Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: canarino problemi respiratori

  1. #31
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    il mio intervento è stato dettato da esperienze passate con i miei pennuti. il rantolio, nelle maggiori delle ipotesi( e da come era stato descritto dall'utente) facevano sembrare, pur non essendo un veterinario e non avendo studiato medicina aviare , ad una infestazione da parassiti interni. il fatto che non si è mai parlato di scolo nasale mi ha fatto dubitare del raffreddamento e quindi, anche se azzardato, è meglio l'uso dell ' ivermectina (sicuramente più efficace) che dell' antibiotico.....

  2. #32
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    Roberto, Francesco e Alessandro siete mitici senza offesa mi avete fatto fare tante di quelle risate stasera concordo con voi pienamente ma concordo anche con felino 87 o tigro o chiunque esso sia non ha importanza. Ognuno ha il suo modo di esprimersi sarà sbagliato o giusto secondo le vostre opinioni ma pur sempre è un bagaglio di esperienza che uno acquisisce magari in modo sbagliato può darsi ma questo dipende dall'utente se dice fesserie non ottenerà nulla penso che lui sia consapevole. Adesso vi pongo io una domanda riguardante ad un canarino di 2 anni. Vi anticipo che è in cova si accoppiato tranquillamente fecondando 4 uova su 5 e attualmente sta svezzando insieme alla compagna.... E un po di tempo circa 2 mesi che a intervallo di 3-4 giorni all'improvviso sviene cade dal posatoio e rimane accasciato con le ali aperte sul fondo della gabbia per qualche minuto poi da solo si riprende e tutto torna normale vi ripeto e vispo e canta forte l'ho portato anche dal veterinario ha fatto l'esame delle feci ed è tutto normale il canarino sta bene... Ma a voi vi e mai capitato una cosa degenere? P.S Scusatemi se ho posto questa domanda senza aprire una discussione
    http://lnx.ornieuropa.com/red%20parrot%20factory/napoli-supporter.gif[/IMG]

  3. #33
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    Il vero problema è che in questo caso l'esame delle feci risulta l'esame meno importante!!! Se io avessi la tosse persistente, ed andassi da un pneumologo, questo non mi consiglierebbe mica un esame delle feci??!!?? Non date consigli superficiali poichè anche se basati su vostre ""pur sempre empiriche esperienze"", queste sono sempre errate poiché non basate su dati scientifici!!! Questo è un danno per i vostri uccelli ed un danno per chi delle vostre esperienze ne fa un uso improprio! Bisogna rivolgersi ad uno specialista ed in Italia ce ne sono tanti..! Un tampone fecale per un batteriologico (non semplicemente guardare le feci al microscopio) potrebbe essere utile se associato ad un tampone faringeo, in corso di problemi respiratori!!!
    Ma poi... stiamo scherzando??? Infezione da parassiti interni??? Ma avete idea di ciò di cui state parlando??? Che cosa sono pere voi ""i parassiti interni""??? Scusate per la forte risposta, sono il veterinario del forum e non posso fare a meno di rispondere quando il limite viene superato!!! Non dimenticate che sono a vostra disposizione su questo forum!

    N.B.: ricordo che l'Ivermectina non è un "antibiotico"!!!
    Ultima modifica di dott.I.Pumilia; 30-04-11 a 09: 55
    Dr. Ignazio Pumilia
    SPECIALISTA IN PATOLOGIA AVIARE,
    Endoscopia-chirurgia endoscopica animali da compagnia.
    Direttore Sanitario BIOPARCO DI SICILIA
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    Marsala via Trieste 23;
    Catania Tremestieri etneo;
    Agrigento San Leone;
    cell... +39 3332063391 e-mail ignazio.pumi@yahoo.it

  4. #34
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    dott. Pumilia ce una spiegazione per il mio caso?
    http://lnx.ornieuropa.com/red%20parrot%20factory/napoli-supporter.gif[/IMG]

  5. #35
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    Maximo, a me sembrano crisi epilettiche...ho una canarina a cui succedeva la stessa cosa quando si spaventava, cascava a terra con le ali spalancate e restava immobile come se fosse stecchita per qualche minuto, poi si riprendeva e tornava sul posatoio. E' successo per un pò di tempo, poi non è più capitato...
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  6. #36
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    Quindi non è una patologia? è solo che si spaventa talmente tanto che sviene... Ok grazie leo
    http://lnx.ornieuropa.com/red%20parrot%20factory/napoli-supporter.gif[/IMG]

  7. #37
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    E' successo anche a me con un passero del Giappone. Se mettevo le mani nella gabbia sveniva e si riprendeva dopo un paio di minuti.


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  8. #38
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    Carissimi,

    mi inserisco sulla scia dell'intervento del dott. Pumilia, che se la memoria non mi inganna ho anche conosciuto personalmente, per esprimere alcune considerazioni.

    Come avevo già detto, sono piuttosto perplesso di fronte a comportamenti frenetici ed impulsivi, che spingono gli allevatori a somministrare a casaccio medicine sulla base di proprie o, peggio, altrui esperienze.

    E' pur vero, ed avevo detto anche questo, che è pura fantascienza immaginare che un allevatore, magari con pochi animali e che vive in luoghi dove un veterinario specializzato non è facilmente raggiungibile, si rivolga ad uno specialista per un canarino che si gratta il sederino, con gli inevitabili costi in termini di tempo e di denaro.

    E' evidente, a mio modo di vedere, che così come per gli umani, anche per gli uccelli sia naturale procedere, in taluni casi di particolare frequenza o ripetività, ad interventi dettati dalla pratica, soprattutto se non particolarmente invasivi.

    Del resto se vostro figlio si raffredda o ha un po' di tosse, dubito che lo portereste diritto filato dall'otorinolaringoiatra.

    Chiarito questo, ribadisco le mie profonde perplessità di fronte ad un modo di procedere quale quello descritto nei primi interventi di questo thread, con il proliferare di ipotesi, a cui ci si risponde da soli, e nell'assoluta indifferenza di quanto dicono gli altri.

    Chiudo riconoscendo che per noi tutti non è facile.

    L'ornicoltura è comunque una pratica che, seppur diffusa, è e resta di nicchia, con una debole capacità attrattiva nei confronti dei veterinari, che preferiscono, per evidenti motivi di reddito, orientarsi verso i più canonici cani e gatti, in numero forse pure inferiore, ma con una redditività molto più alta e con una tendenza, tipica dei proprietari, ad un impiego del veterinario in misura ben maggiore rispetto all'ornicoltore, soprattutto se amatoriale e di piccole dimensioni.

    I pochi veterinari specializzati che ci sono, a volte poi non interagiscono in modo corretto.

    Proprio l'altra settimana mi è capitato un episodio che considero emblematico.

    Nulla di nuovo: di racconti così ne ho sentiti tanti.

    Io sono di Roma, e qui qualche veterinario specializzato in effetti esiste. Non molti, ma ci sono.

    Chiamo uno di quelli considerato dagli amici ornicoltori fra i migliori e gli spiego il mio problema delle morti dei cordon blu. Al telefono mi risponde, giustamente, di portargli un cadavere e, se possibile, le feci.

    Purtroppo è venerdì sera, e quindi il tutto slitta alla morte successiva che, purtroppo, arriva il giovedì della settimana seguente.

    Prendo il cadavere e vado, arrivando dopo un'ora di traffico allo studio del veterinario.

    Vengo subito ricevuto, ma da un altro veterinario, che da quanto ho capito lavora con lui.

    Non ho le feci e quindi chiedo se è possibile, sulla base del corpicino che ho portato, effettuare qualche ricerca.

    Mi viene risposto che loro spediranno il corpicino al Nord e con 60 euro ed una quindicina di giorni avrò i risultati.

    Faccio presente che quindici giorni sono troppi (i risultati mi sarebbero arrivati a pulli tutti morti), e quindi chiedo se esiste un'altra via.

    Mi viene detto che con 40 euro verrà fatta l'autopsia, e poi con altri 30, eventualmente, si faranno altri accertamenti.

    Non sono molto convinto ma accetto.

    Il giorno dopo, come concordato, mi sento nel pomeriggio con il medico che quando lo richiamo (mi aveva chiamato un'ora prima ma non potevo rispondere) esita e fatica a mettere a fuoco chi fossi. Poi (forse) capisce e fa riferimento all' "uccellino".

    Fra molte esitazioni e balbettamenti, mi dice che aveva un'emorragia interna. Gli chiedo se era stato fatto qualche altro esame e mi risponde di no e che l'uccellino era "piccolo" (preciso che non sapeva minimamente di che uccello si trattava). Faccio presente che ero ricorso al veterinario per avere una diagnosi, a prescindere dagli esami effettuati. Su sollecitazione mi diceva quindi che potevo somministrare Bacrtrim. Per farmi spiegare come ho dovuto strappargli le parole di bocca, e dopo avermi detto che andava diluito, cambiava idea e mi suggeriva di somministrare direttamente nel becco "meno di una goccia".
    Chiedevo quindi un foglio di carta o comunque un riscontro scritto dell'esame effettuato, e mi rispondeva, esitando, che non c'era molto da scrivere e che me l'aveva detto al telefono.

    Questo è quanto.

    E' evidente che di fronte ad un modo di procedere così approssimativo, l'utente tende a diventare diffidente.

    Tenete anche conto che ho volutamente contenuto la descrizione, ma l'episodio è stato molto più irritante di quanto descritto.

    Non è la prima volta, come detto, che sento cose del genere. So ad esempio di ripetuti episodi in cui le analisi vengono "lette" al telefono, senza che sia possibile avere uno straccio di pezzo di carta.

    L'impressione è quella di un modo di operare discutibile e che lascia la sensazione, si spera infondata, che gli esami pagati non siano stati nemmeno effettuati.

    Considerando che un esame autoptico consiste, nel caso di un uccellino di quelle dimensioni, nell'aprire il corpicino e nell'effettuazione di una valutazione ad occhio che richiede, stando a quanto mi viene riferito, non più di tre o quattro minuti, direi che i costi sono piuttosto elevati perchè con 40 euro, per esempio, un essere umano si può sottoporre ad un'ora di terapia riabilitativa di varia natura, con presenza dello specialista e l'impiego di costosi macchinari.

    Come detto, qualcosa non va.

    Anche se non lo sapeva, e probabilmente non lo saprà mai, il veterinario in questione ha rischiato abbastanza. Non sono, solitamente, la persona adatta con cui comportarsi in tal modo. Stavolta lascio perdere, perchè non ho tempo per mettermi ad utilizzare sempre e comunque i sottili ed incisivi strumenti che la legge mette a disposizione dell'utente per far comprendere a chi opera in modo sciatto che la volta successiva sarà meglio fare più attenzione.

    Ciao

    Roberto
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  9. #39
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    concordo pienamente con te quando affermi che la gente agisce in modo superfluo e impreciso.... e mi dispiace molto per i tuoi cordon bleu....

  10. #40
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    Bisognerebbe stilare un lista di veterinari ornitologi nel caso di mio e roberto sul territorio di roma e provincia uno bravo ci deve essere.... Ad esempio un paio di anni fa partecipai a un convegno fatto presso il negozio di mentana di un nostro socio "Lattanzi Lillo" con un veterinario ornitologo allevatore di gloster, mi ha dato un ottima impressione sapeva il fatto suo e ricordo particolarmente che lui usava i medicinali come ultima risorsa e che ci sono rimedi naturali che avevano ottimi risultati come ad esempio l'estratto di origano ha propieta antibiotiche e ricordo in quella occasione appresi l'uso dell'aceto di mele per abbassare il ph intestinale.
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