Vidi i primi Arricciati padovani da un mio conoscente e fu subito amore.

Era il 1979, avevo 14 anni e ricordo che mia madre accettò di accompagnarmi in auto dal famoso giudice internazionale di forma e posizione arricciata Giovanni Bertoncello, che gentilmente mi diede le prime importantissime informazioni di base.

Da allora mi dedicai all'allevamento del padovano con grande slancio e passione. Provai ad allevare anche altre razze, come tuttora faccio, ma l'arricciato padovano è sempre stata e lo è ancora oggi, la razza che prediligo e che più mi soddisfa.

Posso assicurare che non fu certo un'impresa facile cimentarmi nell'allevamento selettivo del padovano perché certi impegni, come tutti ben sappiamo, ci privano di parecchio tempo libero che potremmo dedicare ad altro.

Lavorai duro per arrivare ad avere un buon ceppo e con il tempo sono riuscito ad ottenere risultati prestigiosi in parecchie mostre nazionali ed internazionali, tra cui le più importanti senza dubbio sono l'internazionale di Reggio Emilia, il campionato italiano ed il campionato mondiale.

Chi comincia ad allevare questa razza deve soprattutto sapere che per avere un buon ceppo non è sufficiente pensare che avendo acquistato una coppia di campioni si alleveranno solo campioni.

Purtroppo non è sempre così. Con un po' di fortuna si potranno ottenere dei buoni soggetti da mostra e da riproduzione, ma non è detto che da due canarini da 90 punti si otterrà in allevamento solo prole di qualità.

A volte, in virtù della legge di compensazione, anche un canarino che in mostra non ha brillato può rivelarsi un buon riproduttore. E' però importante cominciare con poche coppie di buon ceppo e possibilmente seguendo i consigli di un allevatore più esperto, con umiltà e rispetto.

Per ben figurare ai concorsi è buona norma studiare a fondo innanzitutto lo standard di perfezione e leggere attentamente i cartellini di giudizio compilati dai giudici, questo insieme ad un buon "colpo d'occhio", frutto dell'esperienza, aiuteranno in futuro l'allevatore a fare sempre meglio. E' importante anche saper preparare bene i canarini per il concorso, in primo luogo alloggiando i soggetti destinati alle mostre singolarmente ed in gabbie pulite, non dimentichiamoci che i concorsi sono gare di bellezze e dunque i canarini devono presentarsi in ottime condizioni di piumaggio, pulito e serico.

In linea di massima possiamo dire che si parte da molto prima ovvero già dalla stagione cove quando si avrà cura di mettere in riproduzione solo soggetti in ottima forma fisica, alimentati in modo vario e bilanciato con alimenti di qualità, in locale debitamente arieggiato ed illuminato.

E' per me importante avere anche un costante contatto con un buon veterinario, che segua l'allevamento e operi 2/3 controlli l'anno sullo stato di salute del ceppo. Quando somministro un farmaco lo faccio sempre e solo dietro consiglio del mio veterinario di fiducia.

Per quanto riguarda le mostre, secondo me sarebbe auspicabile organizzare il concorso su tre giorni, in modo da renderlo meno stressante per gli uccelli ed anche meno oneroso per gli organizzatori e per gli allevatori.

Uno dei problemi maggiormente sentiti riguardano la mancanza di giovani nel nostro hobby, forse dipende dalla disponibilità dei locali da adibire ad allevamento ed anche dal fatto che i prezzi dei prodotti per l'allevamento continuano ad aumentare ed inoltre di tempo e di soldi disponibili per i passatempi ormai la gente ne ha sempre meno.

A.G.