Da ragazzino mi regalarono un nido con 4 verzellini (erano i primi anni '70, credo che allora non fosse proibito). Un allevatore di canarini e indigeni mio amico, mi insegnò un pastoncino semplice: pan grattato, tuorlo d'uovo sodo, radicchio tritato, il tutto mescolato con acqua fino a farne una pappetta. Con questo li ho imbeccati fino allo svezzamento, poi li ho mantenuti per anni con un semplice "misto per indigeni" che compravo in un negozio si sementi, vasi, bulbi e articoli da giardinaggio (per far capire che specializzazine avesse quel negozio in ornitologia...).
Ottenni dei soggetti docilissimi: quando il sabato lavavo la griglia della gabbia, in cucina, li tiravo fuori e mi stavano sul dito, lasciandosi accarezzare la testolina. Questa è la mia unica esperienza con i verzellini per cui rimango sempre molto stupito nel leggere che sono delicati e forastici, difficilmente addomesticabili.