E' forse il Sirratte (Syrrhaptes paradoxus)?
“Strano” uccello, classificato in passato nell’ordine dei Gallinacei, accidentale in Italia e descritto in modo dettagliato anche da un noto ornitologo italiano della seconda metà del 1800 il quale, a un certo punto, riporta:” Dice il De Betta che accortosi per caso alcuni fanciulli della discesa o piuttosto caduta di quei due singolarissimi uccelli si diedero tosto a cercarli e ad inseguirli sul terreno, ove a gravissimo stento le due povere bestioline correvano in cerca di rifugio e salvezza. Ad una riuscì presto di sottrarsi a tale caccia perdendosi fra le campagne, ma l’altra più abbattuta di forze fu presa colle mani e recata viva in paese come straordinaria e sconosciuta preda. Dal possessore ne fu fatto dono al De Betta, che così ne discorre: - Sono ora quasi due anni che io tengo vivo questo uccello, e si mantiene in uno stato di dimestichezza tale da superare quello in cui vediamo le stesse tortorelle. Dà segni dì contento ogni qual volta a lui mi avvicino, e venendomi incontro fa udire un grido particolare che ricorda molto quello della pernice. Vive di miglio, di farina gialla (di mais), di pane grattugiato e di erbe solite ad usarsi per insalata; ed è poi ghiottissimo dei semi di lino, che in qualche piccola quantità gli somministro ogni giorno –
Domandina
Classificazione attuale e nome italiano dell’ uccello descritto.
Alamanno Capecchi
E' forse il Sirratte (Syrrhaptes paradoxus)?
Leo
Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...
Grazie per lo scivolo Alamanno! Si tratta forse di Tommaso Salvadori, "Fauna d'Italia-Uccelli"???!!!
Leo
Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...
Il titolo iniziale, “Raramente capitano”, può andare bene. Aggiungo alcuni dati tratti da “Il libro degli uccelli italiani”, seconda edizione, edito nel 1953
“Di passo irregolare e raro in Italia, ma è capitata un po' dappertutto.
Costumi. - Non è migratrice, ma compie solo escursioni in cerca di cibo. E uccello battagliero all'epoca degli amori, ama la vicinanza dell'acqua, che ricerca anche con lunghissimi voli.
Nidificazione. — Nidifica in colonie, sulle sabbie. Cova a fine maggio per 28 giorni. Una covata.
Cibo. — Semi, grano, germogli, pochi insetti.
Caccia. — Molto rara, irrilevante. La sua carne è prelibata”.
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“Ha colorito terreo, con macchie scure nelle parti superiori, testa grigia, gola fulva-rossiccia limitata di nero… becco azzurrognolo… La femmina ha la gola gialliccio chiaro. In Italia è di comparsa accidentale e rarissima.
Costumi. — Abitudini della specie precedente.
Nidificazione. — Cova sul terreno e depone tre uova, di tinta più pallida di quelle della specie precedente,ma più grandi. Cova in maggio per 25 giorni. Una covata.
Cibo. — Come nella precedente.
Caccia. — Estremamente rara; irrilevante” .
Domandine.
1) Genere, specie e nome italiano di questi due uccelli.
2) Il nome dei due autori del libro e la casa editrice.
Alamanno Capecchi
la seconda è l'otarda?
Immagino siano gli altri due appartenenti alla famiglia Pteroclididae che si possono trovare in Europa..rispettivamente la Grandule (Pterocles alchata) e la Ganga (Pterocles orientalis). Per quanto riguarda autori e libro rimando a dopo aver fatto un'accurata ricerca, spero senza aver bisogno di aiuti stavolta!
Leo
Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...