Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Interessanti Curiosità

  1. #1
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    La bandiera di Luca Anniballi

    L'avatar di Luca Anniballi
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    Interessanti Curiosità

    Prevenzione, prevenzione.
    Pulizia, sana alimentazione, ambienti illuminati e salubri, ricicli d'aria continui, depolverizzatori, ionizzatori e a volte sterilizzatori....
    Tutto questo e a anche altro, molto altro ancora per rientrare all'interno di quella piccolissima parola:
    PREVENZIONE.
    In ambiente domestico, cerchiamo di mantenere i soggetti più puliti possibile, cerchiamo di essere sempre meticolosi e minuziosi dal punto di vista salutare, alimentare e gestionale in genere.
    Questo post vuole essere una provocazione o una riflessione per quello che mi è successo e che i miei occhi hanno visto.

    Saranno state le 14.00 circa, mi trovavo in macchina e mi accingevo ad affrontare gli ultimi 35 Km circa per cercare(una volta tanto) di riuscire a pranzare a casa. Qui il mio errore, non mi fido di me e ripongo la fiducia verso il navigatore, il dito inconsciamente sfiora lo schermo e seleziona "percorso più breve"!!!
    Inversioni varie, vicoli e stradine, mi ritrovo bloccato da lavori in corso!
    Cerco di non perdere la calma, voglio avvisare comunque di non aspettarmi per pranzo.
    C'è Vasco a farmi compagnia, ma non basta, troppa fame, troppo caldo, troppo stress e..... troppa puzza visto che il blocco era dovuto per via di tubazioni fognarie che si erano rotte, da cui era fuoriuscita dell'acqua.
    Armato di pazienza, spengo l'auto e la radio, e cerco di approfittare di un ramo d'albero che porta una leggera frescura sulla parte anteriore della macchina, e all'improvviso sento l'inconfondibile "campanellio" dei mitici cardellini. Ne sento tanti, troppi...
    Adulti, novelli, praticamente è pieno.
    Inizio a seguire il suono, i iei occhi seguono un torrentello di acqua fognaria, formatosi ai lati della stradina di campagna.
    No! Cosa vedono i miei occhi? Saranno stati una cinquantina(o forse più) di cardellini tra famigliole e singoli, intenti a bagnarsi e a bere quell'acqua putrida appantanatasi li. Erano vispi e vitali, come sono di solito davanti ad una pozza d'acqua(!) e festosi come non mai! Faceva caldo, ma nei pressi, ci sono parecchie sorgenti naturali dove abbeverarsi.
    Avendo assistito ad una scena del genere, mi sono subito domandato:
    Prevenzione? Non ne faro troppa? non sarò un tantino esagerato? Voi come la vedete?
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  2. #2
    Vice Presidente AOE
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    La bandiera di Alessandro Rota

    L'avatar di Alessandro Rota
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    Ma piu' volte ho visto post di questo tipo e' vero quello che dici, io ho sempre pensato che in liberta' sviluppino degli anticorpi che consentono comunque di bere acqua piovana sicuramente inquinata o di mangiare sementi ai bordi delle strade cosa che se data ai nostri nati in cattività quasi sicuramente porterebbe alla morte del soggetto e' una mia teoria che non ha fondamento e' solo una mia idea.
    In allevamento preferisco comunque l'igene ho preso anche un aspirapolvere ad acqua per non avere polvere in giro per l'allevamento e messo dei ventilatori vortice che con un timer ogni due ore riciclano l'aria, pulisco il pavimento con acqua e steramina, cambio della carta ogni due giorni e griglie ogni sabato, quarantena per tutti i nuovi arrivi, non ho mai avuto grossi problemi almeno fino ad ora.
    Ultima modifica di Alessandro Rota; 21-09-11 a 08: 47
    R.A.E 331

    "L'Italia e' un paese fondato sul lavoro...In nero sull'evasione fiscale, sull' approfittarsi di tutto l'approfittabile, sulla mancanza di rispetto per il prossimo e per la cosa comune"


  3. #3
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    Penso che, come per tutte le cose ci sia una via di mezzo, va bene tenere pulito il proprio allevamento ma senza esagerare, altrimenti i nostri amici come potrebbero sviluppare gli anticorpi necessari alle loro difese immunitarie, dopotutto anche noi da bambini abbiamo acquisito i nostri anticorpi giocando in strada, andando prima all'asilo e poi a scuola a contatto con altri e con le varie malattie stagionali, e' come se noi tenessimo i nostri figli dentro una campana di vetro sterile e poi pretendessimo anche che crescessero sani e robusti.
    Lavorando in un aeroporto, vedo giornalmente passeri, storni, occhioni, ma anche cardellini, verdoni ed altri, mangiare ai bordi delle piste, bere nelle pozzanghere non proprio pulite, e godere comunque di buona salute.
    Credo che per ottenere un buon ceppo, oltre che selezionare canto, taglia, forma, posizione ecc ecc, bisognerebbe anche selezionare la "robustezza", intesa come salute e predisposizione a superare le varie patologie che possono prendere.

  4. #4
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    Lavorando in un aeroporto, vedo giornalmente passeri, storni, occhioni, ma anche cardellini, verdoni ed altri, mangiare ai bordi delle piste, bere nelle pozzanghere non proprio pulite, e godere comunque di buona salute.
    CUT
    Beh, però bisognerebbe sapere quanto vivranno quei soggetti dopo quella "cura termale". Secondo me qui si rientra nel campo inquinamento che stà falcidiando migliaia di animali in tutto il mondo..... ma forse mi sbaglio..... spero.....
    Comunque è giustissimo prevenire (igiene, alimentazione sana, ricambi d' aria) ma non esagerare, come in tutte le cose.

    Quote Originariamente inviata da AlessioP Visualizza il messaggio
    Credo che per ottenere un buon ceppo, oltre che selezionare canto, taglia, forma, posizione ecc ecc, bisognerebbe anche selezionare la "robustezza", intesa come salute e predisposizione a superare le varie patologie che possono prendere.

  5. #5
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    Anche io sono della stessa idea di Alessandro Rota. Poi comunque non sappiamo il giorno dopo quanti di quei cardellini sono tornati alla pozzanghera, magari tutti, ma non lo sapremo mai. Un giusto compromesso è non essere ossessivi con le pratiche igieniche.

  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da lonant2 Visualizza il messaggio
    Anche io sono della stessa idea di Alessandro Rota. Poi comunque non sappiamo il giorno dopo quanti di quei cardellini sono tornati alla pozzanghera, magari tutti, ma non lo sapremo mai. Un giusto compromesso è non essere ossessivi con le pratiche igieniche.
    Ciao Luca, permettimi ma le tue osservazioni mi fanno un poco sorridere, da un lato sono felice per il tuo gradevole incontro, sapessi quante volte io faccio tardi al rientro della pausa pranzo per guardare e rimanere imbabolato nel vedere i miei cardellini fare il bagno, ho 4 femmine insieme e sapessi come è belo guardarle fare il bagno, una si getta a pesce, un tuffo alla rosolino, l'altra più timida che si bagna bene bene solo il becco, e l'altra ancora che scende piano piano vicino alla griglia laterale come se fosse l'uomo ragno.
    Però il discorso che fai lascia il tempo che trova, come dice giustamente il caro lonant quanti il giono dopo saranno ancora li belli fresci e sani, è come quando si fa il paragone con i ns. fortunati bambini, che prendono spesso la tosse l'influenza ed il raffreddore, mentre crediamo che i bambini rom, spesso vestiti in modo poco appropiato per la stagione, che sono belli vispi e senza nessun malanno di stagione, sarebbe davvero bello, invece se fai un giro in reparti per bambini degli ospedali ce ne sono parecchi e sfortunatamente si son beccati parecchie brutte malattie ed infezioni.
    Bisogna imparare l'arte di archiviare i nemici.


    facebook = lukna Iovine
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  7. #7
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    Uno dei tanti problemi per la quale la nostra fauna in generale e per quanto ci rugarda dei cardellini e' l'inquinamento delle acque oltre all'uso indiscriminato di pesticidi e tanti altri veleni,ma anche la diminuzione del loro abitat naturale.Non e' un caso se sono stati protetti da una legge.La pulizia dei locali dove sono allocati i cardellini e' la priorita' in assoluto per la prevenzione delle malattie (certo non deve essere maniacale) ma se leggiamo libri di veterinaria o altro sempre riguardando gli uccelli la prima cosa che viene detto e' l'igiene l'arma per difenderci dalle malattie ,certamente seza tralasciare l'limentazione e quant'altro.

  8. #8
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    La Pulizia è fondamendale

    Questo è un mezzo per la selezione della specie. Non sapremo mai quanti di quei cardellini sono rimasti indenni da l'assunziione di acqua infetta.
    In allevamento seguimo l'andamento della salute dei nostri uccelli, che oltretutto vivono a strettissimo contatto e non si disperdono come avviene in natura.
    Quote Originariamente inviata da Luca Anniballi Visualizza il messaggio
    Prevenzione, prevenzione.
    Pulizia, sana alimentazione, ambienti illuminati e salubri, ricicli d'aria continui, depolverizzatori, ionizzatori e a volte sterilizzatori....
    Tutto questo e a anche altro, molto altro ancora per rientrare all'interno di quella piccolissima parola:
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    In ambiente domestico, cerchiamo di mantenere i soggetti più puliti possibile, cerchiamo di essere sempre meticolosi e minuziosi dal punto di vista salutare, alimentare e gestionale in genere.
    Questo post vuole essere una provocazione o una riflessione per quello che mi è successo e che i miei occhi hanno visto.

    Saranno state le 14.00 circa, mi trovavo in macchina e mi accingevo ad affrontare gli ultimi 35 Km circa per cercare(una volta tanto) di riuscire a pranzare a casa. Qui il mio errore, non mi fido di me e ripongo la fiducia verso il navigatore, il dito inconsciamente sfiora lo schermo e seleziona "percorso più breve"!!!
    Inversioni varie, vicoli e stradine, mi ritrovo bloccato da lavori in corso!
    Cerco di non perdere la calma, voglio avvisare comunque di non aspettarmi per pranzo.
    C'è Vasco a farmi compagnia, ma non basta, troppa fame, troppo caldo, troppo stress e..... troppa puzza visto che il blocco era dovuto per via di tubazioni fognarie che si erano rotte, da cui era fuoriuscita dell'acqua.
    Armato di pazienza, spengo l'auto e la radio, e cerco di approfittare di un ramo d'albero che porta una leggera frescura sulla parte anteriore della macchina, e all'improvviso sento l'inconfondibile "campanellio" dei mitici cardellini. Ne sento tanti, troppi...
    Adulti, novelli, praticamente è pieno.
    Inizio a seguire il suono, i iei occhi seguono un torrentello di acqua fognaria, formatosi ai lati della stradina di campagna.
    No! Cosa vedono i miei occhi? Saranno stati una cinquantina(o forse più) di cardellini tra famigliole e singoli, intenti a bagnarsi e a bere quell'acqua putrida appantanatasi li. Erano vispi e vitali, come sono di solito davanti ad una pozza d'acqua(!) e festosi come non mai! Faceva caldo, ma nei pressi, ci sono parecchie sorgenti naturali dove abbeverarsi.
    Avendo assistito ad una scena del genere, mi sono subito domandato:
    Prevenzione? Non ne faro troppa? non sarò un tantino esagerato? Voi come la vedete?

  9. #9
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    La bandiera di vincenzo postiglione

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    luca credo che un cardellino in natura non campa piu di tre anni,almeno se non viene catturato da reti ,questo me lo fa pensare perche in passato quando ero un raggazzino la maggior parte dei cardellini che catturavano girovagando nei mercati vedevo che erano tutti novelli e qualche vecchio di campagna che vecchio si intendeva perche era stato preso con i novelli,e tanto vecchio a pensarci bene non poteva essere,diciamo che i nostri beniamini quelli che alleviamo in gabbia anche se la gabbia rispetto alla natura ci sono pro' e contro a livello di problemi di allevamento credo che i nostri cardellini campano di piu ed anche se passano 6anni si riproducono tranquillamente,anche se in allevamento non anno sviluppato ancora gli anticorpi necessari credo che non abbia nulla a che invidiare a quelli in natura,che ad ottobre ci sara il passaggio e quanti non ce la faranno piu a volare e moriranno sulla traversata del mare,credo che solo i giovani passeranno l'inverno e la legge della natura i piu forti campano e si riproducono.

  10. #10
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    La bandiera di Luca Anniballi

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    Mi fa piacere affrontare tematiche di questo tipo, soprattutto mi piace leggere risposte molto appropriate e motivate.
    Se posso esprimere la mia personalissima opinione, in risposta a “quelli che il giorno dopo tornano ala pozza” … credo che ne siano ritornati in tanti, forse tutti o qualcuno in più.
    Appena si parla di igiene, inevitabilmente si parla di anticorpi, è una conseguenza matematica.
    Non sono d’accordo con un punto nel post di Vincenzo, che dice che in natura, campano al massimo 3 anni e vanno avanti solo i giovani. E gli anticorpi sviluppati in questi 3 anni?
    Il principio che accomuna tutti gli esseri viventi, è l’adattabilità dell’organismo agli ambienti esterni, alle situazioni, agli eventi che continuamente ci circondano.
    Premesso che condivido in toto il pensiero di Atlante, credo fermamente che i cardellino domestico e quello selvatico, hanno in comune solo una cosa: Il nome.
    Sono gli anticorpi che rendono moto diversi questi due soggetti.
    Un selvatico non ha problemi a resistere sotto il sole a 50° in pieno agosto alle 3 del pomeriggio, a patire la sete e ad essere costretto ad abbeverarsi ovunque(come nell’esperienza accennata), a cercarsi continuamente il cibo, sempre meno disponibile(quindi indebolito), a banchettare durante le gelide giornate magari in mezzo alla neve, a volare con vento forte e gelido…. Questa è la dimostrazione che hanno anticorpi d’acciaio che li rendono indistruttibili. Ma c’è sempre un ma! Questi soggetti(esempio ne sono i poveri animali di cattura) tanto forti, muoiono in un giro di un paio d’ore, al massimo qualche giorno, se portati in ambiente domestico, perché “aggrediti” da batteri a loro(anticorpi) sconosciuti. In natura, la possibilità di stare a contatto con le feci, è alquanto remota, cosa che accede ovviamente in allevamento, sappiamo che le feci sono l’asso di cuori per veicolare malattie…
    Consideriamo il discorso inverso, un soggetto d’allevamento, che spesso non si becca la patologia del compagno di gabbia perché è fortissimo, è frutto della riuscita e del successo della mia selezione, ma se per errore, dovesse volar via, magari ad agosto, con 50°, o in pieno Dicembre……. Sarebbe spacciato, anche se trovasse cibo in abbondanza.
    Quindi, sono convinto anch’io(in passato, lo ammetto, ero un maniaco della pulizia) che, per selezionare soggetti forti, debbano trovarsi in condizioni igieniche ottimali, ma non maniacali!
    Riflessione:
    8 anni fa, portare a casa un cardellino, nonostante tutti gli accorgimenti, era una roulette russa, spesso era spacciato, spesso la coccidiosi(purtroppo ancora poco tollerante) era la prima causa di morte, insieme ad altre mille concause conosciute e sconosciute. Credo che oggi, nella selezione, almeno da questo punto di vista, abbiamo e stiamo facendo un buon lavoro.
    Spero che questi dibattiti, molto costruttivi, possano portare ai neofiti che si avvicinano a questo hobby nozioni di base per intraprendere l’inizio di un proficuo allevamento, supportati già dalle esperienze altrui.

    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

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