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Discussione: Dell’importanza del DNA mitocodriale per scoprire nuove specie.

  1. #1
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    Dell’importanza del DNA mitocodriale per scoprire nuove specie.

    Procediamo con ordine.
    Martedì 13 l’ amico Alberto Masi mi inviò una mail nella quale mi comunicava la notizia di un importante studio sulle variazioni genetiche del genere Ergaticus.

    Per gli appassionati dello studio della sistematica e del processo di speciazione trascrivo quanto riportato in www.avibushistoriae.com/Periodi.htm “Cronologia 12”, un' enorme banca dati creata da Albero Masi, un lavoro gigantesco ed affidabile che non mi stancherò mai di consigliare agli interessati del settore


    "Formazione di nuove specie nei Parulidae, Genere Ergaticus (Baird, 1865).
    Le Foreste montane del Centro America sono Aree con una straordinaria biodiversità e che potenzialmente ospitano specie non ancora descritte dalla scienza. Un team internazionale di ricercatori del Museo Nacional de Ciencias Naturales, le Università del Messico e del Kansas hanno studiato le variazioni genetiche del genere Ergaticus (*), uccelli endemici che vivono nelle foreste di montagna dell'America Centrale tra i 2000 ei 3800 metri .
    Ad oggi, solo due specie sono state riconosciute, la Ergaticus versicolor (Salvin,1864) e la Ergaticus ruber (Swainson, 1827).
    Gli scienziati hanno esaminato la sequenza di 2370 paia di basi di DNA mitocondriale (mtDNA) da 81 individui appartenenti a questo Genere.
    I risultati mostrano una struttura genetica più complessa di quattro lignaggi del DNA mitocondriale: Ergaticus versicolor (testa rosa), Ergaticus r. ruber (macchia bianca ), E. ruber (macchia bianca sulla guancia), E. r. r. melanauris (macchia grigia sulla guancia) e E. melanauris (macchia grigia sulla guancia) e E. rowleyi (l'intensità del rosso differisce leggermente da quella Ergaticus r. Rube r). E. r. r. melanauris può anche essere elevato a specie.
    Questa diversificazione si spiega con il relativo isolamento delle popolazioni in diverse catene montuose separate da pianure.
    La loro divergenza risale alla prima parte del Pleistocene.
    Uno dei ricercatori che hanno partecipato allo studio, Borja Mila, ha dichiarato: " Questo studio conferma che gli uccelli del Centro America sono poco conosciuti filo-geograficamente. Ogni nuovo studio condotto in questa regione contribuisce alla scoperta di nuove specie permettendoci di capire meglio il processo di speciazione ".
    L'esistenza di taxa geneticamente distinta è particolarmente preoccupante in termini di conservazione: i boschi di montagna dell'America Centrale (Messico e Guatemala) sono minacciati e l' habitat è molto frammentato.
    PDF Speciation in an avian complex endemic to the mountains of Middle America (Ergaticus, Aves: Parulidae), qui
    Nota:
    (*) Ergaticus, forma latina del greco antico ergatikos "willing or able to work" ovvero, "disposti o in grado di lavorare"
    Bibliografia:
    - Jaeger, Edmund C. (1978). A Source-Book of Biological Names and Terms. p. 95.
    - Baird, Spencer Fullerton (1865). Review of American Birds in the Museum of the Smithsonian Institution. Washington, D.C.: Smithsonian Institution. p. 264.
    - Barrera-Guzmán, A. O., Milá, Borja, Sánchez-González, L. A., Navarro-Sigüenza, A. G (2012). Speciation in an avian complex endemic to the mountains of Middle America (Ergaticus, Aves: Parulidae). Molecular Phylogenetics and Evolution, 62: 907-920."
    --

    Alamanno Capecchi


  2. #2
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    Nota

    Ho riportato quanto scritto da Masi tutto in corsivo. Per una grafica più corretta e per leggere l’importante lavoro in PDF collegarsi al Sito.
    Alamanno Capecchi


  3. #3
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    Sono fermamente convinto che tutta la classificazione del regno animale, vada rivista attraverso l'analisi del dna mitocondriale.

    Un lavoro simile è stato condotto dal Prof. Massa per cercare di capire meglio la filogenesi delle varie specie di Poicephalus e credo che si possa utilizzare anche per discriminare fra varie sottospecie, alcune delle quali dubbie e molto poco attendibili.

    D'altronde attraverso questa tecnica si è anche scoperto che il Guarouba è molto strettamente imparentato all' Ara giacinto, mente il genere Agapornis risulta molto vicino al genere Loriculus distante sia geograficamente che morfologicamente.

    La nomenclatura di molti generi sta cambiando grazie agli studi sul DNA.
    Simone Durigon

    Allevatore amatoriale


    www.allevamentodurigon.com

    (Pionites / Pionus / Poicephalus)




  4. #4
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    Sicuramente un'analisi genetica di questo tipo è molto più affidabile delle tecniche utilizzate in passato, basate principalmente su analogie fisiche e comportamentali, spesso però dovute più ad un evoluzione convergente che ad una reale parentela...credo che le sorprese, specialmente per le famiglie di uccelli meno studiate, saranno ancora molte...
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  5. #5
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    Per chiudere

    Penso a quando le classificazioni si basavano, in prevalenza, sulle caratteristiche dei becchi e degli arti inferiori… penso… penso… ritorno al passato… ai bei tempi andati quando il frullar di ali nel cielo era veramente tanto.

    “Arriva … e parte… Appena arriva comincia a cantare. La sua voce dolce e rotonda, si sente con piacere. Grandissimo è il numero che ne rimane in Toscana : non vi è bosco in monte o in piano, che in primavera ed in estate, non risuoni… di questo uccello. Nel… comincia a muoversi per emigrare : allora in alcuni anni se ne vede passare una quantità grandissima per la pianura Pisana. Nel Settembre del 1823, gli alberi dello stradone che da Pisa va al Parco Reale di S. Rossore, attraversando vastissime praterie, ne furono pieni per una diecina di giorni. Volavano … da una pianta all'altra, andavano a posarsi un poco sul prato, ritornavano sugli alberi, ma di là non si allontanavano, benché continuamente fossero molestati dai non pochi cacciatori che vi erano accorsi..”

    Facile individuare l’uccello descritto, il nome dell’ornitologo e il titolo del libro.
    Alamanno Capecchi


  6. #6
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    L’uccello descritto è il Cuculo.
    L’ornitologo è Paolo Savi.
    Il titolo del libro è “Ornitologia toscana”
    Saluti e buone cove!!! a. c.
    Alamanno Capecchi


  7. #7
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    Alamanno, ammetto di non essermi sforzato troppo...diciamo che quando ho letto "il suo canto" non immaginavo il CUCCU' di quest'uccello. Buone cove a tutti anche da parte mia! (non al cuculo però! )
    Leo



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  8. #8
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    Quote Originariamente inviata da Pantaleo Rodà Visualizza il messaggio
    Alamanno, ammetto di non essermi sforzato troppo...diciamo che quando ho letto "il suo canto" non immaginavo il CUCCU' di quest'uccello. Buone cove a tutti anche da parte mia! (non al cuculo però! )

    Giusta osservazione. Infatti il Savi scrive:”… non vi è bosco in monte o in piano, che in primavera ed in estate non risuoni del cu cu, cu cu di questo uccello”. Ho usato “canto” per deviare “l’indagine”. Una trappolina già usata nel precedente: - Quando lui si riproduceva in Toscana - .. Veniva facile pensare al libro del Savi, invece il pezzo era tratto da un libro di Michele Lessona.
    Alamanno Capecchi


  9. #9
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    Per chi si interessa di sistematica.

    Ecco, estratta, da - Birds of the World - di John J. Morony, Jr, Walter G. Bock, John Farrand Jr. , la Famiglia Fringillidae
    Questa lista è utilizzata in Grzimek’ s, 2007 - Animal Life Encyclopedia - Uccelli parte IV pag.553, senza, però, la suddivisione in due sottofamiglie.



    Fringillidae [Family]

    Fringillinae

    Fringilla [Genus]
    F. coelebs [Species]
    F. teydea
    F. montifringilla

    Carduelinae

    Serinus [Genus]
    S. pusillus [Species]
    S. serinus
    S. syriacus
    S. canaria
    S. citrinella
    S. thibetanus
    S. canicollis
    S. nigriceps
    S. citrinelloides
    S. frontalis
    S. capistratus
    S. koliensis
    S. scotops
    S. leucopygius
    S. atrogularis
    S. citrinipectus
    S. mozambicus
    S. donaldsoni
    S. flaviventris
    S. sulphuratus
    S. albogularis
    S. gularis
    S. mennelli
    S. tristriatus
    S. menschensis
    S. striolatus
    S. burtoni
    S. rufobrunneus
    S. leucopterus
    S. totta
    S. alario
    S. estherae

    Neospiza [Genus]
    N. concolor [Species]

    Linurgus [Genus]
    L. olivaceus [Species]

    Rhynchostruthus [Genus]
    R. socotranus [Species]

    Carduelis [Genus]
    C. chloris [Species]
    C. sinica
    C. spinoides
    C. ambigua
    C. spinus
    C. pinus
    C. atriceps
    C. spinescens
    C. yarrellii
    C. cucullata
    C. crassirostris
    C. magellanica
    C. dominicensis
    C. siemiradzkii
    C. olivacea
    C. notata
    C. xanthogastra
    C. atrata
    C. uropygialis
    C. barbata
    C. tristis
    C. psaltria
    C. lawrencei
    C. carduelis

    Acanthis [Genus]
    A. flammea [Species]
    A. hornemanni
    A. flavirostris
    A. cannabina
    A. yemenensis
    A. johannis

    Leucosticte [Genus]
    L. nemoricola [Species]
    L. brandti
    L. arctoa

    Callacanthis [Genus]
    C. burtoni [Species]

    Rhodopechys [Genus]
    R. sanguinea [Species]
    R. githaginea
    R. mongolica
    R. obsolete

    Uragus [Genus]
    U. sibiricus [Species]

    Urocynchramus [Genus]
    U. pylzowi [Species]

    Carpodacus [Genus]
    C. rubescens [Species]
    C. nipalensis
    C. erythrinus
    C. purpureus
    C. cassinii
    C. mexicanus
    C. pulcherrimus
    C. eos
    C. rhodochrous
    C. vinaceus
    C. edwardsii
    C. synoicus
    C. roseus
    C. trifasciatus
    C. rhodopeplus
    C. thura
    C. rhodochlamys
    C. rubicilloides
    C. rubicilla
    C. puniceus
    C. roborowskii

    Chaunoproctus [Genus]
    C. ferreorostris [Species]

    Pinicola [Genus]
    P. enucleator [Species]
    P. subhimachalus

    Haematospiza [Genus]
    H. sipahi [Species]

    Loxia [Genus]
    L. pytyopsittacus [Species]
    L. curvirostra
    L. leucoptera

    Pyrrhula [Genus]
    P. nipalensis [Species]
    P. leucogenys
    P. aurantiaca
    P. erythrocephala
    P. erythaca
    P. pyrrhula

    Coccothraustes [Genus]
    C. coccothraustes [Species]
    C. migratorius
    C. personatus
    C. icterioides
    C. affinis
    C. melanozanthos
    C. carnipes
    C. vespertinus
    C. abeillei

    Pyrrhoplectes [Genus]
    P. epauletta [Species]
    Alamanno Capecchi


  10. #10
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    Ecco, estratta, da - Birds of the World - di John J. Morony, Jr, Walter G. Bock, John Farrand Jr. , la Famiglia Fringillidae.
    Questa lista è utilizzata in Grzimek’s, 2007 - Animal Life Encyclopedia - Uccelli parte IV pag.553, senza, però, la suddivisione in due sottofamiglie.

    Nella presentazione scritta in grassetto c’è una inesattezza voluta. La classificazione utilizzata nello Grzimeck non è identica a quella su riportata. Ad un certo punto, infatti, c’è un genere con nove specie, ma nell’originale sono tre. Le altre sei sono riunite in un altro genere.

    Domandina.
    Quale è il nome del genere non ritenuto valido?
    Alamanno Capecchi


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