Anche lo scritto, che ben conosco, di Menassè mi ha abbastanza illuminato.
Quello su cui mi sono interrogato, all'inizio della mia ricerca, era se ci fosse e se ci fosse mai stato qualcosa da cercare.

Questi autori affermano che il Canarino Italico fosse un meticcio tra varie razze, e comunque che i soggetti che ne componevano il ceppo fossero solo un'accozzaglia di fenotipi. Questo senza offesa o pregiudizio, ma tant'era.

Se fosse stato veramente così, era del tutto inutile che io ne cercassi dei sopravvissuti. Sarebbe stato sufficiente comprare degli scarti di canarini di colore gialli, verdi, bruni, incrociarli con dei Border, dei Gloster senza ciuffo, e spacciarli per Italici, tanto accozzaglia erano e accozzaglia sono.

Con questa affermazione facevano a pugni due cose: i soggetti che avevo visto da bambino o in foto, e la precisa descrizione che ne rende Pietro Olina nel volume "Uccelliera della Natura", del XVII Secolo. Da questa descrizione, in particolare, discende che il Canarino Italico prima non c'era, poi di colpo c'è, e diventa una piaga per gli Spagnoli, che ne perdono il monopolio. A dire il vero, i Canarini Italici, a detta dell'Olina stesso, erano un po' diversi da "quelli veri". Cosa significa? Forse che erano stati manipolati geneticamente nel XVI Secolo? L'Olina afferma che si "erano cambiati" dopo che erano sfuggiti in massa al naufragio, e parla della famosa nave sempre citata in tutte le fonti, e talmente nota che ometto qui di raccontarla. Noi sappiamo che è impossibile, e, alla luce anche di scritti di altri autori dove, a proposito della famosa nave naufragata all'Elba, si cita come provenienza Lisbona, che era in Portogallo e non in Spagna, ho raggiunto la convinzione che tali canarini provenissero dalle Isole Azzorre, dalle Isole Selvagge, o da Madera, cioè dai possedimenti Portoghesi.

Ricordo che il Canarino selvatico vive in tutto l'Arcipelago Macaronesico, cioè Azzorre, Madera, Isole Selvagge, Isole Canarie, isole di Capo Verde, e che su ogni Isola esso è un po' diverso che in ogni altra, e che a Madera e a Capo Verde, cioè agli estremi dell'areale di distribuzione, esso è abbastanza diverso da quello di Tenerife, che allora era considerato il migliore di tutti. In particolare, i canarini che vivevano sulle pendici del Monte Teide, i "pajaros finos de monte" erano molto ricercati per le piccole dimensioni, il colore verde limone, ed il bel canto. Sono i probabili antenati del Canario Espanol. Forse questa variabilità già presente in Natura può essere alla base delle differenze domestiche nelle varie razze.

I soggetti vivi che possiedo sono estremamente somiglianti invece ai soggetti di Madera.

Allego un brano dell'Olina che ho traslitterato per renderlo comprensibile.

Vien quest'Uccello portato in diversi luoghi d'Europa con le Navi dall'Isole Canarie, dette altrimenti le Fortunate, dal felice temperamento d'aria, ch'ivi si gode. La fattezza del quale è al tutto somigliante al Verzellino, e Lecora, essendo però alquanto maggiore dell'uno, e dell'altro, ne così scuro di testa come la Lecora; è anco differente dal Verzellino, havendo 'l Canario 'l petto tutto d'un colore, cioé di Verde sbiadato, tirante alquanto al giallo, e 'l Verzellino il petto pur verdeggiante, ma con più giallo, e dalle bande dove terminano l'ale sul petto pinticchiato di macchie scure, come à gocciolette di bigio scuro, ò color di terra d'ombra, che dicono i Pittori, essendo di quella stessa maniera macchiato torno a gl'occhi, ò nelle gote, che diciamo, ha anco il Canario 'l capo non tanto tondo, e 'l becco piccolo, quanto il Verzellino, quale avanza parimente di lunghezza nelle penne della coda, il becco l'ha di bianco sudicio, & in punta alquanto più bianco.
Il Maschio....(omissis)... Tra i maschi, i migliori sono quei che hanno più coda, e meno corpo, per ciò che s'è osservato da lunga prattica, che quanto più son gentili, tanto maggior dispositione hanno al cantare, essendo ben spesso que' di maggior corpo, e che hanno costume di volgersi per la gabbia, torcendo il capo, Passere mattugie dell'Isola di Palma, e Verde, che non vagliono à cantare.
Si trovano anco de' Canarij nostrani discesi da' veri, de' quali una quantità grande che era portata da una Nave di quelle parti à Livorno, havendo à caso fatto naufragio vicino all'Elba, spezzatasi in quella rovina la gabbia, salvatisi nella detta Isola, come la più vicina terra, che gli si parasse, ivi si ricoverorno, dove fatta razza, l'hanno moltiplicata in modo, che hora se ne vedono anco in altre parti; hanno però, con la diversità del paese, cambiato qualche poco di fattezza, restando questi bastardi, c' piedi neri, e più gialli assai nel mento del Canario legittimo; essendo del resto in quanto alla grossezza di quella della Lecora.


La Lecora è il Lucherino.

Charles.