Non so dove lo hai letto ma è una cavolata.
Buongiorno,
non mi ricordo dove ho letto che molte cardinaline del venezuela,durante i primi 3-4 giorni di vita dei pulli,non li covano...questo perchè in Venezuela non avrebbero bisogno di covare viste le alte temperature.
Che cosa ne pensate?Può essere un problema?
Allevo:
Cardinalini del Venezuela (Carduelis Cucullata) ancestrali e mutati bruno
Canarini del Mozambico (Serinus Mozambicus)
Verdoni sottospecie meridionale (Carduelis Chloris) mutati agata
Carpodachi Messicani (Carpodacus Mexicanus) ancestrali e mutati phaeo
Canarini (Serinus Canarina) nero bruni a fattore rosso
Canarini (Serinus Canarina) agata a fattore giallo
Non so dove lo hai letto ma è una cavolata.
le cardinaline 30 anni fa' non covavano i pulli dopo i primi 7/8 giorni di vita perchè appunto in Venezuela non ne abvevano bisogno, tuttew le cardinaline che si trovano ora in Europa non hanno più questo tipo di comportamento e covano come canarini o lucherini
Non esiste specie nidicola che nasca seminuda in grado di resistere senza che i genitori provvedano a mantenere calda la prole durante i primi giorni.
Per le specie nidicole le cure parentali sono ancor più indispensabili rispetto alle specie nidifughe.
Se posso dire la mia in proposito io di Cardinaline ne ho avute parecchie e vi posso assicurare che quelle "tedesche" dopo 5/6 giorni non rientrano piú a riscaldare i piccoli, per questo mi sono dovuto munire di appositi scaldanido!!!
Forse non mi sono spiegato bene: io ho semplicemente risposto a questa affermazione che è palesemente falsa.
Ovvero le cardinaline i primi 3/4 gg. non solo covano la prole ma lo fanno anche assiduamente.
Poi se le cardinaline di trenta anni fa o quelle tedesche preferiscono alzarsi definitivamente dopo una settimana su questo possiamo discuterne (in entrambi i casi rappresentati tuttavia i primi 3/4 gg. ci sono state sul nido).
A mero titolo di esempio, nel mio caso, per10 anni ho avuto coppie di cardinali (taluni anche di origine tedesca) che covavano tranquillamente per oltre 15 gg. (eccetto casi limitati a singoli soggetti rivelatesi pessime riproduttrici a prescindere dall'incubazione dei piccoli).
Sebbene non possa affermarlo con sicurezza sono portato a pensare che proprio perchè alloggiavo le mie coppie all'esterno, queste cardinaline, da brave madri, percependo sulla propria pelle l'abbassarsi della temperatura serale erano più portate a tutelare la nidiata dal freddo.
saluti a tutti
Renato Gala
io li allevavo una decina di anni fa e mi succedeva questo.....nei primi tre o quattro giorni erano bravissime e i pulli crescevano a vista d'occhio,poi i piccoli richiedendo imbeccate maggiori,la femmina stava fuori dal nido un tempo superiore, questi si raffreddavano e non chiedendo più l'imbeccata , si formava un circolo vizioso. Le femmine coprono i pulli dopo l'imbeccata e se questo non succede non coprono .Con nidiate numerose e alzando un poco la temperatura,magari riuscivo ad evitare stò circolo,se no dovevo prendermi i pulli,riscaldarli,alzare la temperatura a circa 30* e il tutto risitemava.
Noto che tutti abbiamo avuto delle belle esperienze con questi stupendi uccelletti ... io comunque li allevavo all´interno e con 17 / 18 gradi di temperatura e all´inizio ho trovato diversi pulletti morti perché la cardinalina dopo 5/6 gorni la notte non dormiva piú sul nido tutti con il gozzo pieno...a conferma di quanto scrive Renato ho visto (e mi sembra anche di aver postato qualcosa) da un mio amico qua in Germania una coppia di Cardinalini allevare i piccoli in una stanza non riscaldata in Gennaio naturalmente non mi ha voluto cedere quella Cardinalina!!!
quindi meglio preparare le cove a gli inizi di maggio , perchè leggendo nei varii post i cardinalini si accoppiano intorno a marzo , visto che le temperature a marzo sn piuttosto rigide o quasi . mi date anche a me una dritta per capire e allevare al meglio ?
cioè meglio marzo o maggio per le cove dei cardinalini ?