Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Pagina 2 di 5
primaprima 1 2 3 4 5 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 11 a 20 su 41

Discussione: Che fine fanno i canarini allevati alla "de Baseggio " ?

  1. #11
    Testapensante
    Guest

    jalapeno,
    premesso che io non capisco come ragioni tu, una corretta informazione ti deve dire quali sono le regole che dovrebbero essee seguite e ALMENO le nozioni basilari delle principali patoligie, in moda da evitarle e prevenirle; poi tu hai il diritto di fare come vuoi.
    Compito di un forum e di una associzziaone è quella di divulgare un corretto e giustio modo di allevare e detenere i soggetti, cosi come quello di indicare i metodi migliori di detenzione degli uccelli.
    La libera e sensata scelta postula prima la corretta informazione.
    Ad ogni modo, col rispetto che mai deve mancare, ti scrivo che il tuo paragone col supermercato non merita risposta.
    Tengo di nuovo a sottolineare come mentalità poste alla base della tua risposta sono il principale motivo di diffusione anche tra i canarinie fringillididi patologie che non erano loro proprie, e mi riferiscoa lla polyomavirosi (che, guarda caso, di diffonde proiprio col pulviscolo).
    Sul forum troverai i link SCIENTIFICI che ho allegato. Se ti servono, te li fornisco di nuovo.
    Che questo possa far preoccupare, lo comprendo benissimo; e ti sono vicino.
    Ma basta vedere il bicchiere mezzo pieno: tutti insieme rimocchiamoci le maniche, smettiamo di vedere nelgi uccelli fonte di reddito e cerchiamo di diffondere una diversa mentalità, che, scevra dallo sciocco pensiero che allevare si produrre a catena più soggetti possibili, diventi il punto di partenza di una collaborazione reciproca, DI TUTTI, per lavorare bene e come si deve.
    Massimo

  2. #12
    Senior Member
    Nazionalità:
    La bandiera di Jalapeno

    L'avatar di Jalapeno
    Registrato dal
    06-08-07
    residenza
    Büsti Gràndi
    Messaggi
    661

    Quote Originariamente inviata da Testapensante Visualizza il messaggio
    una corretta informazione ti deve dire quali sono le regole che dovrebbero essee seguite
    Giustissimo per questo sono intervenuto, per dare una corretta informazione.

    Non merita risposta perchè? il supermercato come molti altri luoghi frequentati da molte persone (e anche li c'è il pulviscolo) è pieno di agenti patogeni quindi il paragone regge eccome...

    Non ho bisogno di leggere i tuoi link scientifici, ho avuto la fortuna di studiare determinate tematiche all'università.
    - zeru tituli -

  3. #13
    Senior member del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di salvatore cremone


    Registrato dal
    18-07-07
    residenza
    Gragnano
    Messaggi
    459

    Si invita tutti gli interessati a questa discussione di non uscire fuori tema.
    La domanda era " Che fine fanno...............".
    Eventuali altre problematiche vanno discusse nei post appropriati.
    Grazie
    Salvatore Cremone


  4. #14
    Testapensante
    Guest

    Salvatore,
    io mi sono inserito in un tema già aperto con quelle problematiche (richiamo alle indicazioni di un preciso autore).
    Non ritengo che spezzare e classificare sia sempre opportuno, perchè si rischia di perdee il filo logico di un certo argomento, facendo risultare come lontano o "spezzato" ciò che invece è unitario.
    Peraltro, la problematica è strettamente inerente al "che fine fanno ....", perchè ne costituisce un possibile antecedente.
    Massimo

  5. #15
    Member


    Registrato dal
    06-02-08
    residenza
    provincia di Milano
    Messaggi
    71

    Scusate, forse non sono stato chiaro nell'esporre le mie idee. Ritengo il modello di allevamento di de Baseggio prettamente teorico, le precauzioni da lui auspicate sono tali da far desistere qualsiasi allevatore "normale". Anche Cristiano, se ho capito male chiedo scusa, pur lasciando trasparire ammirazione per il prof. de Baseggio dice di non condividere alcuni aspetti.
    Pur ritenendo il prof. de Baseggio un luminare ritengo tuttavia che sia per certi aspetti un "talebano" , un bacillofobo. Ok con l'igiene, mi chiedo però se il Prof. sterilizzi personalmente le posate prima di mangiare.

    Per Massimo :
    Sono pienamente d'accordo che un allevamento più è sano e meglio è, su questo non ci piove.
    Riguardo all'igiene "ossessiva" ti porto l'esempio di due mie amiche, due sorelle. La prima sgregava letteralmente i figli da piccoli da ottobre a marzo mentre l'altra portava fuori i figli da piccolissimi anche in dicembre e gennaio. I bimbi tenuti in casa puntualmente si ammalavano durante l'inverno, i bimbi tenuti fuori anche in dicembre e gennaio avranno preso l'influenza si e non 3 volte in 15 anni.

    Considerazione ( amara ) sulle norme igieniche in allevamento : nel tuo allevamento tieni temperatura e umidità ottimali, usi ogni giorno mangiatoia, beverino e posatoi nuovi, sostituisci l'osso di seppia ogni due giorni, usi acqua non del rubinetto ma apri una bottiglia nuova ogni giorno, metti il disinfettante sullo zerbino, disinfetti i muri, cambi gli abiti prima di entrare in allevamento, ti metti la mascherina. Fai tutto questo, porti i soggetti in mostra ( a parte il fatto che secondo me soggetti tenuti nelle condizioni da me descritte morirebbero se solo un visitatore ad una mostra facesse una puzzetta sotto la gabbia di uno dei soggetti in questione ), arrivi all'ingabbio e vedi ... un allevatore che si pulisce il naso con la mano e mette la stessa mano nel secchio dell'acqua dove altri allevatori a loro volta mettono le mani per riempire d'acqua i beverini !!!

    Domanda : Che senso ha ??

  6. #16
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Giani

    L'avatar di Roberto Giani
    Registrato dal
    10-07-07
    residenza
    Rimini
    Messaggi
    3,526

    Se si ragionasse come Testapensante, non esisterebbero più le mosrte ornitologiche.
    Amassare migliaia di uccelli promiscui (canarini, indigeni, esotici, pappagalli, tortore) è un fattore di rischio molto alto perchè ovviamente non è possibile che siano TUTTI testati sulle varie patologie possibili ed esisteranno certamente dei portatori sani.

    Detto questo, però, le mostre esistono e non mi pare si verifichino grandi stragi o grandi epidemie, anche se si usano gli stessi secchi per riempire i beverini e se l'allevatore zozzone di turno s'è pulito il naso con le dita prima di immergerle nell'acqua comune.

    Credo che, come in tutte le cose ed in tutti i comportamenti, ci voglia il buonsenso.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  7. #17
    Testapensante
    Guest

    Agata,
    allora credo che sia io quello incapace di spiegarsi e di comunicare normalmente:
    1. ho capito che il riferimento al contenuto bibliografico era solo generico;
    2. ho solo detto che non dovrebbe sembrarci poi cosi "ossessivo", se visto da un punto di vista medico: determinate patologie aviarie, le peggiori (perchè, a differenza della coccidiosi, del vaiolo, della colibacillosi e cosi via) non sono immediate, ma si trasmettono in modo silente: sono incuorabili e ti macchiano tutto una progenie.
    Il mio intervento voleva dire che, se si prende atto del fenomeno pulviscolo e si frequantano allevamenti non testati per questi particolari virus, specie a fronte delle segnalazioni recente delle autorità scientifiche (cnhe a tutti noi allevatori sembrano sempre lontano e lungi dal verificarsi presso di noi), non dovrebeb sembrare poi cosi strano non entare in allevamento con gli stessi vestiti con i queli sei stato da un commerciante, in una mostra mercato o in un allevamento non conoscito BENE.
    Basta.
    E' un discorso molto semplice il mio. Non condivio l'uso dell'aggettivo "ossessivo" accanto a questa norma, che è di profilassi NORMALE.
    A monte vi è tanta ignoranza (nel senso tencino ci non conoscenza) della medicina veterinaria, tendendo ognuno di noi a non comprendere che anche l'uccello più comune, qualle che costa €. 10,00=, è un complesso organismo, che, per effetto della nostra condotta va a interargire con altri organismi.
    Se dunque teniamo davvero agli uccelli, e non volgio credere che non sia cosi, dovremo inizre a investore meglio su come alleviamo; dovremo essere noi i primi a sottoporre le esposizoni e le mostre a test e vaccini.
    Poi dobbiamo smettere di meteter tutte le patologie sullo stesso piano: come noi possiamo contarrre gravi malattie virali, incurabili, avendo rapporti non protetti con sconosciuti, così è per gli uccelli: non confondiamo il polyoma con la coccidiosi o la megabatteriosi!!!.
    Non me ne vogliate, ma vorrei cheidere agli allevatori di canarini o di fringillidi, quanti di loro sapessero del recente alalrme polyomavirosi e quale informativa e divulgazione abbiano in tal senso fatto.
    Torno a fare il solito esempio: la cessazione dal commercio del vacciono antivaioloso per i canarini, a causa del suo scarso uso, a mio avviso non ha giusitificazione alcuna. Ed è VERGOGNOSO.
    Il vero allevatore non è quello che ogni anno "sbanca" numeri da caèpogiro di novelli; ma quello che, anche se con solo 2 coppie riprodutrrici, si prende cura di loro con una visione più realista.
    Che senso ha il gesto che tu citi?. Che nessuno di noi, per non rendere la cosa "noiosa" o forse per non rompere le uopva nel paniere alla prassi di certi acquisti e giri facili di animali, ha mai pensato di sottoscrivere un regolamento che, NELL'INTERESSE DEGLI ANIMALI, subordinasse la esposizone o le mostre mercato a test e vaccini....
    Solo se si conoscono veramente i meccanismi animali, è possibile apprezzarne davvero il valore e la bellezza.
    Massimo

  8. #18
    Testapensante
    Guest

    Ah, Roberto:
    sul buon senso ci siamo. E' il concetto di buon senso che ha contorni piuttosto sfumati.
    Sul fatto dei test su titte le patologie, mai detto: ogni specie ha solo due o tre patologie virali da indagare: se tu parti con coppie testate, non varai mai cvon i filgi il problema del virus.
    E, se può scappare qualche portatore sano, bè con la scusa del buon senso quale scudoi per non parlare di certe problematiche credimi che di portatori sani (che nella polyomavirosi sano non è mai: consideralo come un siero positivi all'HIV o all'epatite) ne scappano troppi .....
    Perciò, informazione, parlare e dire ai giovani come partire.
    Poi ogni va come crede, ma dopo aver saputo.
    Massimo

  9. #19
    Classe A Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di lorenzo fornaciari

    L'avatar di lorenzo fornaciari
    Registrato dal
    02-01-08
    residenza
    Reggio Emilia
    Messaggi
    2,219

    Allora adesso faccio io una domanda.
    Qui si parla di regole di igene e tutto quello che ne consegue, condivisibii o meno non mi addentro, però se uno come me alleva completamente all'esterno??...................io ho 3 voliere in un terrazzo a cielo aperto, come è possibile applicare tutte le succitate prassi di igene in un tipo di allevamento del genere?.................e come me credo che in tantissimi allevino all'aperto mettendo i propri uccelli "a disposizione" di migliaia di batteri o patogrni vari portati da vento o animali liberi!?!

    Lo so che questa è una domanda un po' provocatoria per uno come Massimo alias Testapensante, ma è comunque un dato di fatto e quindi deve essere preso in considerazione!
    IL SAGGIO COLTIVA MAC.......TANTO WINDOWS SI PIANTA DA SOLO.

  10. #20
    Testapensante
    Guest

    Lorenzo,
    bella domanda: allora, anche io allevo all'esterno e, nonostante all'inizio credessi che l'animale soffrisse, ora ho capito che erravo.
    L'igiene non deve essere "ossessiva". Voi continuate a confrondere l'igiene in sè, che certo gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione, con la profilassi da adottare in CERTE SITUAZIONI.
    A questa ultima io mi riferisco. Solo a questa ultima.
    Ti ripondo secco: se pulisci normalmente, non ci sono problemi.
    Peraltro, la polyomavirosi è una malattiva virale che in natura non esuste, è una nostra creazione, che purtroppo inizia a diffondersi proprio perchè originaria delle cocorite, poi il virus, mutando, ha dimostrato di colpire molte specie di volatili (pure i polli....) !!.
    batteri e fugnhi ci sono sempre e semrpe ci saranno, io diffido degli ambienti asettici!!!.
    Cerco solo di sostenere, ma forse mi spiego male o forse cosi si vuole, che non è corretto mettere sullo stesso piano tutte le patologie, specie quelle che stanno "nascoste" a livello sierologico, di sangue; che non danno un danno economico, perchè l'uccello non muore subito e sonoa sintomatiche.
    Ma, per converso, è come se tu propagassi l'AIDS a tutto il tuo ceppo e alla discendenza E' la stessa cosa.
    Dico solo questo: preso atto di questo pericolo, che per i canarini e i fringillidi è ancora controllabile, parliamone e interveniamo. Perchè aspettare di essere alle strette??.
    Il rischio del pulviscolo è negli ambienti chiusi: entri in un negozio, daun commerciante o in un grande allevamento chiuso. bene, allora appena arrivi a casa, fatti una doccia e lava i vestiti normalmente.
    Facciamo informazione e diciamo ai giovani che, nell'acquiater i nuovi soggetti, ne comprino di meno e facciano il test prima. Se positivo, potrà beneficiare delle garanzie di legge, isolando l'uccello e togliendolo dalla riproduzione; se negativo, fino a che non introdurrà nuovi soggetti, avrà sempre e solo soggetti sani.
    Diffodiamo questa semplice regola e nel giro di qualche anno la polyomavirosi sarà solo un brutto ricordo.
    Ma PARLIAMONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Il mio non mi sembra un ragionamento cosi perfido.. .... Per le mostre, basterebbe dire di esporre solo i soggetti testati o vaccinati. Mica bisgna, come dice Giani, fare i test per tutto!!!. Cosi come per le prsone si parfa di HIV, facciamo anche per gli uccelli. Poi, se uno nulla vuole fare, affari suoi, ma mettiamo tutti nella condizione di sapere cosa è, cosa fare o non fare.
    Di nuovo: a settembre, dopo tanti sforzi, inizierà una campagna informativa sulla malattia (INCURABILE), che può essere prevenuta con un vaccino a costo irrisorio.
    Il farmaco non è registrato in Italia, ma vi è una particolare procedura che permette, previa identificazioni del numero delle dosi desiderate, di importarlo legalmente.
    Negli psittacidiformi, il virus può essere contratto solo nei primi 3 anni di vita dell'uccello; dopo questo riesce a smartirlo. Ecco che il problema è vaccina i novelli, in modo che, spostandosi prima di trovare la definitiva collocazione, non contraggano il virus.
    L'iniziativa sarà divulgata anche da un noto luminare della medicina veterinaria, vedrete.
    Per favore, non confodiamo le questioni: qui non si parla di batteri o funghi, ma si un virus solo. Uno solo.
    Spero che, alemo su questo, gli allevatori siano uniti.
    Massimo

+ Rispondi
Pagina 2 di 5
primaprima 1 2 3 4 5 ultimoultimo

Discussioni simili

  1. Risposte: 0
    Ultimo messaggio: 27-11-09, 19: 56
  2. Va bene il "Promeris Duo" per gli acari che hanno i canarini...!!!???
    Da Valerio e Barbara nel forum Veterinaria e Farmaceutica
    Risposte: 4
    Ultimo messaggio: 05-11-09, 13: 42
  3. Ache Vuol Dire "anello Chiuso Avente Sigla Pl"
    Da faesco nel forum Allevatori
    Risposte: 5
    Ultimo messaggio: 05-11-08, 14: 25
  4. Un Utilissimo "lusso" Per Canarini
    Da Aldo Ranò nel forum Allevatori
    Risposte: 20
    Ultimo messaggio: 11-04-08, 00: 05

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi