Sono d'accordo ma non su tutto. Il veterinario è pur sempre un medico, e fin qui credo sia lapalissiano, ma appunto per questo in previsione che certi "incidenti" possano accadere in momenti o giorni particolari, deve, e sottolineo, DEVE, fare in modo di essere sempre reperibile per visite a domicilio ed eventuali analisi, qualora non fosse possibile quel giorno fare le medesime analisi, optare per una cura tampone in quei giorni dopo una "visita" agli animali in allevamento per evitare il peggio. Qui non si parla di stillicidio, poiché certe malattie sono subdole e indiscriminatamente letali, causando la morte di un intero allevamento anche nell'arco di pochi giorni. Capisci dunque che, chi è disposto a pagare ha anche un esigenza al di fuori della sfera e degli orari lavorativi, il ché lascia presumere che non tutti siano "i soliti furbi". Il collega, ergo, non ha sbagliato nel voler visitare personalmente gli animali, l'errore stava appunto nel rimandare a lunedì, ciò che si poteva fare sabato o domenica.
A conclusione, un veterinario oggigiorno dovrebbe mettersi in testa che, anche se non sempre dovrebbe rendersi disponibile anche nei giorni festivi se ce ne fosse bisogno per le "emergenze", evitando i rimandi per comodità del fine settimana o giorni festivi che dir si voglia: e siccome sappiamo che la legge di Murphy è molto veritiera e che spesso certe cose accadono in quei giorni in cui visitare e fare analisi e davvero difficile o impossibile, quantomeno il medesimo dovrebbe per etica trovare un rimpiazzo per amore del giusto, e non solo e sempre della tasca.