Proverò a leggerlo con calma, però ho guardato al volo la traduzione e secondo me c'è qualche parola mal interpretata.......
Ho letto questo bellissimo ARTICOLO di Gerald Binks, dove parla dell'allevamento degli ondulati e la formazione delle coppie (simile a quella dei canarini).
Chiedevo se qualcuno adotta questa tecnica od eventualmente i vostri pareri.
Per chi non mastica l'inglese,come il sottoscritto, ecco il link TRADOTTO.
Gianni
R.N.A. 37SV
Proverò a leggerlo con calma, però ho guardato al volo la traduzione e secondo me c'è qualche parola mal interpretata.......
LUIGI BUGIN
TESSERATO ASSOCIAZIONE ORNITOFILI VENETI
RNA FEO n. 0473
Interessante la tesi, ma credo sia valida soprattutto per gli "inglesi" visto che con i pappagallini non ci sono tante difficoltà nell'allevamento.....almeno io da quando ho formato un mio ceppo dove conosco bene i soggetti e i loro pregi e difetti non ho più difficoltà......tengo in voliera i soggetti da riproduzione e quando ho intenzione di accoppiarli li metto in gabbie da cova in modo che le coppie si vedano...io non so se sia un caso, ma le coppie che si vedono depongono e covano e allevano con le tempistiche identiche.....
LUIGI BUGIN
TESSERATO ASSOCIAZIONE ORNITOFILI VENETI
RNA FEO n. 0473
Ciao Gianni,
ho dato un'occhiata all'articolo, quello di mettere un pezzo di cartone o di sughero, sull'ingresso del nido, è un metodo usato anche per altri psittacidi, potrebbe essere una tecnica facilmente applicabile e da provare.
Detto questo, ti posso dire per esperienza personale, di non aver avuto finora nessun problema di affiatamento o di fecondazione delle uova, figurati che a volte per far si che un bel soggetto, sia maschio che femmina, si unisca a diversi partners, alla fine della prima covata gli ho messo un nuovo compagno, e tutto è andato liscio quindi, a parte le difficoltà soggettive che un dato esemplare può avere per vari motivi, credo che quando sono in ottima forma e l'età è giusta non ci sono difficoltà nella formazione delle coppie, ci sono soggetti che appena messi insieme si accoppiano, altri che magari hanno bisogno di più tempo per affiatarsi, ma in genererale non ho mai incontrato difficoltà, e non mi prendo nessun merito, proprio perchè non adotto nessuna tecnica particolare, credo che sia una loro peculiarità.
L'unico accorgimento che applico, ma solo per essere sicuro che le femmine non siano già state fecondate, è quello di tenere separati i riproduttori da luglio/agosto a settembre/ottobre, i maschi da una parte e le femmine dall'altra.
Se poi, dato che allevo Ondualti di colore, quelli di forma e posizione abbiano altre esigenze non te lo so dire, l'articolo parla anche di altro, ma ritengo sia rivolto agli Ondulati Inglesi.
Fabio.
RNA - 442X - RAE - 0487
Si...a volte, con il traduttore di google, la traduzione automatica di "uccello maschio" lascia un pò a desiderare!!!!
RNA - 442X - RAE - 0487
Bè, a me per fortuna traduce "cock" con gallo...solo che non capisco che voglia dire mettere il persico nel nido!
Leo
Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...
Ve lo dico per esperienza, non fidatevi dei traduttori automatici. Basta anche una sola parola per stravolgere il senso di un testo.
Effettivamente sembra molto interessante. Ho provato a leggere la traduzione, ma a quest'ora la fatica è immensa. Ma quando sono arrivato a "ho provato a selezionare **** immensi" ho mollato. Proverò domani con calma in inglese...
io ho provato a leggerne un pezzo ma mi son dovuta fermare...
stavo morendo dal ridere