Ciao Sergio, questo caldo sicuramente non gli fa bene,non puoi capire l'acqua nei beverini la cambia 2 volte al giorno ,anche se sono riparati ma e' sempre bollente poi i d.pappagallo sono in piena muta poverini .Secondo te posso dare qualcosa per integrarli con questo caldo?
certo! qualcosa che contenga magnesio, manganese, potassio e vitamine del gruppo B, compresa la B12 gli migliorerà sicuramente l'umore. Il classico integratore per uso umano ma con la diluizione alla Paolo e Melissa
A me ne è rimasto mezzo flaconcino che avevo preso apposta per gli uccelletti. Lo tengo in frigo, ma sono costretto a buttarlo perchè ho finito il ciclo vitaminico. Invece di sprecarlo lo volete voi?
Ti ringrazio Sergio ma non riusciamo a venire da te in questi giorni siamo veramente incasinati ,(problemi vari e familiari) sei comunque gentilissimo.Provero' con le vitamine che mi hai appena elencato.
Devo poi comunicarti che questa mattina il piccolo Noe' ci ha lasciato,forse il caldo di questi giorni con la candidosi che aveva in corso non gli ha sicuramente favorito la guarigione.Piangevo come una bambina , dopo tutto quello che a passato ci speravo un po
Questa non la volevo sentire, mi dispiace moltissimo
Graziano RNA 02TT
Tessera AIAP 078
Allevamento
Taranta (green, Dgreen, DDgreen, misty Sf e Df)
Canus
Nigrigenis (green)
Lilianae (green)
Psittacula eupatria
Eventualemente ve lo avrei portato io non c'erano problemi. Mi dispiace per Noè. Per i miei pulli, che non sono solo pappagalli, ho notato facendo la pappa un tantino più liquida gli fa affrontare meglio il caldo. C'è sempre l'incertezza. Quando sono piccoli hanno come i grandi problemi con parassiti della pelle, che si posso anche infilare nei nidi. L'antiparassitario non puoi metterglielo visto la tenera età ma una sfregatina sulle zampe e tra le scapole di aglio e nel nido gliela poi sempre fare. I rimedi della nonna
Quando vengono alimentati artificialmente purtroppo per quante sostanze possa avere, non e' mai come un alimentazione naturale.E' come il latte della mamma ,non ce' confronto con nessun latte in polvere che possa sostituirlo poi come dici tu quando sono cosi piccoli non e' facile neanche poter somministrare un farmaco .
Non è solo un problema di "nutrimento", ma anche la mancanza di anticorpi ed enzimi che i genitori naturali trasmettono ai figli.
I piccoli estrildidi sono davvero difficili da allevare allo stecco.
RNA - 442X - RAE - 0487
Certo che dopo più di un mese che lo tiri sù, deve essere stato proprio bruttissimo......
Mi dispiace.
ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016 – SV 085 – AIAP 26
E' vero Paride ci sono rimasta proprio male,nonostante tutto e' stato sempre molto vispo fino all'ultimo,quando aprivo la porticina non l'ho mai preso sulle dita ma mi svolazzava lui come una freccia sulle mani era troppo simpatico.Mi mancherà'
Mi dispiace parecchio per Noè, ma, come ti diceva Fabio, anche se crescono apparentemente bene, spesso muiono comunque per una mancanza di difese naturali, che di solito acquisiscono durante i primi 10-15 giorni di allevamento dei genitori. Da ragazzo ho cresciuto allo stecco parecchi fringillidi (...che sono comunque molto più resistenti degli estrildidi), e ricordo benissimo che i soggetti imbeccati da me che avevano almeno 12 giorni di vita, arrivavano a diventare adulti praticamente tutti, mentre, per quelli più piccoli (imbeccati a 5-8 giorni di vita), sopravveniva quasi sempre la morte entro i 30-40 giorni di vita, e sempre in maniera improvvisa dopo che il giorno prima magari mi erano sembrati in gran salute.
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