Nei parchi svolazzano i cacatua e i pappagalli
Coniugare armoniosamente natura e tecnologia è da sempre la sfida più ardua anche per i migliori architetti urbanisti. L’onnipresente spettro dell’iper cementificazione e dell’abusivismo edilizio è, infatti, parte integrante di quasi tutte le metropoli del mondo. Pare proprio invece che Melbourne non conosca il significato di questi termini, ignara di tutto ciò che concerne le tematiche dell’abusivismo ambientale, questa metropoli si è fregiata per parecchi anni consecutivi di essere la città più vivibile al mondo.
Non tutte le città possono infatti godere di ben 38 ettari di parco, proprio nel cuore di esse, come gli straordinari Royal Botanic Gardens, dove poter passeggiare attraverso ambienti floreali di diversa specie: dall’Australian Rainforest Walk, al California Garden, passando per Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Indonesia. Una vera e propria esplosione di natura, dove poter girare il mondo, pur restando sempre nel centro di Melbourne.
Il polmone verde di Melbourne non si limita solamente ai Royal Botanic Gardens, bensì poco distanti e sempre all’interno del perimetro del Central Business District, il Kings Domain insieme ai Queen Victoria e agli Alexandra Gardens, formano un tripudio di verde senza paragoni, con immensi spazi aperti, barbecue pubblici, campi sportivi e boschi dove potersi perdere in rilassanti passeggiate.
Il centro di Melbourne è stato fin da subito disegnato per fondersi armonicamente con questi templi della natura, creando dei paesaggi urbani davvero unici al mondo.
Stupisce spesso, l’immensità degli spazi a disposizione dei cittadini e la dimensione di questi parchi che si trovano ad occupare proprio il cuore di una metropoli da 4 milioni di abitanti. Ogni quartiere nasconde in realtà il proprio gioiello naturale, come St Kilda con gli omonimi Botanic Gardens, che nel loro piccolo riescono comunque a regalare ai visitatori un ambiente spettacolare, dove poter ammirare diverse specie floreali da tutte le parti del mondo: dai fiori tropicali alla macchia mediterranea, soffermandosi particolarmente sui particolari alberi che si trovano nei diversi stati australiani, come ad esempio il Gum Tree, l’eucalipto, le palme, le acacie o lo spinifex (vegetazione tipica dell’outback).
La vera perla tra tutti i parchi della città è Albert Park che, immenso e meraviglioso, si stende per ben 225 ettari a sud di Melbourne. Al centro vi è il lago attorno al quale si corre ogni anno il Gran Premio di Formula 1 che richiama in città migliaia di turisti da tutto il mondo, non senza proteste da parte degli ambientalisti. Albert Park è un vero tempio per flora e fauna locale, il suo lago richiama cacatua, pappagalli, gallinelle d’acqua, cigni neri e pellicani. Come in ogni parco australiano che si rispetti, i barbecue sono immancabili, ma soprattutto Albert Park è il punto di riferimento di tutti gli sportivi di Melbourne.
Due mondi paralleli che condividono gli stessi spazi, il mondo degli uomini, con grattacieli ed edifici immensi, auto, mezzi pubblici e negozi e il mondo della natura, silenzioso ma eloquente, pacifico ma elettrizzante.
Due universi apparentemente in contraddizione, che talvolta riescono a trovare un certo compromesso per una pacifica convivenza, Melbourne è il chiaro esempio che città e natura possono fondersi in questo complesso armonioso.A.F.