Originariamente inviata da
Lancashire
Ho notizie molto frammentarie sul lievito.
Chiedo a chi ne sa più di me, delle possibile quasi certezze.
Il lievito può essere ... in breve:
Lievito madre = basta mettere i componenti giusti in un barattolo all'aria aperta e dopo un pò di tempo ed opportuni rinfreschi ci si ritrova o con un buon lievito "odore alcolico e/o fruttato" utilizzabile, o con qualcosa di "rancido" da buttare.
Lievito di birra = o fresco o secco sempre quello è!
Componente principale dei lieviti di cui sopra sono i Saccharomyces Cerevisiae e con la presenza di farina, batteri lattici.
Lievito chimico = componenti di base bicarbonato di sodio e cremor tartaro.
Il lievito ad una temperatura superiore ai 40° "decede"
Il lievito in presenza di zuccheri e liquidi anche dopo svariato tempo "rivive"
I batteri lattici si moltiplicano nell'intestino e formano "una barriera" che contrasta i batteri "malevoli" Credo che sia la stessa storia per cui in presenza di radiazioni nucleari si somministra iodio in modo da saturare la tiroide e che non possa essere acquisito iodio radiattivo.
Qualche anno fa, avevo realizzato del lievito madre, ma la preparazione comportava tempi lunghi e rinfreschi quasi giornalieri, dopo aver realizzato un'ottima pagnotta ho desistito.
A seguito di questa discussione mi si è risvegliato lo spirito di ricerca e credo di aver trovato un metodo meno complicato per la realizzazione del lievito madre (naturale) e forse ci riprovo.
L'idea è quella di inserire del lievito madre (che è normalmente a produzione continua ed a costo quasi zero) mischiato nel pastoncino con consumazione a breve scadenza.
L'obiettivo è quello di fornire probiotici (batteri lattici ad ampia gamma ... forse quello specie specifico per la specie allevata, ci sarà) ai volatili.
Per i prebiotici ("cibo" dei batteri lattici), ho un'ideuccia!
Se non ho scritto grosse cavolate e per cui chiedo cortesemente eventuali correzioni, se l'idea vi alletta, ne possiamo parlare.