I pappagalli imitano
la voce dell'interlocutore

Un'abilità che, dicono gli studiosi, nasce dalla voglia di comunicare


Anche in natura gli uccelli sfruttano questa dote

Aarhus, novembre 2012 - I pappagalli imitano solo la voce degli individui ai quali si rivolgono secondo uno studio coordinato da Thorsten Balsby dell'Università di Aarhua in Danimarca pubblicato sulla rivista Plos One. L'eccezionale abilità dei pappagalli di imitare i suoni che ascoltano è stata analizzata in modo approfondito dal team danese che ha scoperto che gli uccelli sfruttano questa strategia per innescare una comunicazione diretta con l'individuo che imitano.
Lo studio è stato promosso in collaborazione con l'Università di Copenhagen. La ricerca ha focalizzato le sue indagini sul parrocchetto frontearancio (Aratinga canicularis) appartenente alla famiglia degli Psittacidi. I ricercatori ritengono che la tendenza dell'uccello a imitare le voci degli individui per rivolgersi a loro sia una abilità che il parrocchetto abbia sviluppato evolutivamente per riuscire a comunicare con specifici uccelli tra gruppi numerosi.

Allo stato selvaggio infatti il parrocchetto frontearancio vive in gruppi dinamici in cui gli uccelli volano dentro e fuori dai nidi costantemente, permettendo così ogni giorno scambi e incontri con differenti individui dotati ognuno di una voce originale. Il team ha scoperto che gli individui imitati sono quelli che rispondono più rapidamente alle chiamate degli "imitatori", svelando che si tratta quindi di una strategia per facilitare la comunicazione.