qualche consiglio sulle specie......

[Vincenzo Forlino]

non dico che io non mi possa sbagliare, anzi, sono il primo dato che non è molto che allevo........però l'idea che mi ero fatto all'inizio, cioè quando mi sono addentrato nel bellissimo mondo dei pappagalli, e cioè che le misure minime si dicono tanto per dire e che è sempre meglio esagerare, mi è sparita visitando gli allevamenti della mia zona, in cui riproducono i parrocchetti reali in voliere di 1.5m, i collari in voliere da metro cubo o gabbioni da 120, i port lincoln in voliere di max 1.3m.......a questo punto non dovrei prendermela con questi allevatori che non mi hanno saputo dare l'esempio, ma neanche con me, che ho cercato di trovare il buon esempio.......comunque, non preoccupatevi, sto valutando tutto, ora cercherò di trovare le specie più piccole che mi avete consigliato, se malauguratamente non trovo niente, proverò con qualcosa di poco più grande........

io non prenderei mai comebuoni esempi dei "cattivi esempi" ho visto allevatori avere 10/20 coppie di cenerini in gabbioni di neanche un metro cubbo e pure qualche pullo ogni anno lo facevano.. però se un giorno dovessi decidere di prendere di cenerini non mi sognerei mai di allevarli in quele condizioni... preferisco non prenderli se devo costringerl a vivere in quelle condizioni ! ! !

le misure minime sono per inciso le misure minime! se poi uno decide di allevare in dimensioni maggiori non fa altro che migliorare la salute e lo stato fisico dei soggetti... non dimentchiamoi che tutti gli psittacidi hanno una psiche molto complessa (specialente talune specie) percui costringerli a vivere in delle vere celle, anche se poi ti danno qualche pullo, non incide di certo positivamente sulla loro psiche! oltre che poi portare a tutta una serie di problematiche che incidono sulla salute anche dal punto di vista fisico!

a mio modo di vedere Pietro dovresti prendre come esempio allevatori come il nostro Roberto Gianni, guard che voiere enormi ha... preferisce allevare una sola coppia di port lincol, piuttosto che tante coppie costrette a viveri in gabioni di 1,30m !!!!

per me la cosa più bella in assoluto è poter osservare e stdiare i miei soggetti, e l'unico modo per poterli studiare ed osservarenei loro comportamenti naturali è quello di offrirgli strutture adeguate.. credi che un cenerino in un metro cubbo abbia lo stesso comportamento di un cenerino in una voliera?

ricordati che più che la taglia di un soggetto devi studiare il suo ambiente naturale, un psittacide che vive in zone aride con pochi alberi radi sarà abbituato a grandi spostamenti, al contrario un psittacide che vive nel fotto di una foresta pluviale sarà abituato a fare brevi voli, quindi non è la taglia che incide maggiormente

se per ora puoi permetterti soltanto un gabbione da metro cubbo devi orientarti su quelle specie che possono adattarsi a tali condizioni

[pietro 96]

certamente non metto in dubbio tutto questo, seguirò i vostri consigli, se trovo i f. conspicillatus o una coppia di pyrrhura è perfetto........se invece metto due-tre coppie di barrati? ultima domanda.....i monaci ci potrebbero stare allora?

[Attilio Casagrande]

Ciao a tutti, sulle considerazioni dello spazio si possono usare diverse teorie, ho visto riprodurre anche cenerini n um metro cubo, ma dobbiamo ragionare come amanti degli animali, consideriamo lo spazio di cui dispongono in natura, le ore di volo per cercare un frutto o un pò di semi, lo sforzo per raggiungerlo e la competizione con altri contendenti, tutto questo e non solo, li mantengono in forma fisica e sopratutto psitica, i maggiori problemi si hanno quando un animale costretto in poco spazio, non ha niente da fare, si sposta di pochi cm ed ha cibo ed acqua, altri pochi cm e trova il nido pronto, non deve sfuggire ai predatori e via dicendo.........
Se parliamo di misure minime, almeno compiere un piccolo volo, godersi la vista di un territorio, arampicarsi e compiere esercizio fisico ecc.ecc. proprio questa mattina guardavo la coppia di pennant con i 3 piccoli involati ed autosufficienti, sono ancora assieme, la voliera è lunga 4 mt ed alta 2,50 giocavano e bisticciavano tra loro, ma quando ho messo dentro una testa di girasole vederli tutti 5 distruggerla in poco tempo è uno spettacolo anche per i nostri occhi non trovate ?

[pietro 96]

Ciao a tutti, sulle considerazioni dello spazio si possono usare diverse teorie, ho visto riprodurre anche cenerini n um metro cubo, ma dobbiamo ragionare come amanti degli animali, consideriamo lo spazio di cui dispongono in natura, le ore di volo per cercare un frutto o un pò di semi, lo sforzo per raggiungerlo e la competizione con altri contendenti, tutto questo e non solo, li mantengono in forma fisica e sopratutto psitica, i maggiori problemi si hanno quando un animale costretto in poco spazio, non ha niente da fare, si sposta di pochi cm ed ha cibo ed acqua, altri pochi cm e trova il nido pronto, non deve sfuggire ai predatori e via dicendo.........
Se parliamo di misure minime, almeno compiere un piccolo volo, godersi la vista di un territorio, arampicarsi e compiere esercizio fisico ecc.ecc. proprio questa mattina guardavo la coppia di pennant con i 3 piccoli involati ed autosufficienti, sono ancora assieme, la voliera è lunga 4 mt ed alta 2,50 giocavano e bisticciavano tra loro, ma quando ho messo dentro una testa di girasole vederli tutti 5 distruggerla in poco tempo è uno spettacolo anche per i nostri occhi non trovate ?

quasi completamente d'accordo e non metto in dubbio che tutti vogliamo il meglio per i nostri esemplari.......volevo però aggiungere, che un conto è un esemplare di cattura (come lo può essere un cenerino), e che quindi abituato alla vita in natura, come ben l'hai descritta, ha bisogno di un passaggio "generoso" alla cattività, con spazi più grandi......un altro conto è invece un soggetto che nato in cattività, da genitori in cattività e via dicendo, e che quindi hanno perso gli istinti che avevano in natura su alcuni avvenimenti.......di certo non avrà la stessa tristezza (perchè si tratta anche di tristezza) o noia, o difficoltà di adattamento di quella che avrà il soggetto strappato alla natura.....ma come ho detto, nulla si può paragonare a vedere una rosella volare in 4 metri di voliera............

[Simone Durigon]

quasi completamente d'accordo e non metto in dubbio che tutti vogliamo il meglio per i nostri esemplari.......volevo però aggiungere, che un conto è un esemplare di cattura (come lo può essere un cenerino), e che quindi abituato alla vita in natura, come ben l'hai descritta, ha bisogno di un passaggio "generoso" alla cattività, con spazi più grandi......un altro conto è invece un soggetto che nato in cattività, da genitori in cattività e via dicendo, e che quindi hanno perso gli istinti che avevano in natura su alcuni avvenimenti.......di certo non avrà la stessa tristezza (perchè si tratta anche di tristezza) o noia, o difficoltà di adattamento di quella che avrà il soggetto strappato alla natura.....ma come ho detto, nulla si può paragonare a vedere una rosella volare in 4 metri di voliera............

Pietro, anche se è molto più adattabile un animale già nato in cattività, non ci sono tantissime differenze con gli animali di cattura in termini di comportamento. Gli istinti primordiali della specie non vengono mai soffocati, soprattutto se parliamo di sole 2 o 3 generazioni in cattività. Pensa ad esempio ai parrocchetti dal collare che sono nervosi ancora adesso dopo centinaia di generazioni che nascono in gabbia. Per cui direi che è sempre meglio offrire il massimo dello spazio possibile.

Altra cosa, la tristezza è un concetto totalmente umano e non si può traslare sui pappagalli, anche se questi ultimi arrivano a toccare stati di malessere abbastanza profondi. Cio che crea problemi di questo genere è semplicemente la mancanza di stimoli o cattive condizioni di mantenimento, ma dietro non ci sono vissuti sentimentali che possiamo avere noi umani quando subiamo dei traumi psicologici. Non vorrei certo sminuire la loro sensibilità, ma ricordare il fatto che è qualitativamente diversa dalla nostra...

[pietro 96]

è vero per un soggetto che è distante 2-3 generazioni dalla cattura, e forse per alcuni collari, che ancora non si riescono ad ambientare, ma non penso per tutti, infondo credo che si allevino da più di 20 anni.....comunque sto cercando anche per gli aurifrons o per gli aymara giovani......ma secondo voi, se per esempio il prossimo anno vorrei prendere un'altra coppia di questi parrocchetti, la potrei inserire nella stessa voliera?

[Vincenzo Forlino]

quasi completamente d'accordo e non metto in dubbio che tutti vogliamo il meglio per i nostri esemplari.......volevo però aggiungere, che un conto è un esemplare di cattura (come lo può essere un cenerino), e che quindi abituato alla vita in natura, come ben l'hai descritta, ha bisogno di un passaggio "generoso" alla cattività, con spazi più grandi......un altro conto è invece un soggetto che nato in cattività, da genitori in cattività e via dicendo, e che quindi hanno perso gli istinti che avevano in natura su alcuni avvenimenti.......di certo non avrà la stessa tristezza (perchè si tratta anche di tristezza) o noia, o difficoltà di adattamento di quella che avrà il soggetto strappato alla natura.....ma come ho detto, nulla si può paragonare a vedere una rosella volare in 4 metri di voliera............

Pietro non bastano certo poche generazioni per cancellare anche solo in parte gli istinti che si sono instaurati dopo decine e decine di secoli di selezione naturale!!!

[pietro 96]

ok, diciamo che mi sono convinto, e l'ho capito perchè sto iniziando a pensare: ".........e se staranno male in questa voliera?" mi stanno venendo anche più dubbi....per ora cercherò i pyrrhura, oppure gli aurifrons/aymara.......................oppure che ne pensate se la dividessi per metà verticalmente, ottenendo due volierette da 1m di h 80 di lungh e 50 di prof.? ci metterei magari 2 coppie di b. lineola, o di f. coelestis.....che dite? PS: grazie a tutti per la pazienza

[Vincenzo Forlino]

ok, diciamo che mi sono convinto, e l'ho capito perchè sto iniziando a pensare: ".........e se staranno male in questa voliera?" mi stanno venendo anche più dubbi....per ora cercherò i pyrrhura, oppure gli aurifrons/aymara.......................oppure che ne pensate se la dividessi per metà verticalmente, ottenendo due volierette da 1m di h 80 di lungh e 50 di prof.? ci metterei magari 2 coppie di b. lineola, o di f. coelestis.....che dite? PS: grazie a tutti per la pazienza

scusa Pietro ma non potresti ruotare il gabbione e poi dividerlo... anzicchè quelle dimensioni io ci vedrei meglio due gabie da 1m di lunghezza, larghe 80cm e alte 50cm (se opti per specie piccole) altrimenti postresti farlo sempre un metro di lunghezza larghe 50cm ed altre 80cm

[pietro 96]

ho capito perfettamente, però vedi, già ingombrano gli 80cm di profondità, se lo giriamo per farlo arrivare a 1m è un problema passare......poi consideriamo che sulla facciata di 1m x 1m c'è già una porta di 30 x 20 sul lato destro e una porticina piccola per le mangiatoie sul lato sinistro.........se girassi la voliera in quella che rimane attaccata al muro avrei solo una facciata di 50cm x1m di h in cui dovrei concentrare mangiatoie, beverino e nido............nel modo in cui è ora, invece, una volieretta avrà la porta 30 x 20 sul lato corto che userò solo per un eventuale cattura dei soggetti, sul lato lungo 80cm, invece, sulla sinistra metterò beverini e mangiatoie, sulla destra l'eventuale nido.......per l'altra volieretta sul lato corto rimane una porticina per le mangiatoie, ne farò un altra di fianco per il beverino, e il lato da 80cm rimarrà libero, apparte il nido che metterò in fondo.....spero di essermi espresso bene........se la dividessi vorrei mettere o due coppie di barrati, o di forpus o di barrati/forpus, oppure ne lascerò una per i novelli............oppure una coppia di aurifrons o aymara starà bene in una delle volierette o conviene che gli lascio la voliera intera a disposizione?