Originariamente inviata da
gennaro chianese
Diciamo che in linea di massima varrebbe il principio che il prezzo può avere delle oscillazioni da un minimo ad un massimo.
Un novello acquistato prima della muta, secondo logica dovrebbe avere un costo inferiore, rispetto ad uno venduto alle soglie del periodo riproduttivo, quando oramai si è lasciato alle spalle il primo fatidico inverno....
Ed in generale chi acquista dei soggetti poco prima della stagione riproduttiva dovrebbe pagare un piccolo sovrapprezzo che compenserebbe accudimento e mantenimento dei soggetti in tutti i mesi precedenti da parte del cedente.
E' pur vero, tuttavia, che animali che abbiano più di un anno rappresentano una notevole incognita per l'acquirente, poichè è lecito supporre che l'allevatore cedente abbia riscontrato dei difetti nella passata stagione, per cui il loro prezzo tende a calare un pochino.
Per farla breve, insomma, vale il vecchio principio (a mio parere) che se i soggetti che ci proponiamo di acquistare sono in ottima forma, ma soprattutto ci piacciono molto, una piccola differenza rispetto al prezzo medio di mercato diventa un particolare quasi trascurabile.
Anche perchè credo che a fare il prezzo di un animale concorrano molteplici fattori che determinano notevoli differenze nell'ambito della stessa specie come delle medesima mutazione.
Ciao.
Gennaro.