I capolini di questo cardo è bene offrili quando sono secchi, perché i semi saranno sicuramente ben maturi. Si possono dare anche quando sono verdi, ma bisogna saper riconoscere i capolini con il giusto grado di maturazione (con semi immaturi). I semi nei capolini verdi possono essere non ancora ben formati, quindi di scarso valore nutrizionale. Ho sempre visto i cardellini in natura sui capolini secchi, raramente su quelli verdi.
All' inizio tendevano a scartarli ora li divorano e' bastata una settimana e nemmeno tutti i giorni...
R.A.E 331
"L'Italia e' un paese fondato sul lavoro...In nero sull'evasione fiscale, sull' approfittarsi di tutto l'approfittabile, sulla mancanza di rispetto per il prossimo e per la cosa comune"
Ciao a tutti.... io oltre al cardo dei lanaioli, due volte a settimana fornisco quello mariano... lo faccio bollire qualche minuto e poi lo asciugo con cous cous, ne vanno ghiotti...
ed e' l'unico modo di preparazione con cui riescono ad aprire questo seme molto duro... altrimenrti dovrei macinarli
ho pero' il dubbio che con la bollitura il seme perda gran parte delle proprieta ( epatoprotettive) pur rimanendo di sicuro beneficio, come seme bollito, a livello intestinale....
voi che ne pensate?
Anche io credo che bollendolo, perda gran parte delle sue proprietà. Che vantaggi potrebbe avere a livello intestinale? A quel punto sarebbe semplicemente più facilmente digeribile.
si esatto lo scopo e' quello di dare un alimento gradito e facilmente digeribile anche se con meno sostanze nutritive, una sorta di decotto purativo se mi passate il termine...
il dubbio rimane sulla sostanza epatoprotettiva la "silimarina" presente nel cardo mariano... se possa essere eliminata dalla bollitura