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Discussione: Chiarimenti sul valore reale dei soggetti...

  1. #1
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    La bandiera di davidde79

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    Chiarimenti sul valore reale dei soggetti...

    Come detto ho aperto una discussione specifica x avere chiarimenti e esprimere il mio parere oltre ad avere confronto, spero costruttivo,con altri.

    Cmq x entrare nell'argomento Ribadisco che la facilità di dire che l'allevare in Italia sia + caro e dispendioso che negli altri paesi come l'olanda o la germania ,fra l'altro a noi molto vicina, è una scusa x giustificare il valore attribuito ai soggetti!!!

    Io porto la mia esperienza e dico che per ralizzare 3 voliere 2 x 1 coperte con coibentato e pannelli modulari ho speso €1000 ed ora x riempirle se dovessi dar retta al mio piacere ne dovrei spendere dai 2500€ ai 4000€ qui in italia xchè nonostante su italypet(riferimento nazionale come portale di mercato) girano annunci su amazzoni,cenerini,ara,conuri del sole,senegal,meyer...a ruota mese x mese, restano sempre su quel prezzo nonostante la poca richiesta e la buona offerta....poca richiesta legata anche alla reale situazione economica che impedisce a molti di avvicinarsi a certi soggetti....ripeto senza xò voler dire che nn sia capace o tanto appassionato da garantire la salute dell'animale..


    Per parlare poi dei costi di allevamento nonostante la mia poca esperienza (2 anni e mezzo) tengo un conto delle spese come immagino facciano tutti e xciò dico che tutto questo grosso dispedio è del tutto insesitente xchè sappiamo bene tutti quanti modi per garantire alimenti buoni e cmq spendere poco ci siano in un paese a forte produzione agricola....

    Aspetto risposta....

  2. #2
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    Ciao Davide mi spiace dirti però che la differenza tra noi e i nostri fratelli del nord (BELGIO, Olanda e germania) c'è eccome!!

    Basti solo pensare a quanti più allevlatori sono presenti in quei territori rispetto l'italia tutto perchè è molto più funzionale e semplice perchè da loro la legge dice che basta un semplice anellino inamovibile per dichiarare che l'animale è nato in cattività. Questo comporta che molto si avvicinano al mondo dell'ornitofilia e quindi il mercato è molto più ampio e quindi anche i prezzi dei mangimi e simili son molto più competitivi rispetto che da noi. e di non poco, se non sbaglio, si parlava quasi di un buon 25% di risparmio rispetto a noi. Ovviamente con 2 o 3 coppie i paragoni non si vedono molto ma si deve fare il paragone con almeno 8-10 coppie più eventuali novelli in un'annata per capire quanto mangime, pastoncino ecc vanno via...

    Qui da noi in Italia molti non si avvicinano perchè basta solo parlare di denuncia di cessione che già non vogliono più un animale perchè pensano che sia chissà cosa e questo allontana molto!!
    "Abbia fede e troverà esauriente risposta a tutti i perchè, e tutte le prove saranno sopportabili, e il dolore si rivestirà di luce" P. Leopoldo

  3. #3
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    sono d'accordo con Luca... tra dichiarazioni di nascita, registro, cessioni e quant'altro molti ci rinunciano, e confermo che le coppie costano molto molto meno...
    MICHELE
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    "l'amore per tutte le creature viventi è l'attributo più nobile dell'essere umano"Charles Darwin

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  4. #4
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    Non è poi solamente un discorso di costi legati all'alimentazione (che pure sono almeno del 30% più bassi lassù).

    C'è anche il fatto delle cure veterinarie che pesa inesorabilmente: i test sui virus li paghiamo il doppio, le analisi del sangue e anche gli altri esami costano di più...per non parlare dei sessaggi.

    Oltre a questo c'è un bel problema legato alla difficile reperibilità di alcuni soggetti: se io ho una coppia molto rara, e mi fa dei piccoli, non posso svenderli anche perchè se ho la perdita di uno dei genitori, avrò grossi problemi nel rimpiazzarli.

    Nei paesi che dicevamo non c'è nemmeno questo problema, perchè in un territorio come l'Olanda, che è grande quanto la lombardia, si trovano molte specie a pochi km di distanza.

    E' chiaro che ci sono dei limiti da rispettare, non è che uno si sveglia la mattina e valuta le sue coppie 20mila euro, è tutto legato al discorso delle variabili che fanno il prezzo.

    Un saluto.
    Simone Durigon

    Allevatore amatoriale


    www.allevamentodurigon.com

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  5. #5
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    Ciao


    Inanzitutto vorrei dire,che non mi piace il titolo del topic.Il valore reale di un soggetto.Stiamo parlando di essere viventi e non di soggetti.Avranno un prezzo commerciale,ma il loro vero valore sarà ben più alto.Penso che già da questa frase si capisce,che tra i paesi del nord e l'Italia c'è una certa differenza nella mentalità.

    I vet non so in quanto costano di più,ma gli esami tipo DNA ,PBFD e altri ,tranquillamente si possono spedire le piume di la,tanto non costa di più.

    La causa principale ,per la quale della merce e altro costeranno di più in Italia,deriva dal fatto delle tasse più alte e dei prezzi molto alti per i trasporti.Le autostrade in Italia si pagano molto care,tutto all'incontrario quelle in Germania o Olanda.

  6. #6
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    Tanto per precisare ,il titolo è semplice da capire nn cè nessuna intenzione a voler sminuire gli animali ed il loro vero valore naturalistico....

    Vi ringrazio davvero per l'intervento e nn vorrei passare per un polemico ma ci tengo tanto a chiarire questo argomento.
    Si ammetto che la burocrazia è deleteria in italia,ma nn solo in questo settore e lo sappiamo bene...è un classico italiano.
    ok spese veterinarie,ok mangimi particolari(pastoni,estrusi,nectar),ok specie particolari difficili da trovare e tanto + da riprodurre,infatti io nn paralvo di cacatua o pionus o accipitrini ecc. ecc. , ma parlavo di specie davvero oramai comuni quali fronte blu, fronte gialla,cenerini,conuri,senegal,ara ararauna,(ovvero anche le più richieste dal mercato).

    Basti solo pensare a quanti più allevlatori sono presenti in quei territori rispetto l'italia tutto perchè è molto più funzionale e semplice perchè da loro la legge dice che basta un semplice anellino inamovibile per dichiarare che l'animale è nato in cattività. Questo comporta che molto si avvicinano al mondo dell'ornitofilia e quindi il mercato è molto più ampio e quindi anche i prezzi dei mangimi e simili son molto più competitivi rispetto che da noi.

    Questa frase dovrebbe far capire che la differenza sta nel numero molto limitato di appassionati allevatori ciò dovuto ok da alcune burocrazie e spese veterinarie ma soprattutto alle alte spese da sostenere per avere gli animali e nn dite xfavore che nn è cosi.
    Midispiace dire ciò ma io penso che sia + una volontà a fare cmq affari e mantenere il livello alto dei prezzi per garantire ciò ed impedire di arrivare come i paese del nord.
    Xchè io penso sempre che il volere è potere, la burocrazia è il problema minore una volta che ho i soggetti poi sta a me adoperarmi per essere in regola con i documenti anno x anno...quale dovrebbe essere la difficoltà?? compilare dichiarazioni di nascita?? o registrare sul registro le entrate ed uscite??
    Anche le sepese veterinarie, anche se in piccolo anche io vado dal vet. xche tengo alla salute dei mie animali,ma salvo alcuni rari casi,dovuti cmq ad una igene malsana degli allevamenti si posso riscontrare infezioni gravi da aver bisogno di cure o accertamenti esosi.
    Io nn so voi ma il mio vet, per un sessaggio endoscopico con anestesia chiede 6-8€ con fattura....(che si può scaricare)
    Un flacone di baytril o di antimicotico costa dai 6 ai 15 €...nn so quante volte li usate durante l'anno??

    Basterebbe poco ad essere come i vicini del nord, come in tutte le cose serve la VOLONTA'.....
    Più allevatori + soggetti + salvaguardia....

    Questo penso.....
    Certo quando ci sono interessi di mezzo xò....

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da davidde79 Visualizza il messaggio
    Basti solo pensare a quanti più allevlatori sono presenti in quei territori rispetto l'italia tutto perchè è molto più funzionale e semplice perchè da loro la legge dice che basta un semplice anellino inamovibile per dichiarare che l'animale è nato in cattività. Questo comporta che molto si avvicinano al mondo dell'ornitofilia e quindi il mercato è molto più ampio e quindi anche i prezzi dei mangimi e simili son molto più competitivi rispetto che da noi.
    Che ci siano più allevatori ed appassionati in genere concordo,che è più funzioanle idem,ma che basti un semplice anello non è vero.In Germania per esempio,devi far domanda per avere il permesso di riprodurre psittacidi.Questo include pure un esame di idoneità.

    Penso anch'io pero,che tutto quelle che serve è la volontà di migliorare!

  8. #8
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    L'Italia è la repubblica delle banane per eccellenza, in un paese corrotto, democraticamente falso e dove tutto è complicato solo per dare una parvenza di ottimo operato che vi aspettavate? La lunga burocrazia, il complicato metodo per garantire apparentemente il controllo di soggetti da allevamento da quelli di ********, castrano chiunque vorrebbe iniziare ad allevare animali con cites per via di cavilli spesso che ti fanno perdere giornate, e il tempo è denaro anche oltre al casino che fa passare la voglia in questo caso. Poi non dimentichiamoci della fortissima crisi che ha messo in ginocchio il paese, non tutti possono permettersi di spendere cifre altine, considerando che molti faticano ad arrivare a fine mese, e in questo clima la prima cosa che salta per garantire un equilibrio famigliare dignitoso, sono proprio gli "hobby".

    Siamo ultimi in Europa, non solo in campo ornitologico ma in molti altri campi, ma il problema principale è una totale mancanza di cultura con plagio mediatico che indirizza le masse a scegliere di spendere soldi per sé stessi, magari in una beauty farm o altro, aumentando così la mediocrità generale oltre alla disinformazione e la censura (come qui per esempio, mi censura la parola "cat-tura" e che è un tabù??).
    Ultima modifica di Anonimo; 08-11-12 a 08: 20

  9. #9
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    penso che prima di tutto si debba fare un discorso in base alla diffusione della specie a cui ci si riferisce... se parliamo di animali che ormai si trovano con facilità ogni anno dei novelli (es. cenerini, ararauna, le amazzoni più comuni ecc.) allora sono d'accordo con voi che si debba fare qualcosa per adeguare i prezzi, non parlo di svendere un cenerino o un ararauna a 50€ (con i sosti di gestione sarebbe una follia) ma di diminuire il prezzo in base alla disponibilità, più offerta fa si che ci sia più concorrenza e pian piano i prezzi scenderanno se vorranno cedere i propri soggetti! quindi su questo punto sarei favorevole ad un adeguamento dei prezzi

    altro discorso è invece se si parla di specie meno diffuse, non si può pensare di cedere una giacinto allo stesso prezzo di un ararauna per aiutare a far diffondere maggiormente la prima... si parla di specie poco diffuse e di non semplice riproduzione... cedere un novello di giacinto a 2000€ potrebbe sembrare un buon incentivo per far diffondere la specie... ma se poi ti muore uno dei riproduttori dove lo rimedi uno nuovo per la stessa cifra? per non parlare poi dei tempi di maturità sessuale!

    se vogliamo poi in italia c'è anche un altro problema, quello dei trafficoni! per esempio io all'inizio cedevo i miei novelli al prezzo che mi avrebbero dato in negozio (parlo di quando ho cominciato ad allevare) ma poi puntualmente venivo a sapere che costui dopo poco li rivendevano, e dopo che mi hanno fatto lo stesso con una Pyrrhura perlata ho deciso di smetterla... se mi si viene quasi ad elemosinare un animale io posso anche regalartelo... ma poi mi aspetto che lo tieni, lo riproduci e magari un domani ci si scambia qualche novello... e no che tu poi me lo rivenda poco dopo perché hai cambiato idea!!!

    per questa ragione io ho deciso di fare una netta distinzione fra amici di cui posso fidarmi ed estranei....

    Ps. io però fossi in voi troverei più sconvolgente sapere che ci sono allevatori che sono disposti a spendere migliaia di € per dei soggetti che hanno vinto in mostra (e parlo di canarini, ondulati &Co.) per poi sminuire degli altrettanti validi soggetti solo perché non hanno lo stesso pedigree... un buon allevatore dovrebbe essere in grado di distinguere un buon soggetto a prescindere da dove proviene o dalle competizioni vite o meno... alcuni però non sono in grado di fare ciò
    Il Mio Allevamento: Allevamento Amatoriale PSITTACIFORMES


    Presidente AOBL
    Forlino Vincenzo Cell. 393/1403319
    e-mail: info.aobl@gmail.com

  10. #10
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    Le leggi del mercato non si possono governare per imposizione: alla base del prezzo c'è sempre il rapporto tra domanda e offerta.

    Ad esempio, se ci sono molti Cenerini diponibili sul mercato e costano tanto, significa due cose: o la domanda è comunque alta e sostiene il prezzo, o molti alevatori sono disposti a tenerseli pur di non abbassare il prezzo.
    In entrambi i casi non si può obbligare la domanda a diminuire (se non lo fa fisiologicamente) e neppure obbligare l'allevatore a cedere il soggetto ad un prezzi più basso anzichè tenerselo.

    In Olanda i pappagalli costano meno perchè sostanziamente ci sono motli più allevatori che in Italia e raggruppati in un territorio che solo è poco più grande della Lombradia...
    Quindi c'è molta domanda, ma ancor più offerta e poca spesa per reperire i soggetti che interessano. Se io cerco una certa specie ed è disponibile presso un allevatore di Lecce, è facile che spenda più di viaggio che per l'acquisto del soggetto!
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


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