Il punto è proprio questo, caro Agata: per tornare a quanto detto da Paride, gli allevatori credono che tutte le patologie si manifestino subito o che, peggio ancora, sianto tutte uguali. Ma non è cosi!. Certo, non ci potremmo mai proteggere da ogni rischio, ma conta saper discerne e prevenire quelle silenti che, zitte zitte, ti abbattono interi ceppi.
Se compri un uccello sieropostivo al polyoma, al PBFDV o al PDDV, avrai tutto un ceppo discendete portatore della malattia. Cedi i soggetti, entrano in altri allevameti e cosi via. Magari te ne muoie uno dopo due o tre anni e figurati se pensi all'originario cedente .... pensi dipenda da te e vai avanti!.
Cosi per l'occhio della canarina: che sia SIO (sinusite infraorbitale) o altro, di certo sono patogenesi batteriche o protozoiche, che si diffondono nel ceppo e nell'ambiente. E non mi sembra un caso che inzii a essere cosi diffusa: mi compra un uccello da un allevamento col protozoo, magari l'uccello è sepre stato asintomatico, e poi ....
Se un uccello è forte e ha un buon sistema immunitario, riesca a tenerlo a bada; ma, gira e rigira, poi esce fuori e, alla fine, sono danni perchè medio tempore ingoravi e non sapevi. E intanto è stato nel tuo ambiente ...
Quante perosone magari non sanno di avere l'epatite, o altri virus: cosi gli uccelli!!.
Stessa cosa per le micosi: gli antifungini usati serovo solo per tenere sotto controllo lo sviluppo dell'agente estraneo, che pero resta sempre all'interno dell'animale e che, per via transovarica, passa dalla madre al figlio. Per questo sento di tanti allevatori che ogni hanno devono ricorrere alle "cure preventive" o pre cova. Ma di preventivo nulla hanno)). Cosi rimmetti ceppi nuovi portatori del fungo, specco anche dei megabatteri.
Stessa cosa con la aspergillosi: salvo che sia propro superficiale o all'inzio (ma dovresti fare dei tests sierologici, per saperlo in via preventiva) in realtà non può essere facilmente "sradicata" dall'uccello; e richiederebbe, ad esempio, una biospsia per escludere che abbia nel frattempo formato noduli ai brochi: cosi, in genere, si fa la classica terapia; l'uccello ri riprende, si crede che sia finito invece passa ai figli e cosi via..... E nemmeno si interviene sull'ambiente, dove possono circolare le spore.
Qui conta la profilassi: ricercare e selezionare ceppi riproduttivi non ancora colpiti da patogeni fungini.
Il bello dell'allevamento è anche questo, non solo crerare mutazioni nuove.
Questo può essere fatto solo tramite una giusta e corretta informazione, un dialogo mitrato e incontri specifici con professionisti che ci sappiano indirizzare e guidare. Pensa ai vantaggi, a fronte di pochi sacrifici: maggior soddisfazione, ci consociamo meglio tra allevatori e nasce anche una bella squadra...
Massimo