Beh da quello che leggo è come il randaggismo dei cani che ora si cerca di combattere con l'anagrafe canina, cosa molto strana ma qui da me a Napoli funzionante. Perchè non pensiamo a qualcosa del genere per specie di uccelli come quelli esotoci?
PAPPAGALLI RINSELVATICHITI o RANDAGI
Per popolazioni rinselvatichite intendiamo quelle che si insediano e si sviluppano fuori del loro habitat naturale d'origine. Derivano da esemplari fuggiti o liberati dalle voliere. Alcune specie hanno particolare capacità di adattarsi a quasi tutti gli habitat e, se c'è un minimo di disponibilità di cibo, si riproducono in quasi tutte le condizioni climatiche.
Il Parrocchetto dal collare indiano, per esempio, è presente a piccoli gruppi in molte zone dell'Inghilterra, dove d'inverno viene foraggiato almeno in parte dalla popolazione. In qualche area pub anche mostrare un certo successo riproduttivo, ma di solito i gruppi rimangono piuttosto piccoli.
Se il clima è invece più favorevole, talune specie possono aumentare di densità a tal punto da procurare seri danni all'agricoltura. Si portano ad occupare nicchie lasciate libere da specie estinte o semplicemente scomparse dall'area.
A Portorico, per esempio, dove il pappagallo locale è oggi confinato alle Montagne Luquillo, l'Amazzonia spagnola (proveniente dalla vicina Repubblica Dominicana, e cioè da Haiti e San Domingo) ha praticamente colonizzato tutte le zone di pianura.
Altri pappagalli di più piccola taglia, come i Conuri sudamericani del genere Aratinga, parimenti vi si riproducono.
Ogni specie alloctona, introdotta ex' novo su un territorio, può mettere in gravi difficoltà le specie locali eventualmente in pericolo di estinzione.
Sull'isola di Mauritius, nell'Oceano Indiano, è stato introdotto il Parrocchetto dal collare indiano, il quale rischia di entrare in competizione per i siti di nidificazione con il Parrocchetto Eco (Psittacula eques), ridotto ormai, per quanto si sa, a poco più di una dozzina di esemplari.
Si rinselvatichiscono con facilità quelle specie che già nelle regioni di origine presentano distribuzione molto ampia e contano popolazioni piuttosto numerose: ciò vuol dire che sono naturalmente predisposte ad adattarsi ad una grande varietà di ambienti. Questo vale, per esempio, per il Parrocchetto dal collare.
Capita anche che una specie si affermi in una nuova regione, perché questa è strettamente affine a quella d'origine, dal punto di vista ecologico.
Nella Florida meridionale vi sono fiorenti popolazioni rinselvatichite di pappagalli e parrocchetti sudamericani (persino di merli indiani o maine, d'origine asiatica).
Nel dicembre 1987 ho visitato personalmente una delle aree in cui si raduna uno di questi gruppi di uccelli esotici: quest'area è situata a pochi passi da una strada molto frequentata. I pappagalli stavano appollaiati su una breve fila di alberi di Casuarina, nei pressi di un condominio. Al di là della strada c'era un parco ricco di alberi; perciò resta oscuro il motivo per cui quei pappagalli considerassero tanto attraente la sparuta fila di casuarine.
R.M.Low
Beh da quello che leggo è come il randaggismo dei cani che ora si cerca di combattere con l'anagrafe canina, cosa molto strana ma qui da me a Napoli funzionante. Perchè non pensiamo a qualcosa del genere per specie di uccelli come quelli esotoci?
Socio Fondatore del GOC - RAE 0641
purtroppo gli esotici intesi come i gould o i diamanti mandarino avrebbero vita breve all'esterno delle nostre gabbie, a differenza dei pappagalli per natura più coriacei e resistenti e con un metabolismo più lento che gli consente giorni di digiuno...Il problema è che tale regolamentazione esiste am solo per gli esemplari in via d'estinzione e/o fauna autoctona, sarebbe quello che vien chiamato CITES.
Ce n'è una consistente colonia a Roma, al giardino degli aranci, mi sembra che siano parrocchetti dal collare. Con i loro richiami allontanano i piccioni
Dopo la moria invernale (parecchi esemplari di parrocchetto dal collare trovati morti nel parco della Caffarella per via delle 2 nevicate che ha ridotto di molto la capacità di trovare cibo a terra) l'estate ipercalda sembra aver favorito uno sviluppo riproduttivo di questa specie al punto che penso sia aumentata numericamente perchè si avvistano gruppi numericamente consistenti in varie parti della città. Resta invece sempre numerosa la presenza del Myopsitta monacus (parrocchetto monaco) ormai stabile ed in progressivo aumento.
Orazio
www.oraziofischeri.jimdo.com
Qui a Bologna non ne conosco di comunita' selvatiche, forse per il clima invernale troppo rigido.
So che a Genova c'e una comunita' abbastanza numerose di cocorite
A Milano ci sono i collari ma anche a Genova,Reggio Emilia,Roma, ed anche i parrocchetti Monaci.
Non so quanto sia un bene,perchè sono agressivi e attaccano tutti comprese gazze,cornacchie ecc. anche la frutta e varie colture sarebbero a rischio se aumentasse il numero (e sta aumentando).
Ultima modifica di Pier Attilio; 27-09-14 a 11: 57