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Discussione: L'allevamento dell'ondulato

  1. #1
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    La bandiera di marco cotti

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    L'allevamento dell'ondulato

    L'alimentazione dell'ondulato
    L'ondulato è essenzialmente un uccello granivoro, quindi la base della sua alimentazione deve essere costituita da semi miscelati in giusta misura.
    Secondo, T.G. Taylor, autore di un libro sull'alimentazione del pappagallino ondulato l'errore commesso nel passato da molti allevatori era di non curare particolarmente l'alimentazione, convinti che l'ondulato non avesse particolari esigenze alimentari.
    Oggi si può affermare che allevare ondulati comporta delle difficoltà ben maggiori che allevare canarini, difficoltà dovute principalmente a due fattori;
    1 ) riuscire ad avere le femmine per il periodo riproduttivo in perfetta forma e ambientate almeno da un paio di anni in allevamento.
    2 ) curare particolarmente l'alimentazione dei riproduttori e in special modo delle femmine; non solo durante il periodo riproduttivo ma durante tutto il corso dell'anno.
    Dagli scritti dell'esperto inglese “G.T. Taylor” si può riassumere un programma alimentare da seguire durante tutto il corso delI'anno.

    PREPARAZIONE ALLE COVE:

    Fare svernare in voliere separate i pappagallini divisi per sesso. Le voliere debbono contenere pochi posatoi in modo da consentire ai pappagallini di fare esercizio di volo. Le femmine al fine di evitare che depongano uova con gusci deboli, debbono avere sempre a disposizione del grit.
    Durante questo periodo bisogna abituare le femmine ad appetire il pastoncino da impiegare durante lo svezzamento dei piccoli.
    Per convincere le femmine a cibarsi del pastoncino è consigliabile amalgamarlo con semi graditi agli ondulati come l'avena il panico o i semi di girasole. I1 pastoncino lo si può preparare in svariate maniere, se è appetito và bene anche quello usato per i canarini, in quanto è errato affermare che l'ondulato gradisce solo pastoncini secchi, questo varia a seconda dei gusti delle varie nutrici, e perciò stà all'allevatore conoscere le esigenze dei suoi riproduttori sperimentando nel periodo invernale i vari pastoncini più o meno secchi. In questo periodo ai maschi bisogna somministrare a giorni alterni dei complesi vitaminici contenenti della vitamina E. e abituarli a cibarsi di semi germinati, molto utili sia come preparazione alle cove, per il lorocontenuto di vitamina E. sia durante l'allevamento dei nidiacei sono i semi di grano germinati.
    Nel corso della stagione invernale al fine di non consentire ai pappagallini di ingrassare eccessivamente è bene alimentarli con una miscela che contenga almeno 80% di scagliola e il 30% di panico, solo se i soggetti debbono svernare all'aperto a temperatura vicina allo O° si può aggiungere alla sudetta miscela una quantità di semi grassi come il niger o aItri nella giusta proporzione che deve non superare ad ogni modo il 20-25% del]a misceIa.





    ALLEVAMENTO DEI NIDIACEI:

    SoIo se i pappagaIIini durante i mesi invernaIi hanno avuto una adeguata preparazione per la riproduzione, verso febbraio le femmine inizieranno a deporre le uova, nel periodo della deposizione bisogna iniziare a somministrare iI pastoncino che servirà per lo svezzamento dei nidiacei. Durante l'allevamento dei piccoli la miscela che si somministra ai pappagallini deve contenere anche semi grassi, come il niger e I'avena, sempre però in giuste misure. In questo periodo la miscela dovrebbe essere così composta:

    Scagliola 50 % Panico 20 % Niger 15% Avena 15%

    MUTA DEI NOVELLI E DEI RIPRODUTTORI:

    Durante la muta i novelli che si è intenzionati a presentare alle esposizioni debbono essere abituati alla gabbia da esposizione e fatti mutare in gabbie che non contengono più di 2-3 soggetti al fine di evitare che si sciupino il piumaggio; durante questo periodo tutti i soggetti sia novelli che i vecchi riproduttori debbono essere alimentati con una miscela che contenga 80% o il 90% di scaglio la, i semi grassi e oleosi non vanno somministrati nel corso della muta, e vanno sostituiti con frutta e verdura che va introdotta nella gabbia in piccole quantità giornaliere.

    MANTENIMENTO A RIPOSO NEI MESI INVERNALI

    Nei mesi invernali i pappagallini che non si intende esporre alIe mostre vanno fatti svernare in voliere divisi per sesso e alimentati con una miscela molto ricca di scagliola Solo con un adeguato mantenimento nei periodi che precedono le cove si potrà avere dai propri pappagallini dei buoni risultati durante le cove.

    R.Pittalunga

  2. #2
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    Marco.....
    Parliamo di frutta e verdura....
    I miei pappagallini mangiano solamente lattuga,insalata riccia e costine (ovviamente somministrate con attenzione!)....
    Alla frutta non si avvicinano nemmeno se non per giocarci.....

    E' normale o sono "viziati"?
    "Ben fatto" è meglio che "ben detto"

    Frà

    R.A.E 0012

  3. #3
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    Francesca cominciali ad abituare a mangiare qualsiasi cosa, se non si abituano alleveranno male i loro piccoli e nel caso fossero la taglia inglese, non riceverebbero abbastanza sostanze nutritive per crescere al meglio.

    Abituali pian piano, insisti a somministrare loro frutta.

  4. #4
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    I miei prima (quando erano in gabbia in casa), non mangiavano nè il pastoncino nè tantomeno la frutta o verdura. Da quando li ho messi in voliera, la carota per esempio la divorano, così più o meno il cetriolo e cicorione. La mela un po' meno, ma sembra che in voliera comunque gradiscono praticamente tutto.

    Chissà perchè in casa non era così? Il pastoncino (qualsiasi tipo), appena lo metto dentro, ci arrivano almeno in tre (sono in 18).
    Silvia
    R.N.A. 18ML


  5. #5
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    Non ho molta esperienza con gli ondulati ma penso che queste siano cose abbastanza standard per cui mi permetto di dire la mia.

    Il fattore voliera è più stimolante perchè su 18 uccelli, Silvia, c'è sempre quello che gradisce frutta e verdura (se da giovani sono stati abituati a mangiarla l'accettano sempre) e a mio parere stimola anche gli altri a mangiarla.
    Se posso darvi un consiglio io ho notato anche che spesso basta cambiare forma alle cose perchè vengono più gradite, mi spiego, i miei neophema ad esempio non mangiano molto la frutta in spicchi e fette grandi ma se glie la taglio in piccoli pezzi formando una macedonia mangiano tutto...


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  6. #6
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    In voliera, come dice Matteo, c'è molto l'effetto imitazione.
    Basta che uno provi ad assaggiare una cosa, che facilmente questo comportamento verrà seguito da altri.

    Nel mio allevamento è una cosa matematica.
    Quando uno va a fare il bagno, anche gli altri (in voliere diverse ma adiacenti ed in contatto visivo) vanno a fare il bagno.
    Quando si puliscono le penne, è facile che lo facciano tutti insieme e così via.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  7. #7
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    A proposito del bagno....i miei stanno morendo di caldo ma piuttosto che andare giù nella ciotola a fare il bagno, stanno sui bastoni con le ali aperte e soffrono....perchè non vanno a bagnarsi?
    Li avremo visti sì e no due volte a farlo, il bagno, abbiamo anche provato a mettere recipienti diversi, sia per forma che per colore (ma gli ondulati vedono i colori, a proposito?), ma difficilmente si decidono a scendere e rinfrescarsi un po'.

    Una volta gli ho fatto la doccia da fuori con lo spruzzino, chi voleva l'acqua, si avvicinava, ma dopo sembrava che non lo gradissero più nemmeno in questo modo, e comunque, non è che posso stare lì a fargli la doccia, hehe..

    Hanno sempre un recipiente con l'acqua sul fondo della voliera, ma niente da fare, non ci vanno...ma sono normali? Si vede che hanno un caldo pazzesco, ma nulla.
    Silvia
    R.N.A. 18ML


  8. #8
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    Gli ondulati sono animali di origine desertica quindi poco affini all'acqua. Anche nel bere, se hai notato: bevono pochissimo e di rado (almeno i miei facevano così).
    Non dobbiamo pensare che si debbano per forza comportare come noi, che se abbiamo caldo ci rinfreschiamo con l'acqua. Di sicuro non sono masochisti e fanno quel che è meglio per loro.

    I colori li vedono: si distinguono tra loro in maschio e femmina proprio come facciamo noi, dal colore della cera.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  9. #9
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    Quote Originariamente inviata da Roberto Giani Visualizza il messaggio
    I colori li vedono: si distinguono tra loro in maschio e femmina proprio come facciamo noi, dal colore della cera.
    scusate se vado off topic [[//]*[[//]*
    a me è stato detto che per esempio i pappagalli si agitano vedendo il colore bianco perchè in natura praticamente non esiste , e leggermente anche con il rosso . e vero ??
    un saluto, Sara - RAE 0033 - SV401


    Adelante por los sueños que aún nos quedan
    adelante por aquellos que están por venir


  10. #10
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    Io in allevamento con maglie gialle non posso entrarci che impazziscono...


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