Gabriele, come dice Davide...vedo che sei un pò asciutto, anzi direi proprio a secco di informazioni.
Però ad essere sincero, questa sezione è piena di informazioni ed esperienze di allevamento sugli Agapornis in genere, e anche nello specifico sui Fischeri, basterebbe un pò di buona volontà da parte tua per cercare e informarti.
Nel post di aperetura dici di aver già tentato la riproduzione di questa coppia, e che i piccoli siano stati mangiati, sinceramente è la prima volta che sento una cosa del genere e personalmente non mi è mai successo, nemmeno con le coppie meno esperte, semmai qualche uovo buttato fuori dal nido, o uova non covate, ma mai l'uccisione e addirittura il cannibalismo dei pulli, nemmeno quelli morti.
Possiamo del tutto escludere che il loro nido siua stato depredato da un topo? O da un altro animale?
Questo spiegherebbe molte cose, ma per prenderlo in considerazione bisognerebbe capire dove è posta la gabbia che ospita la tua coppia.
Inoltre, finora, che tipo di nido hai messo a loro disposizione?
Per i Fischeri ci vorrebbe una cassetta in legno, a sviluppo orizzontale, più o meno come questa:
le misure saranno all'incirca: 25 x 20 x 15. (leggermente più grande, o leggermente più piccola dovrebbe andar bene ugualmente)
All'interno del nido io uso predisporre un strato di truciolo (naturale non aromatizzato) ed un pò di fieno per conigli, ma alla coppia vanno messi a disposizione dei rametti o altro materiale vegetale, per esempio:
rametti di ulivo, comprese le foglie;
rametti di salice, comprese le foglie;
foglie di palma;
erba con fusto;
avendo cura di prelevarli in zone prive di pesticidi o dove non cè molto transito di automobili, e animali quali cani e gatti.
Non va bene invece la juta, e tutto quello che di solito si da ai fringillidi e agli estrildidi.
Loro porteranno all'interno del nido questo materiale, costruendo un giaciglio più o meno elaborato, in cui ricaveranno una conca (o camera di cova).
Una volta che avranno preparato il nido è meglio lasciarli tranquilli, controllando solo una volta al giorno se abbiano deposto e se le uova siano integre (ricorda che gli Agapornis depongono a giorni alterni).
Quando inizieranno a deporre sarà difficile farli uscire dal nido, per controllare, ma a volte basta bussare un pò sul legno, oppure schiudere leggermente il coperchio, ma in ogni caso sono operazioni da svolgere con la massima cautela.
La cova inizierà più o meno dal 3° uovo deposto, e le uova possono essere variare da 5 a 8, la schiusa avverà più o meno al 23° giorno di cova, ma potrebbero volercene anche 25/26 o più.
Se avrai l'accortezza di farli riprodurre dall'autunno, stagione più propizia, non dovrai preoccuparti di mettere il bagnetto o altri escamotage per far schiudere le uova, alle nostre latitudini cè già l'umidità sufficiente perchè ciò avvenga, in ogni caso loro si regoleranno da soli, attingendo all'acqua del beverino. Il bagno puoi metterlo, ma non stressarti/stressarli più di tanto.
Per l'alimentazione, di base vanno bene:
misto per inseparabili (di buona marca);
pastoncino all'uovo per parrocchetti (a grana grossa) (alcuni contengono anche miele, gaberetti, pezzetti di frutta),
io unisco il pastoncino all'uovo insieme a quello alla frutta per uccelli frugivori;
qualche pezzo di frutta o di verdura (ben lavata e asciugata) una o due volte la settimana (evita lattuga e simili, perchè troppo lassativa).
Cè anche chi da semi germinati, legumi bolliti, cus cus, misto per colombi bollito, grano germinato, pane secco.....ma anche senza si possono ottenere dei buoni risultati.
Metti nella gabbia un blocchetto di sali minerali.
Se posso darti un consiglio, lascia perdere per il momento i tuoi propositi di allevare qualche pullo allo stecco, non è una cosa facile, e data la tua scarsissima esperienza lo riterrei molto rischioso.
Intanto concentrati sulla riproduzione della tua coppia, falla portare a termine da loro, così capirai quali sono i tempi che occorrono ad un inseparabile per arrivare al completo sviluppo, e all'indipendenza.
Fra un paio di anni, quando avrai ottenuto un paio di nidiate a stagione, potrai cimentarti anche con l'allevamento allo stecco, ma adesso direi proprio di no, anche perchè ci vogliono attrezzature e alimenti specifici, ed un pappagallino non è come un canarino, non basta alimentarlo, richiede cure e attenzioni costanti, pena la sua infelicità.
PS....ricorda che l'Agapornis Fischeri, comunemente chiamato Inseparabile di Fischer, è una specie soggetta alla normativa CITES, si possono mettere in riproduzione solo esemplari di cui si può dimostrare la provenienza (tramite fattura o scontino d'acquisto, o foglio di cessione), le nascite andranno comunicate all'Ufficio CITES territoriale, tramite apposita modulistica, entro 10 giorni dalla schiusa.
I piccoli andranno preferibilmente anellati, e nel caso ceduti con apposita documentazione.