Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Diamanti di Gould rustici

  1. #11
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    ciao a tutti, questa discussione è molto interessante....pero' vorrei porvi un'altra questione.Premetto che non allevo Gould, pero' è un uccello che mi affascina per la moltitudine di combinazioni di colori che sono apparse negli anni.La mia domanda è questa: non avete mai notato come è cambiata la forma della mascherina del Gould?....adesso è squadrata come quella di un cardellino ma in origine, guardando dei vecchi disegni dei primi esploratori, la mascherina aveva la forma leggermente diversa.

    tipo queste: http://www.fabulousfinch.com/gouldia...h-pictures.htm

  2. #12
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    Io non faccio distinzioni fra chi espone e chi no, quella è una cosa che viene solo alla fine di una stagione riproduttiva, io stesso non sono mai stato un espositore incallito, le mostre mi piacciono più da spettatore e come luogo di incontro, piuttosto che come terreno di confronto, non solo chi vince alle esposizioni è un bravo allevatore, e non solo chi fa 300 novelli a stagione è un bravo allevatore, io per esempio non allevo molte coppie per fare tanti novelli, cè chi con meno esemplari ne ottiene più di me, ma perchè mi piace avere tutte le varietà, abbinate alle 3 varianti cromatiche di maschera.
    Vorrei solo far capire a chi, con tanto entusiasmo, fa proclami di cambiamento che prima di cambiarla una cosa la si deve conoscere, molti (senza fare nomi) mi contattano in privato per attenzionarmi loro post aperti con richieste di aiuto, oppure mi rivolgono domande dirette sulla genetica, sull'alimentazione, sulla riproduzione, io cerco di rispondere a tutti, di dare un consiglio, di aiutare per quello che mi è possibile, perchè d'altronde sono un semplice allevatore, non sono un biologo, ne tanto meno ho la barba bianca e la saggezza di un nonno, ho 41 anni di cui 26 passati ad allevare Diamanti di Gould, e non sempre con lo stesso immutabile metodo.
    In questi anni ho visto moltissimi cambiamenti, sia fisici che metodici, 25/30 anni fà chi si approciava all'allevamento dei Gould era considerato un pazzo o un pioniere, c'erano tante dicerie, che il miglio bianco fosse tossico, che la lattuga li uccidesse, che si accoppiassero solo dentro il nido, stufe regolate sui 30°, per non parlare della genetica, certe volte sembrava di ripassare le regole del poker, cuori batte quadri, fiori batte picche, la scala reale batte il poker.....insomma non era nemmeno chiaro quale fosse la forma dominante, quella recessiva....per non parlare di quella legata al sesso, tutte cose a dire il vero che ancora oggi sfuggono a moltissime persone.
    Però poi leggo certi interventi in cui, le stesse persone che chiedono consigli, dicono di voler cambiare il metodo d'allevamento, che è giunta l'ora di rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould.......bene, avere un obbiettivo nella vita è un ottima cosa, prima però impariamo - badate ho scritto impariamo e non imparate - i fondamentali, poi potremo discutere di cosa sia meglio cambiare e cosa conservare, quello che leggo per i D.di Gould raramente viene scritto per altre specie, sembra che tutti vogliano cambiarlo, perchè così com'è è troppo scomodo o complicato da allevare, eppure nemmeno per i Cardellini nostrani le cose sono tanto facili, seppur naturalmente sincronizzati alle nostre temperature, al ciclo delle nostre stagioni, non si riproducono in gabbia come un canarino, anzi....tutt'altro.
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  3. #13
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    Quote Originariamente inviata da Fabio Musumeci Visualizza il messaggio
    Io non faccio distinzioni fra chi espone e chi no, quella è una cosa che viene solo alla fine di una stagione riproduttiva, io stesso non sono mai stato un espositore incallito, le mostre mi piacciono più da spettatore e come luogo di incontro, piuttosto che come terreno di confronto, non solo chi vince alle esposizioni è un bravo allevatore, e non solo chi fa 300 novelli a stagione è un bravo allevatore, io per esempio non allevo molte coppie per fare tanti novelli, cè chi con meno esemplari ne ottiene più di me, ma perchè mi piace avere tutte le varietà, abbinate alle 3 varianti cromatiche di maschera.
    Vorrei solo far capire a chi, con tanto entusiasmo, fa proclami di cambiamento che prima di cambiarla una cosa la si deve conoscere, molti (senza fare nomi) mi contattano in privato per attenzionarmi loro post aperti con richieste di aiuto, oppure mi rivolgono domande dirette sulla genetica, sull'alimentazione, sulla riproduzione, io cerco di rispondere a tutti, di dare un consiglio, di aiutare per quello che mi è possibile, perchè d'altronde sono un semplice allevatore, non sono un biologo, ne tanto meno ho la barba bianca e la saggezza di un nonno, ho 41 anni di cui 26 passati ad allevare Diamanti di Gould, e non sempre con lo stesso immutabile metodo.
    In questi anni ho visto moltissimi cambiamenti, sia fisici che metodici, 25/30 anni fà chi si approciava all'allevamento dei Gould era considerato un pazzo o un pioniere, c'erano tante dicerie, che il miglio bianco fosse tossico, che la lattuga li uccidesse, che si accoppiassero solo dentro il nido, stufe regolate sui 30°, per non parlare della genetica, certe volte sembrava di ripassare le regole del poker, cuori batte quadri, fiori batte picche, la scala reale batte il poker.....insomma non era nemmeno chiaro quale fosse la forma dominante, quella recessiva....per non parlare di quella legata al sesso, tutte cose a dire il vero che ancora oggi sfuggono a moltissime persone.
    Però poi leggo certi interventi in cui, le stesse persone che chiedono consigli, dicono di voler cambiare il metodo d'allevamento, che è giunta l'ora di rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould.......bene, avere un obbiettivo nella vita è un ottima cosa, prima però impariamo - badate ho scritto impariamo e non imparate - i fondamentali, poi potremo discutere di cosa sia meglio cambiare e cosa conservare, quello che leggo per i D.di Gould raramente viene scritto per altre specie, sembra che tutti vogliano cambiarlo, perchè così com'è è troppo scomodo o complicato da allevare, eppure nemmeno per i Cardellini nostrani le cose sono tanto facili, seppur naturalmente sincronizzati alle nostre temperature, al ciclo delle nostre stagioni, non si riproducono in gabbia come un canarino, anzi....tutt'altro.
    Mi piace quotare interamente il tuo post così si capisce più facilmente che sto parlando direttamente con te e, analogamente, sto commentando quello che scrivi.

    Personalmente ho chiesto, anche più di una volta, degli aiuti sulla genetica.
    Quindi ritengo che il tuo intervento sia riferito anche a me.

    Premesso questo, il tuo intervento mi fa porre alcune domande.
    Allevo Diamanti di Gould in purezza ed all'esterno da soli 3 anni.
    Probabilmente, anzi quasi sicuramente, non ho la tua esperienza.

    Se avessi dovuto seguire, però, pedissequamente la tua logica, avrei dovuto iniziare ad allevare all'interno di un locale e con l'ausilio di balie.
    Solo dopo anni di esprienza avrei potuto incominciare a differenziare "il mio allevare" dalla strada maestra.
    Giusto? E' questo quello che intendi?

    E poi:

    Secondo te rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould equivale a dire di voler allevare in purezza?
    Secondo te rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould equivale a dire di voler allevare all'esterno?
    Secondo te rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould equivale a dire di provare a farli riprodurre nella nostra primavera?
    Secondo te rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould equivale a dire di non voler utilizzare medicinali e/o integratori sintetici?
    Secondo te, ferma restando la selezione dei soggetti, chi alleva cercando il benessere dei propri individui senza considerare "gli animali solo un banco di prova per gareggiare e vincere" (frase ripresa dall'intervento di Alessandro Ascheri) vuol dire rivoluzionare il "mondo" dei Diamanti di Gould?

    Scusami tutte queste domande, ma trovo questo confronto stimolante.
    La vita è movimento

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  4. #14
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    Scusa, Mav, a scanso di equivoci, non vorrei che questa interessante discussione diventasse una questione personale.
    Nei miei due interventi non ho risposto direttamente a qualcuno in particolare, bensì ho semplicemete detto la mia.
    Non ricordavo che tu mi avessi chiesto consigli in privato, la mia era una constatazione generica, non era riferito direttamente a te, o quanto meno non solo a te.
    Non cè una strada maestra, e soprattutto non è mia intenzione imporre il mio metodo, io cerco solo di dare consigli in base alla mia esperienza, utili o inutili stà agli altri deciderlo.
    Per me non cè nessuna rivoluzione da fare, qualsiasi decisione presa per il bene esclusivo degli animali è encomiabile, mentre qualsiasi decisione presa per il nostro esclusivo tornaconto personale è discutibile.
    Personalmente accoppio i miei Gould sia a fine estate, sia in primavera, ovviamente non sempre gli stessi, alterno due gruppi di riproduttori, non lo faccio per avere più novelli da vendere, ma solo per motivi di spazio.
    Però cè da dire che vivo in Sicilia, la "mia estate" e la "mia primavera" non sono uguali a quelle di tutte le regioni d'Italia, e aggiungerei nemmeno l'inverno, anzi soprattutto l'inverno, che si sa che la nostra Nazione è stretta e lunga.
    Io ritengo che se messi in atto pochi semplici accorgimenti si può arrivare ad allevare i Gould in purezza, all'aperto, però nella stagione più appropriata, sebbene per una selezione più accurata preferisca le gabbie da cova.
    Quando parlo di selezione non mi riferisco alla bellezza, ma al tipo di accoppiamenti "leciti" per mantenere la giusta rusticità, robustezza e vitalità, non si può trascurare questo fondamentale aspetto se si vogliono allevare Gould "forti", non tutte le mutazioni sono "sovrapponibili" con leggerezza lasciando scegliere a loro.
    Non escludo per ciascuno di voi la possibilità di riuscire a portare qualcosa di nuovo, o di affermare quanto già iniziato, nel mondo dell'allevamento in cattività dei D.di Gould.
    Ritengo solamente che, prima di intraprendere nuove strade, sarebbe meglio percorrere per un pò quella già più o meno segnata, anche e soprattutto per accumulare esperienza, e principalmente per crearsi un proprio ceppo, perchè tutto quello che "GIUSTAMENTE" proponete di fare non lo si può ottenere acquistando esemplari da altri allevatori, ma solo allevando e creando pian piano i presupposti per ottenerlo.

    Buona fortuna a tutti, ora lascio la parola agli altri, è giusto che tutti esprimano la loro opinione, la mia a questo punto mi sembra abbastanza chiara.
    Fabio.
    Ultima modifica di Fabio Musumeci; 12-01-12 a 22: 04
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  5. #15
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    Mav72...ho sbagliato persona credo....capita ad una certa età

    Fabio...ho capito quello che dici....per cambiare il mondo bisogna prima sapere come gira.....e non posso che darti ragione....
    Io dal canto mio ho intrapreso questa strada dopo aver ascoltato opinioni e pareri per un anno (e tu lo sai bene credo), quindi non sono partito allo sbaraglio completo....e non voglio dire che il mio metodo sia più giusto degli altri.....solo che per necessità allevo così, ma ho sempre detto che se vedessi problemi dovuti al mio metodo non ci metterei due seconde a mollare tutto......
    Parlo di questo argomento con poca esperienza alle spalle è vero, ma allora non ci sarebbero più le discussioni e solo pochi potrebbero dire la loro.....
    LUIGI BUGIN

    TESSERATO ASSOCIAZIONE ORNITOFILI VENETI
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  6. #16
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    Quote Originariamente inviata da Fabio Musumeci Visualizza il messaggio
    Quando parlo di selezione non mi riferisco alla bellezza, ma al tipo di accoppiamenti "leciti" per mantenere la giusta rusticità, robustezza e vitalità, non si può trascurare questo fondamentale aspetto se si vogliono allevare Gould "forti", non tutte le mutazioni sono "sovrapponibili" con leggerezza lasciando scegliere a loro.
    Perché Fabio non approfondiamo questo aspetto?

    Per esempio, nel mio piccolo, ho notato una certa, passatemi il termine, fragilità dei Diamanti di Gould in mutazione blu rispetto agli ancestrali.
    E' possibile?

    Per avere dei Gould "forti" e "rustici" dovremmo fare selezione privileggiando gli accoppiamenti tra ancestrali?
    La vita è movimento

    R.N.A 71RR

  7. #17
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    Io credo che la cosa migliore, se si vogliono allevare in voliera, e all'aperto, sarebbbe quella discegliere solo soggetti dal fenotipo ancestrale, e assolutamente non consanguinei.
    Parlo di fenotipo ancestrale, ma non escludo che possano essere portatori di mutazioni recessive, quali la petto bianco e la blu.

    Spesso, per quanto riguarda le mutazioni, ho rimarcato la mia preferenza nell'accoppiare mutato x portatore, o portatore x portatore, mai mutato x mutato, tranne ovviamente nel caso dei pastello, ma anche per loro credo che quello di past.sf x pastello sia un buon limite da imporsi, mentre eviterei past. df x past.

    Ma nel caso in cui si vuole creare un ceppo di Diamanti di Gould "ruspanti", metterei da parte sia i pastello che i blu, ed eviterei anche introdurre nel gruppo petto bianco di entrambi i sessi.

    Quando mi si chiede con quale "colore" è meglio iniziare ho sempre risposto....con gli ancestrali (cioè TR, TA, TN a petto viola), ma spesso mi sono sentito dire che, per vari motivi, si voleva cominciare da due soggetti blu, il problema è che oltre all'ingenuità dei novizi cè la malafede dei marpioni, quelli che vendono ed elargiscono consigli....di comodo.

    I Blu, per quanto si possa credere, sono più delicati dei verdi, se in una colonia si manifesta un problema, state certi che colpirà per primi proprio i blu, ovviamente se si evitano accoppiamenti tra mutati, e tra consanguinei, si possono ottenere dei blu robusti, ma sempre meno degli ancestrali.

    I pastello, per mia esperienza personale, non hanno la stessa fragilità dei blu, ma hanno il difetto di restringere la taglia, a molti piacciono i maschi pastello df TR, e per questo accoppiano sempre past. x past., ma non è una cosa da fare alla leggera, si ottengono soggetti dai colori sgargianti, ma non con la stessa srtuttura di un buon ancestrale, per ottenere dei soggetti possenti bisogna selezionare bene i riproduttori, ma qui sfociamo negli standards di bellezza.

    Anche i petto bianco vanno "dosati", non sono d'accordo con chi (purtroppo sempre per un motivo di quantità e mai di qualità) preferisce accoppiare sempre pb x pb, "perchè così mascono i pb col bianco puro", si però si vanno ad indebolire e a stringere la struttura.

    Come ben sappiamo (o dovremmo sapere) queste mutazioni sono combinabili e sovrapponibili fra di loro, quindi, se lo scopo è la "robustezza" e se il mio consiglio è quello di evitare i mutati, ancor di più sconsiglio di utilizzare i plurimutati, soprattutto nella combinazione pastello-blu, e soprattutto se a petto bianco, sono soggetti molto delicati, con problemi di fertilità e con scarsa attitudine a covare ed allevare in purezza.

    Insomma, se per una colonia in voliera, o anche in appropriate gabbie da cova, si volgiono selezionare Gould robusti, rustici, ruspanti, spartani...etc etc. meglio usare gli ancestrali, anche se portatori di qualche mutazione recessiva autosomica.

    Di tutta questa discussione, quello che mi convince meno, è l'ostracismo verso gli integratori e la cocciutagine di volerli far riprodurre all'aperto, d'inverno e sotto la neve.
    Integratore non vuol dire "doping", non vuol dire "bomba", non vuol dire "formula magica", vuol dire prodotto col quale cercare di sopperire a ciò che si procaccerebbero in natura, tutto ciò che va oltre i semplici semi.
    Allevare all'aperto, in modo naturale, in purezza, in voliera, in colonia, non vedo perchè debba voler dire "con la neve", "col ghiaccio", "quelli che sopravvivono sono i migliori", "così faccio selezione naturale".....e cosa cè di naturale nel far patire il freddo durante le cove ad una specie "specializzata" per le altissime temperature?
    Volete allevare all'aperto? OK....ma non mettete i nidi d'inverno, tranne che non viviate in regioni dal clima temperato, cosa c'entra tutto ciò con la robustezza?.....meglio aspettare la primavera, come faremmo con i nostri fringillidi, nemmeno i Ciuffolotti che amano il freddo fanno il nido d'inverno.....è un controsenso!
    Vi invito ancora una volta a leggere questo articolo, parla del piumaggio dei Gould, del loro modo di nidificare in natura, di ciò per cui sono altamente specializzati e quindi conformati:
    http://lnx.ornieuropa.com/forum/show...d-in-cattivita
    Non vorrei aggiungere nient'altro a questa discussione, perchè ogni volta sembra che il mio intento sia quello di monopolizzare il dibattito, per me "TUTTI" possono esprimere la loro opinione, siamo "TUTTI" uguali, chi più esperto chi meno.
    Questa non è la mia rubrica personale.
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  8. #18
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    Quote Originariamente inviata da Fabio Musumeci Visualizza il messaggio
    Integratore non vuol dire "doping", non vuol dire "bomba", non vuol dire "formula magica", vuol dire prodotto col quale cercare di sopperire a ciò che si procaccerebbero in natura, tutto ciò che va oltre i semplici semi.
    Ma quale rubrica personale Fabio, anzi mi piacerebbe che altre persone con la tua esperienza partecipassero arricchendo ulteriormente questa discussione.

    Cosa ne pensi degli integratori naturali?
    Ci sono alcune ditte farmaceutiche che hanno formulato integratori naturali specifici per uccelli a base di, ne cito solo alcuni, tarassaco ed echinacea.
    Cosa ne pensi al riguardo?
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  9. #19
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    Invece ti ringrazio molto Fabio per i tuoi interventi. Imparo molto ogni volta che leggo i tuoi interventi!!!
    Vorrei però chiederti una in merito alla "selezione" della "Robustezza" della quale condivido anch'io di tentare sempre più la purezza e già questa è un'ottima selezione. se per irrobustire i ns. gould accoppio portatore x portatore di BLU, i flgli blu che nascono son comunque deboli o già più robusti dei figli di portatore x blu oppure blu x blu? Mi ha incuriosito perchè il blu TN PV è la mutazione che più mi affascina ma con la quale voglio andare piano proprio per i motivi descritti da te... credo anche che facendo portatore per portatore si irrobustisca la mutazione blu, giusto?
    "Abbia fede e troverà esauriente risposta a tutti i perchè, e tutte le prove saranno sopportabili, e il dolore si rivestirà di luce" P. Leopoldo

  10. #20
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    Attenzione......non sto facendo il prezioso!!!!
    Prefersico lasciare spazio anche ad altri, sennò diventa un pulpito.
    E' meglio che la discussione si arricchisca di altre opinioni.
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