Qui si vede bene il dorso di una Rosella comune, prevalentemente verde con poco giallo:
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Quella che hai riportato in foto, credo sia il risultato di una selezione avvenuta in cattività (attenzione: selezione, NON mutazione).
Non è una questione di melanina, quanto di quasi assenza del verde nelle orlature delle penne, sostituita esclusivamente dal giallo. Personalmente non ho mai visto foto di esemplari selvatici con tutto quel giallo sul dorso, come nell'immagine che riporti tu (ma certamente posso sbagliare).
La foto che ho messo io di una Mantello d'Oro è, invece, presa in natura.
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
Qui si vede bene il dorso di una Rosella comune, prevalentemente verde con poco giallo:
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Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
Ragazzi per la eximius è quasi impossibile risalire alle sottospecie pure, in cattività ormai si sono selezionate tutte con lo stesso fenotipo da decina e decine di generazioni di meticciamento e credo che solo dai naturalisti sul campo si possono avere riscontri certi...d'altra parte ricordo che anche i curatori del Loro Parque, alla mia domanda relativa alla sottospecie degli alessandrini che avevo di fronte mi risposero: "I don't know"...
non metto in dubbio il fatto che la manto d'oro debba avere il dorso completamente giallo senza infiltrazioni di verde.. ma sapevo che l'altro segno distintivo di questa sottospecie era la poca melanina presente sul dorso, e in genere di forma più sottile, rispetto alla specie nominale, dove è più grossa e tondeggiante
se non ricordo male ne ho vista una al campionato italiano assieme ad Attilio
Ps. la foto che ho postato ritrae (purtroppo) un meticcio dal momento che come hai fatto giustamente notare ha del verde.. però la melanina sul dorso dovrebbe essere cosi.. almeno da quello che so io
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Ciao Simone,
sono d'accordo con te per quanto riguarda le sottospecie di tutti i Platycercus, ma per le Roselle Comuni e a Mantello d'Oro credo che si possa ancora notare la differenza in cattività, se non altro perchè c'è chi seleziona delle Mantello d'Oro verso sempre il maggior giallo sul dorso; dall'altra parte restano le Roselle "normali" che hanno il dorso più o meno verde/giallastro.
Sicuramente questi due fenotipi ora reperibili in cattività non sono certo discendenti diretti e puri delle due sottospecie originali selvatiche, importate prima degli anni '60, e tenute rigorosamente separte negli anni.
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
Si sono perfettamente d'accordo...
Passiamo alla Rosella di Pennant Platycercus elegans.
Questa è un'immagine di un Pennant generico, non saprei dire se della sottospecie fleurieuensis, melanopterus o nigrescens:
Tali sottospecie si differenziano tra loro per lievi variazioni di taglia, di intensità del colore rosso e del nero del dorso.
Ad esempio, la nigrescens sarebbe di taglia inferiore rispetto alla P. e. elegans ed avrebbe il rosso più carico e la melanoptera vive esclusivamente a sud dell'Australia, nell'isola di Kangaroo.
Inutile dire che in cattività tutte queste piccole differenze non sono più riscontrabili.
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
Invece sono cromaticamente ben distinguibili le sottospecie flaveolus (Rosella Gialla):
(immagine di un mio soggetto in voliera)
e subadelaide (Rosella di Adelaide):
Da come si vede in questi reperti museali in pelle, la questione non è proprio così semplice ed esistono tante gradazioni intermedie tra i rosso del Pennant ed il giallo dalla flaveolus:
Dove finisce il Pennant? Quando si può parlare di Adelaide e NON di Rosella Gialla e viceversa?
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
questo è il motivo per cui il nome cecilae introdotto da Mathews non si puo considerare valido; non vi è modo di capire a quale popolazione assegnarlo in quanto gli esemplari della serie tipica sono persi o non caratteristici
Platycercus eximius aureodorsalis McAllan and Bruce (=P.e. elecica
Schodde and Short) - Golden-mantled Eastern Rosella. McAllan and Bruce
rejected Mathews' earlier name cecilae for this form because its type locality
was from north of its range and hybrid zone with the Pale-headed Rosella. In
proper taxonomic practice, however, the identity of nominal taxa is
determined by type specimen, not locality. The two syntypes of cecilae are
figured on plate 28 in vol. 5 of Gould's 1848 The Birds of Australia. One is a
typical Golden-mantled Eastern Rosella but for its slightly smaller red breast,
tacit evidence that its given locality is not definitive. The specimen is mislaid
or lost (Stone 1913, Austral Avian Rec. 1:149). Thought by Gould and Stone
loc. cit. to be immature, the other specimen, ANSP 22872, has the black
"shoulders" of adulthood and a yellow head blotched with red; it is thus a
hybrid between "Pale-headed" and "Eastern" rosellas and taxonomically
unidentifiable. To settle the application of Mathews' name cecilae, therefore, I
chose ANSP 22872 as its lectotype, an action that I inadvertently omitted from
the protologue of P.e.elecica.
FROM Canberra Bird Notes 14(4) - December 1989 : THE STORY BEHIND THE DESCRIPTION IN CANBERRA BIRD NOTES OF NEW SUBSPECIES OF BIRDS
By Richard Schodde
queste sono un paio di foto dei soggetti che normalmente vengono ceduti come cecilae
cosa sono, soltanto una selezione spinta o il tentativo di ritornare alla sottospecie originaria?
Ultima modifica di Vincenzo Forlino; 06-04-11 a 20: 44
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