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Discussione: Il Pappagallo di Jardine

  1. #1
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    Il Pappagallo di Jardine




    IL PAPPAGALLO DI JARDINE

    (Poicephalus gulielmi gulielmi)

    Delle specie appartenenti al genere Poicephalus, la gulielmi è quella che, fatta eccezione per il Pappagallo del Capo (P. robustus), presenta le maggiori dimensioni.
    Inoltre, sempre all'interno del genere, è compresa tra le specie che non presentano dimorfismo sessuale, le altre essendo la rufiventris e la ruppelli.
    Questo Pappagallo, dall'apparenza solida e robusta, non è purtroppo diffuso in avicoltura.
    Pur essendo largamente distribuito e pur risultando sufficientemente comune nell'Africa centrale, viene importato di rado in Europa. Un po'quindi per la scarsa disponibilità, un po' per la difficoltà di formare una coppia vera e propria per la mancanza di dimorfismo sessuale, il Pappagallo di Jardine vanta scarsi successi di riproduzione in cattività. L'unico caso certo e documentato che sono riuscito a rintracciare risale a tempi relativamente recenti, il 1978, ed è dovuto all'abilità di un allevatore inglese, il sig. J. Stoodiey, il quale riusci' in quell'anno ad allevare un piccolo. Egli ebbe modo anche di effettuare una fotografia del nido, presa dall'alto, nella quale si può osservare il piccolo ancora impiume ed i due genitori. Questa foto
    è riprodotta nel libro di Fosemary Law " Parrots, their care and breeding" , 1980. E' un peccato che, per il gulielmi, la situazione sia quella ora descritta, perché si tratta di una specie ancora da osservare e studiare soprattutto in cattività.


    Il P. gulielmi è stato descritto da Jardine (Con. Orn. p. 64, 1849) come Pionus gulielmi

    Caratteri distintivi.
    Come già accennato, il gulielmi offre una apparenza strutturale solida con un becco piuttosto robusto. Il colore generale del piumaggio è verde-nero con alcuni punti di arancione-rosso.
    In particolare le penne delle parti soprastanti sono nere orlate di verde scuro. I lori sono neri e le penne della testa, con esclusione di fronte e corona, parimenti nere con bordi verdi molto sottili ed appena accennati. La fronte, la corona, le cosce ed il bordo esterno delle ali, rosso-arancio. Ali nere con le penne leggermente bordate di verde. Groppone giallo verde. Penne della coda nero-brune. Le parti sottostanti sono verdi con una leggera presenza di scuro al centro delle penne. La mandibola superiore ha un colore chiaro-corneo che diventa nero verso l'estremità. Mandibola inferiore nera. Occhio bruno-rosso. gambe e piedi grigio-bruni. Intorno all'occhio è presente una notevole zona nuda, senza penne. Lunghezza circa 28 cm.
    Femmina simile al maschio con l'eccezione, per quanto comunicato da Stoodiey, dell'occhio bruno anziché bruno-rosso.
    I giovani presentano fronte e corona bruno sporco, cosce verdi e riflessi bluastri nelle parti sottostanti. Talvolta possono essere presenti piccole quantità di rosso-arancio nel piumaggio.


    Distribuzione.

    Dal Camerun alla Repubblica Centro Africana ed all'Angola settentrionale.

    Habitat.

    Per Mackworth-Praed e Grant è un uccello che ama sostare sulle cime degli alberi nelle foreste, generalmente osservabile in gruppi di pochi individui e che si fa notare soprattutto per il suo aspro verso di richiamo. Frequenta indubbiamente le foreste fitte di alberi e deve pertanto essere difficile catturarlo. Non è raro tuttavia incontrare gruppi anche molto numerosi laddove il cibo è abbondante. E' stato osservato fino ad altitudini di 3.500 m.

    Brown riporta che quando volano avanti e indietro dal terreno sul quale si cibano o quando si radunano sulle cime degli alberi, producono un fracasso terribile. Risultano di indole paurosa e non si prestano facilmente all'osservazione. A questo proposito Forshaw lParrots of the Worid, (1973) osserva: Per quante precauzioni si prendano nell'awicinarsi all'albero sulla cima del quale sosta un gruppo di guglielmi, c'è sempre qualche individuo che ti vede e dà l'allarme per cui tutto il gruppo si azzittisce e lascia rapidamente l'albero con volo veloce e diretto.
    Meinertzhagen aggiunge (Some notes on the Birds of Kenya Colony, 1937) che sul monte Kenia essi sono soliti passare la notte nelle foreste di montagna a circa 2.500 m., scendendo di giorno a 2.200 m. solo per cibarsi. Pitman (Some notes on P. gulielmi massaicus, Bataleur, 1928) dà alcuni dettagli sui movimenti di questi Pappagalli affermando che, all'alba, essi lasciano le foreste montane e volano per 50, 60 km. attraverso zone cosparse di acacie in cerca di cibo, tornando ogni sera al punto di partenza per passare la notte.

    Nidificazione.

    Molto poco si sa sulla nidificazione allo stato naturale. A Chapin che studiava l'avifauna del Congo (1939) furono portati quattro piccoli di una nidiata prelevati dalla cavità di un albero. Erano coperti di un piumino grigio-bianco ed il piumaggio verde cominciava appena ad apparire.
    Come già accennato, il Pappagallo di Jardine è stato riprodotto in cattività in Gran Bretagna nel 1978 da J. Stoodiey. Testimone dell'awenimento è stata Rosemary Law che ebbe modo di visitare l'allevamento di J. Stoodiey quando era da poco nato il piccolo di " gulielmi ". Cos' si esprime in proposito (opera citata in precedenza): “ Gli uccelli nidificarono nella cavità di un tronco d'albero posto in una voliera che si trovava completamente al coperto. Quando visitai l'allevamento,
    in giugno, sentii distintamente il pigolio del piccolo che veniva alimentato. Alcuni giorni più tardi J. Stoodiey scattò l'unica fotografia dell'interno del nido (con il piccolo ed i genitori). Essa mostra non solo il piumino grigio chiaro del nidiaceo,
    ma anche la diversa tonalità di verde tra maschio e femmina. Questa è più giallo-verde mentre il primo è verde più scuro. Il giovane è risultato in seguito di una tonalità più chiara rispetto a quella dei genitori con qualche penna arancio-rosso nel piumaggio. Il periodo di incubazione è stato di circa 26 giorni. Quattro le uova deposte sia dalla coppia in questione che da un'altra sempre in possesso di J. Stoodiey".

    Cibo.

    Costituito, allo stato naturale, da semi, frutta, bacche, verdura. E' stato più volte osservato cibarsi sugli olivi selvatici. Nello stomaco di un esemplare Chapin trovò anche pezzi di insetti.
    In occasione della riproduzione in Gran Bretagna, non sono stati forniti dettagli sull'alimentazione in cattività.

    Canto.

    Parlare di canto per un Pappagallo può sembrare in realtà il frutto di una fantasia sfrenata, se facciamo eccezione forse per qualche specie australiana. Secondo Forshaw emette una serie di strilli acuti sia in volo che sul terreno durante la ricerca del cibo.

    Sottospecie:

    Poicephalus
    gulielmi fantiensis.

    Descritto da Neumann (Nov. Zool. 15, p. 381,

    1908). Fronte e corona arancione invece di arancio-rosso. Margini verdi più ampi nelle penne del dorso e delle ali. Taglia leggermente inferiore. Camerun, Ghana, Liberia.


    Poicephalus gulielmi massaicus.

    Descritto da Fischer e Reichenow (J.f.O., p. 179, 1884). La tonalità del piumaggio è di un verde più chiaro ed il rosso-arancio sulla testa è meno esteso. Altipiani del Kenia e della Tanzania.

    Il P. gulielmi aubryanus ed il P. gulielmi permistus sono trattati da Mackworth

    Praed e Grant come sinonimi rispettivamente di P. gulielmi gulielmi e P. gulielmi massaicus.

  2. #2
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    interessante anche questo pappagallo, ma per le dimensioni penso che per mè sia ancora inaccessibile.....speriamo che in futuro possa trovarne una coppia.....
    Giuseppe Grossi 75024 Montescaglioso (MT) Lucania giuseppegrossi87@alice.it

    Blick in i mörkret gömda under din yta, och njuta av lidandet, förnuft dränerad på respektlöshet, med en sådan komplicerats tro på bra, därefter lita ont, nästa steg för mänskligheten kommer att vara de senaste säsongerna i synd...

  3. #3

    gli adulti hanno un bellissimo riflesso verde metallico del piumaggio.

    Tra le pochissime specie dove la femmina è più appariscente del maschio, infatti il rosso nella testa è di maggiori dimensioni (fronte e nuca) negli esemplari di sesso femminile.

    Non frequentissimo.

    Molto bello
    Marco Congiu


  4. #4
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    molto bello davvero //[[]]
    un saluto, Sara - RAE 0033 - SV401


    Adelante por los sueños que aún nos quedan
    adelante por aquellos que están por venir


  5. #5
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    Un mio amico ne ha una coppia, veramente belli, sembrano piccole amazzoni e soprattutto non hanno il grigio, come quasi tutti i Poicephalus, colore che abbinato con il verde a me non piace.









    Solo che anche questi sono timidissimi, sempre a nascondersi nel nido...

    Sarà per quello che mi piacciono gli australiani, pappagalli sfacciati che ti vengono subito vicino alla rete se gli porti qualcosa di buono da mangiare.
    Oppure quando passo vicino alle voliere con il tagliaerba, che fa un bel rumore, anzichè scappare si avvicinano per vedere cos'è quel "coso" che riesce a fare tutto quel frastuono, guardandolo incuriositi.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  6. #6
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    FAVOLOSI

    Spero di riuscire a trovarne una coppia da inserire nel mio allevamento di poicephalus........ma sembra che ce ne siano veramente pochi......
    ....M.G.P....
    www.pappagallodelsenegal.it

    F.O.I. RNA 26LC

    PAPPAGALLO DEL SENEGAL......
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  7. #7
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    eccomi qui a comunicare con entusiasmo e soddisfazione l'arrivo di una coppia di GUGLIELMI nel mio allevamento di POICEPHALUS......

    SONO FELICE
    ....M.G.P....
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  8. #8
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    Che coppia!!!!!!!!!!!!!!!!

    Bravo Sliker,complimenti per i tuoi Guglielmi(chi la dura.........vince);sei riuscito a trovarli......ma come hai fatto???1--.1--.
    Sono ancora giovani vero!!!!!!!!!!!!!!!???
    Non hanno ancora il colore rosso-arancio sulle prime piume alari.
    Dalla foto che ci fai vedere il maschio é quello a sinistra,ovviamente l'altra é femmina.
    In bocca al lupo.
    Ciao,Pierluigi.
    LA LIBERTA' DI FARE QUELLO CHE DICE IL CUORE,SENZA IMPEDIMENTI O COSTRIZIONI E' UNA DELLE PRIORITA' DELLA VITA.


    R.A.E. 0018 / A.O.E. SV 615

  9. #9
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    Bravo Slicker, sono contento per te. Dalla foto mi sembrano degli ottimi soggetti.

    Ti auguro un grande successo riproduttivo, abbiamo bisogno che questi pappagalli consolidino le loro popolazioni domestiche, visto che in natura se la passano non tanto bene (perdita di habitat soprattutto).

    Tienici aggiornati, mi raccomando.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  10. #10
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    mi associo anch'io ai complimenti che ti hanno già fatto //[[]]//[[]]
    in bocca al lupo 1--.
    un saluto, Sara - RAE 0033 - SV401


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