per una dimostrazione di coesa finalità di intenti dell’intero movimento degli ornitocoltori.

Restiamo in attesa di vostre cortesi notizie in merito, al fine di concordare e/o coordinare le attività congiunte che meglio possano consentirci di raggiungere i più apprezzabili risultati.

Distinti saluti.

Parma, 18 marzo 2011
Federazione Europea Ornitofili-Onlus