allora, forse colpa mia che mi sono espresso male
col termine "comportamentalista" intendevo il professionista che si occupa di disturbi comportamentali degli animali e che di solito è un veterinario che consegue questa specializzazione.
All'interno di questo gruppo professionale si distinguono grossomodo le due correnti principali dei behaviouristi - che in effetti si traduce in comportamentalisti nell'accezione che gli dai tu - e dei cognitivisti che assumono proprio come base del loro approccio che l'animale sia capace di "ragionamento" e di "consapevolezza" ovviamente nei termini propri di ciascuna specie.
la teoria cognitivista è quella che condivido appieno io e sulla base di questa, di letture pari alle tue e di un'esperienza forse diversa ma altrettanto ampia arrivo a fare certe affermazioni.
Tu naturalmente sei padronissimo di pensarla a modo tuo, ma non dare per scontato che altre posizioni siano del tutto campate in aria....