Come comportarsi con gli Allegato A?

[Roberto Condorelli]

Il riferimento normativo non so nemmeno dove cercarlo, però credo che i singoli stati abbiano una soglia discrezionale su come gestire gli adempimenti cites, il fatto che in olanda le procedure siano più snelle è alla luce del sole...

No Simone, i singoli Stati non hanno discrezionalità nel gestire gli adempimenti Cites, in quanto sono imposti da Regolamenti comunitari, e non da Direttive.

Hanno la possibilità di introdurre ulteriori e più stringenti disposizioni e, sui punti non disciplinati direttamente, di dettare una propria regolamentazione.

Io di solito parlo con sicurezza e all'indicativo solo quando parlo di cose che conosco direttamente e che ho verificato. Altrimenti procedo più cautamente e con il condizionale.

Nel caso della normativa olandese, non conoscendo le norme nazionali se non in minima parte, non mi sento di fare affermazioni apodittiche, e non mi basta il fatto che alcuni scambi avvengano alla luce del sole, perchè io vivo in Italia e non in Olanda.

Il metodo "deduttivo" a volte può essere utile, ma a volte induce in grave errore...

A presto

[Simone Durigon]

Non fa una grinza il tuo ragionamento, ma per dare una visione pratica di quello che avviene io mi sento di dire con sicurezza, che per le 3 volte che sono stato in olanda e ho comprato animali olandesi, mi è stato detto dai proprietari che non hanno alcun obbligo di compilare cites, e lo fanno per noi o per i tedeschi...questo è quello che ho visto finora per me e per altri che sono stati li anche 2 volte l'anno per 10 anni. Oltre questo io non saprei cosa consigliare...

[Roberto Condorelli]

Non fa una grinza il tuo ragionamento, ma per dare una visione pratica di quello che avviene io mi sento di dire con sicurezza, che per le 3 volte che sono stato in olanda e ho comprato animali olandesi, mi è stato detto dai proprietari che non hanno alcun obbligo di compilare cites, e lo fanno per noi o per i tedeschi...questo è quello che ho visto finora per me e per altri che sono stati li anche 2 volte l'anno per 10 anni. Oltre questo io non saprei cosa consigliare...

Un conto è raccontare la propria esperienza, un conto è dare i consigli.

Permettimi di dare io un consiglio, visto che è il mio mestiere, ed anche se non sono stato a Zwolle.

Acquistare un uccello in Olanda, se inserito in Cites, Allegato A o B non importa, senza uno straccio di documento, è un grave errore.

Ho già spiegato diverse volte, e con molti dettagli, che sia in Italia che in Olanda è obbligatorio fornire una prova sufficiente della legittima provenienza.

Se in Olanda, secondo gli allevatori olandesi, basta l'anello per costituire la prova sufficiente, lasciamo che siano le Autorità olandesi, e quegli allevatori, a preoccuparsene.

In Italia non è sufficiente.

E poi eviterei di usare frasi poco chiare, quali quella relativa al "compilare Cites".

Non esiste alcun Paese in Europa in cui i privati compilano documenti Cites. Semmai compilano dichiarazioni o contratti di cessione ai fini Cites, che è cosa diversa.

A presto

Roberto

[Vincenzo Forlino]

Roberto visto che siamo ormai in argomento, volevo chiederti come vanno inseriti nel registro i soggetti in allegato B di provenienza olandese, fino ad ora mi è sempre stato detto da tutti che dove si dovrebbe inserire il numero di protocollo è sufficiente dire che sono di provenienza estera, perché di fatto loro non fanno dichiarazioni di nascite, spiegandomi le stesse cose che ha già detto Simone

[Roberto Condorelli]

Vincenzo, se ti riferisci al campo n. 6 del Registro, non devi scrivere nulla in caso di animali in Allegato B e devi scrivere gli estremi del Documento Cites in caso di animali in Allegato A.

Chi scrive nel campo 6 i dati relativi alla dichiarazione di cessione commette un errore di compilazione del Registro, perchè quel campo è riservato ai dati relativi ai Documenti Cites. Questa è una delle ragioni per cui ho fatto quel distinguo rispondendo a Simone, che poteva apparire pignoleria, ma che ha invece, come puoi vedere, una conseguenza pratica notevole.

Ciao

Roberto

[Roberto Condorelli]

Una precisazione: sul punto sopra correggo me stesso con riferimento a quanto ho scritto il 1/03/11. Questa sopra è la modalità corretta di compilazione, in quanto dalle istruzioni si evince che il riferimento è solo al Documento Cites, e tale non può essere considerato la dichiarazione di cessione o altro documento analogo, che non è certamente dotato nè di un "numero" nè, verosimilmente, di un "Paese di rilascio", secondo quanto previsto nel D.M. del 2001 (istitutivo del Registro ed i cui allegati sono in vigore).

Nel caso di denuncia di nascita, ritengo non si debba scrivere il numero di protocollo, ammesso che venga rilasciato, per i motivi che ho diffusamente spiegato in passato più volte.

In ogni caso la denuncia di nascita è la denuncia di un privato, e non un Documento Cites. Se avessero voluto l'inserimeto dei dati relativi alla denuncia lo avrebbero scritto, visto che il Registro è successivo, nel tempo, all'introduzione dell'art. 8 bis della L. 150/92, avvenuto con D.L. 2/93, poi convertito, e poi modificato nel 1998.

A presto

[Simone Durigon]

Gli impiegati dell'ufficio cites di roma, mi hanno detto che va benissimo scrivere "provenienza olanda" o "provenienza repubblica ceca", sempre specificando il marcaggio degli animali...

[Roberto Condorelli]

I funzionari del Servizio Centrale Cites di Roma sono svegli ed in gamba. E sono loro che eventualmente fanno i controlli e, per quanto mi è dato vedere, sono dotati delle necessarie competenze per operare con criterio e giudizio, e della necessaria serietà per non essere cavillosi.

Nulla peraltro vieta di scrivere la provenienza dell'animale sul Registro, in quanto si tratta di informazione aggiuntiva.

Resta ovviamente valida la regola, che è quella che ti ho spiegato io, per la quale non è previsto da nessuna parte che si debbano scrivere OBBLIGATORIAMENTE, ed a pena di sanzione, dati che non sono richiesti dal Registro, come specificato nelle relative istruzioni.

Il campo 6 è riservato ai dati del Documento Cites, cioè, ad esempio, del Certificato ex art. 8 par. 3 del Reg. 865/06. Se poi per quell'animale non è previsto alcun Certificato, e tu in quello spazio ci vuoi scrivere la provenienza, il numero di protocollo, o il numero progressivo che ti sei inventato ed hai scritto sulla dichiarazione di cessione, nulla te lo impedisce e sono certo che nessuno ti applicherà mai i previsti 3000 e passa euro di multa.

Si tratta, come ho detto, di un errore di compilazione ma, soprattutto a Roma (e mi piace pensare anche altrove) dove i funzionari sono persone capaci, nessuno si sognerà mai di sanzionarti.

Così come nessuno mai ti sanzionerà se lasci quello spazio vuoto (come dovresti) per un animale in Allegato B, perchè chi lavora in questo settore le regole le conosce più di quanto non si creda.

A presto

Roberto

[Simone Durigon]

E' vero, sono d'accordo su tutto tranne che su una cosa...e puoi immaginare quale...ma te la scrivo in un mess privato

[F_ilippo]

Sono contento perchè questa discussione è andata oltre le mie migliori aspettative e si sta tramutando in un utilissimo vademecum per chiunque abbia a che fare con All A, provenienza estera, o comunque casi di difficile interpretazione.

Purtroppo io sono quasi completamente ignorante in materia, per cui non posso fare altro che leggere con attenzione e memorizzare.

Vorrei solo lanciare una ulteriore provocazione: parlate di animali importati dall'estero, Olanda o comunque paesi dell'UE. E' possibile importare anche da paesi extra-UE, come per esempio gli USA, sempre a patto di dimostrare la nascita in cattività dei soggetti?