A 30 giorni devi dare 5 imbeccate, che in 5-6 giorni puoi ridurre a 4. Di farmaci non ne hai bisogno, al presentarsi di sintomi vai in farmacia e ne trovi. Il cenerino è completamente svezzato verso i 2 mesi e mezzo abbondanti...
Ciao a tutti volevo sapere quante imbeccate ha bisogno un cenerino di 30 giorni(magari una tabella indicativa di imbeccate in base ai giorni di vita) a che eta' e' del tutto svezzato e se si devono somministrare come prevenzione dei farmaci (o se in base ad alcuni sintomi,e' consigliabile tenerne a portata di mano)
ciao grazie e buon allevamento a tutti.
A 30 giorni devi dare 5 imbeccate, che in 5-6 giorni puoi ridurre a 4. Di farmaci non ne hai bisogno, al presentarsi di sintomi vai in farmacia e ne trovi. Il cenerino è completamente svezzato verso i 2 mesi e mezzo abbondanti...
Ciao Marco,
lo svezzamento a mano di un cenerino richiede un'esperienza consolidata nell'allevamento a mano di pappagalli.
Pertanto è mio dovere dissuadere chiunque si voglia avventurare senza le minime competenze.
Dalla domanda che poni presumo che tu sia un neofita, presumo però che tu ti sia già avventurato e quello che sto per scriverti è per il solo bene del piccolo che stai allevando.
Il numero delle imbeccate può variare da soggetto a soggetto, se è imbeccato a mano dall'uovo o tolto dai genitori a 15-20 giorni, quindi è la prima informazione di cui ho bisogno.
Cmq in generale va sempre monitorato il peso (io lo faccio quotidianamente per tutti i pappagalli che allevo a mano) ed in base a divesi fattori tra cui peso, digestione, densità etc. si stabilisce il numero delle imbeccate.
In genere a quella età sono sufficienti 4 imbeccate con pappa a densità tipo yoghurt fino ad almeno i 45-50 gg di età, poi si passa a tre imbeccate al giorno.
Solo quando il piccolo inizia ad alimentarsi discretamente con le prime cose messe a disposizione (tipo savoiardi, legumi, qualche pezzetto di mela) ed apre i primi semi, cosa che in genere avviene veso i 65-70 gg di età, allora si passa a 2 imbeccate al giorno, iniziando a ridurre l'imbeccata del mattino solo quando inizia ad alimentarsi bene.
Verso gli 80-85gg di età si passa quindi ad 1 imbeccata, e la stessa va ridotta gradualmente fino a chè il pappagallo si alimenta alla perfezione. L'indice è sempre il peso del pappagallo. L'escursione dal peso massimo raggunto ai 55-60gg di età fino alla fine dello svezzamernto non deve essere superiore al 20% del peso del pappagallo. Se ad esempio il peso massimo arriva a 600 gr, una volta svezzato il cenerino non deve essere inferiore ai 480-500 gr.
Lo svezzamento medio di un cenerino è tra i 95 e i 105 gg di età.
Buon lavoro
Ultima modifica di PierpaoloPalozzo; 06-05-11 a 10: 46
Pierpaolo è sempre il massimo in questo argomento e lo ringrazio per aver chiarito in modo chiaro e preciso la difficoltà che si trova ad allevare un cenerino a mano. Io ne ho allevato due che prendevano due imbeccate al giorno. E' stato difficoltoso perchè uno era abituato al sondino ( e quì ci vuole una sterilizzazione che deve essere assoluta ) e uno era abituato alla siringa. Tornando indietro non prenderei mai più un pappagallo di qualunque specie da imbeccare. I rischi sono davvero tanti e non ultimo la polmonite ab ingestis che purtroppo non è infrequente se la pappa anche in piccole quantità va a finire nelle vie respiratorie. Poi c'è da tenere presente che anche qualche allevatore esperto ha avuto problemi di ustione del gozzo . Come ha detto Pierpaolo, che è un grande esperto, è meglio prendere un soggetto già svezzato !!!!
CIAO DONYLA SPERANZA E'UN ESSERE PIUMATO CHE SI POSA SULL'ANIMA E CANTA MELODIE SENZA PAROLE....E...NON SI FERMA MAI !
anche finito lo svezzamento lasciare per un bel po' la pappa serale, per sicurezza
Titti mi dispiace deluderti, ma è un retaggio dei vecchi allevatori.
Se il pappagallo è svezzato non ha bisogno della pappa serale, anzi, sarebbe un rischio in più per farmazione di funghi e batteri nel becco e nel gozzo con consegeunze che ti lascio immaginare...
In media l'imbeccata unica, data in prossimità dello svezzamento completo dell'animale (data in genere nel tardo pomeriggio) dura dai 7 ai 12 giorni e va dai 90:95 gg ai 100:105 gg di età del pappagallo.
E' vero, se è svezzato non bisogna dare pappa anche se te la chiede insistentemente...
Da un punto di vista comportamentale invece è una ottima cosa lasciare che lo svezzamento avvenga lentamente e progressivamente, in natura i pappagalli vengono imbeccati per mesi dopo l'involo, lo svezzamento drastico è una delle tante concause dei tanti problemi comportamentali che affliggono i pappagalli pet.... e in quanto alle fermentazioni batteriche e fungine, perchè il rischio dovrebbe essere maggiore a 4 mesi che a 3?
addirittura la seconda pappagalla che era già abbastanza adulta rivolle la pappa e così ne davo un po' anche a lei; è grazie a ciò che ora mi prende le medicine con la siringa e che man mano si sono appianati i problemi di rivalità tra le due prime donne
Posso dirti con sicurezza che molti squilibri comportamentali derivano proprio dalla continua abitudine dei proprietari ad imbeccare mesi e mesi oltre lo svezzamento. Chiaramente non è detto che avvenga sempre, ma quest'abitudine può portare i pet ad un eccessivo stato di dipendenza dal padrone, oltre a fare in modo che non imparino pian piano le "regole di casa" visto che ad ogni richiesta gli viene portata la pappa...
per quanto riguarda i rischi di patologie, come diceva pierpaolo, i funghi non sono pericolosi a 3 mesi perchè nel becco la pappa sparisce in breve tempo visto che il piccolo ingurgita di continuo, ma quando invece si imbecca un animale già autonomo i resti della pappa possono rimanere sulle pareti interne e fermentare provocando micosi o candidosi. Oltre a questo non dimentichiamoci che non siamo in natura e la composizione delle pappe artificiali è molto proteica, e darla ogni sera per chissà quanto tempo puo' danneggiare i reni dei piccoli svezzati.
Un'ultima cosa, l'espressione "svezzamento drastico" l'hai usata tu, e non io. Quello che io intendevo era di fornire la pappa fino a che il piccolo non sia completamente autonomo a nutrirsi da solo. In quel caso penso proprio che non ci sia niente di drastico, anzi, è un'ottimo momento in cui l'allevatore può offrire cibo dalle sue mani e cominciare un rapporto ludico e stimolante per il pet...