Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Ondulati: Colori & Mutazioni

  1. #41
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    Sarà caduto il server che teneva le immagini on line... Ad ogni modo se non si dovessero ripristinare, vedremo di reinserirle.

  2. #42
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    cannella

    Ciao amici !!!! come dice andrea solo nei primi gg di vita si puo notare un olore diverso degli occhi che è quasi impercettibile, e bisognerebbe mettersi in una posizione che la luce investi l'occhio quasi di striscio!!!!!!!!!!!!!! ma io sinceramente non faccio molta attenzione a questa cosa, mi piace di + capire quando riesco a capire e nel minor tempo possibile un sogg dalle caratteristiche che intendevo fare!!!!! scusate il giro di parole, spero di avermi fatto capire!!!

    ciao!!!!!!!!!!!!!!

  3. #43
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    Quote Originariamente inviata da Andrea64 Visualizza il messaggio
    Ciao amici !!!! come dice andrea solo nei primi gg di vita si puo notare un olore diverso degli occhi che è quasi impercettibile, e bisognerebbe mettersi in una posizione che la luce investi l'occhio quasi di striscio!!!!!!!!!!!!!! ma io sinceramente non faccio molta attenzione a questa cosa, mi piace di + capire quando riesco a capire e nel minor tempo possibile un sogg dalle caratteristiche che intendevo fare!!!!! scusate il giro di parole, spero di avermi fatto capire!!!

    ciao!!!!!!!!!!!!!!
    Grazie Andrea! questa è una curiosità che mi porto da quando ho iniziato ad entrare nel mondo degli Ondulati. Mi ricordo infatti quando da piccolo mi regalarono il Libro sui pappagalli di V. Menassè che riportava questo fatto e non capivo se i soggetti che avevo fossero cannella o meno... Bei tempi, avevo solo 12 anni!!![(]
    Andrea[[[555

  4. #44
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    L'Opalino

    L'OPALINO


    Testo: Loris Montebelli
    Foto:Ondulati dell'Allevamento di Andrea Vastola




    Mutazione tra le piu' conosciute, si puo' dire che non ci sia allevamento che non annoveri questa mutazione, da sola o assieme ad altre; apparsa nel 1932 in Australia, e l'anno successivo in Europa, con minime differenze, è oggi tra le varieta' piu' allevate.
    A prima vista, questa mutazione non e' di facile distinzione da parte del non esperto, specialmente ai giorni nostri; non era così in origine, l'assenza di melanine dal retro testa, collo e "V" tra le scapole, unita alla contemporanea sostituzione del color gialloo bianco delle ondulazioni con lo stesso colore del corpo, ma di intensita' iridescente (occorre ricordare che allora la maggior parte dei soggetti erano verdi o blu, la mutazione Grigio non era ancora apparsa), che specialmente nei colori interessati dal singolo o doppio fattore scuro, rendeva i soggetti molto luminosi, opalescenti appunto.
    Da allora, per l'effetto della selezione, questa mutazione è cambiata molto, e non necessariamente in meglio; la necessita' di selezionare soggetti con strutture sempre piu' imponenti e massicce, ha portato a ricercare un piumaggio sempre piu' largoe supportato da sottopiuma, caratteristiche che in genere l'Opalino presenta in maniera eccellente, con la conseguenza però che le marcature diventano un po' confuse, un pò piu' definite, un pò meno nette.

    La necessita', poi, di evitare che gli Ondulati e gli Opalini in particolare, non presentino "opalescenze" cioè tracce di colore molto marcate e contrastanti sul retro testa e spalle, ha fatto sì che si evitasse l'unione di soggetti con colore particolarmente brillante, che tendono a mettere piu' in evidenza il difetto, riducendo la vivacita' di colore nelle zone di elezione; la necessità ancora di utilizzare il fattore grigio ed in particolare il Grigioverde per mantenere questa mutazione a livelli di struttura di eccellenza, ha dato il colpo di grazia a quella che era l'originale bellezza della mutazione, ma gli ha consentito d'altra parte di rimanere nell'Olimpo dell varieta', e di essere quasi sempre in lizza per i risultati piu' prestigiosi: infatti non e' raro vedere un ottimo soggeto Opalino aggiudicarsi un "Best in Show", o "Campione Razza", anche in manifestazioni di tutto rispetto, dove per gioco forza le varietà appunto comuni la fanno spesso da padrona.

    Una delle difficolta' maggiori per l'ottenimento di Opalini dalle ottime caratteristiche stadard, per quel che riguarda il tipo, cioè il mantenimento delle caratteristiche specifiche e desiderabili proprie della varietà, è proprio dato dalle caratteristiche ondulazioni sulle ali: lo standard vorrebbe l'assenza di melanine nera sulla testa, "V", spalle ed ali simmetriche e regolari, nere e colore del corpo con due tonalita' profonde e intense.
    La realta' dei fatti dice però che quando le ondulazioni sono regolari, si notano evidenti tracce di melanina sul collo e "V", il colore delle ali viene in misura parziale o totale invaso dal colore giallo o bianco, mentre viceversa quando la "V" e la testa sono prive di marcature, spesso sulle ali è presente una larga chizza di colore del corpo (opalescenza), priva di quasi di melanine:
    e' compito dell'allevatore il mantenere in equilibrio questi due fattori, con opportuni accoppiamenti, essendo alquanto remota la posssibilita' di ottenere ceppi con l'assenza di entrambi i difetti;
    nonostante il parere di insigni ed esperti allevatori, pare che queste pecche della mutazione non siano state introdotte solo dalla selezione, a che negli anni '30 siano apparse mutazioni simili ma non esattamene identiche in varie parti del mondo, e che siano state selezionate separatamente, successivamente siano venute in contatto, venendo incrociate tra loro, e rendendo piu' ardua la selezione delle singole caratteristiche che si erano venute mescolando.

    Un difetto ormai copmune a tutte le varietà (o quasi), ma presente in forma prepotente nella mutazione Opalino, è il difetto della presenza di punti neri in testa e sulla fronte (ticchiolature), in alcuni casi limitata a poco visibili chiazzettine, ma in qualche altro caso da far sembrare la testa quasi di colore nero!
    Sul perchè gli ondulati presentino spesso questo difetto vale la pena spendere qualche parola, con uno sguardo d'insieme a quello che la mutazione ha offerto alle altre varieta', nel corso della selezione: quelli che tra noi allevatori sono piu' di "lungo corso", per dirla in gergo marinaro, ricorderanno che anni fa l'accoppiamento Opalino x Opalino veniva caldamente sconsigliato, in quanto si riteneva che tendesse a ridurre la taglia ma in particolare riducesse la profondita' della maschera; d'altro canto, gli opalini in genere eccellevano per dimensioni e testa, per grandezza e rotondita' e profondita' di spot (punti sulla gola).
    Per esaltare queste caratteristiche, venivano utilizzati Opalini in particolare femmine, dagli spot particolarmente grandie carichi di melanine, accoppiati con Comuni dalla maschera profonda e dal disegno netto sulle ondulazioni.
    Questo tipo di selezione ha fatto si che il numero degli spot (visibili) aumentasse, arrivando anche in alcuni soggetti a rendere tutta la maschera così densa da apprire corta e quasi completamente nera; si era selezionato quindi per un aumento dell'intensita' e della densita' delle melanine nere che però non si era riusciti a circoscrivere nella zona spot, bensi' allargandosi nella zona collo testa etc., rendendo l'opalino come è oggi!

    Personalmente ritengo che per l'ottimizzazione delle caratteristiche di una mutazione, l'accoppiamento migliore sia quello di due esemplari della stessa mutazione, ripetuto nel tempo, avendo sempre cura di selezionare in maniera ottimale.
    Quindi per chi ha il gusto di sperimentare e non si spaventa a fare piani pluriennali, ritengo che l'accoppiamento migliore sia Opalino X Opalino (o opalino x op cannella).
    Per sua fortuna l'Opalino essendo una varieta' legata al sesso recessiva continua ad essere usata modo copioso negli allevamenti e nelle esposizioni, come sottoprodotto di altre selezioni atti ad ottenere la trasmissione massima delle sue indubbie qualita'.



  5. #45
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    Io ho sempre letto color prugna (tipo SUSINA per intenderci) e non rosa. Se li osservate alla luce del sole diretta si nota meglio questa sottile differenza! [[441
    Mirko - RNA TT25

  6. #46
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    Il Viola

    IL VIOLA



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    La varietà piu' apprezzata nonchè una delle meno allevate, tanto da essere inclusa tra le varieta' rare anche in Gran Bretagna, paese notoriamente prodigo di numero di allevatori del nostro pappagallino: eppure, non c'e' allevatore che disdegnerebbe di acquisire qualche viola di buona qualita', se solo ne avesse l'opportunita'.
    Partiamo dalle origini della mutazione apparsa in Europa negli anni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, ha immediatamente suscitato grande scalpore, anche se cio che immediatamente si è rivelato "diverso" da ciò che si conosceva era in realta' solo il Viola Cobalto, nella varieta' comune o unito con l'Opalino.

    Il Viola Cobalto, è tutt'oggi l'unico che puo' permettersi di partecipare nella categoria Viola nelle maggiori esposizioni del Regno Unito, mentre tutte le altre combinazioni di Viola sono costrette nella categoria "altre varietà".
    D'altra parte, non si puo' negare che il fascino suscitato da un ottimo Viola Cobalto, carico di colore e dai riflessi rosati, ben poco abbia da spartire con l'aspetto di un Viola Azzurro, o di un Viola Malva.
    Abbiamo definito il Viola "Fattore", e non colore, perchè proprio di questo si tratta: analogamente al Fattore Grigio, il Fattore Viola puo' essere unito con ogni altra varieta' di colore, percio' avremo Viola Azzurro, Cobalto e Malva, ma anche Verdi, Verdi Scuro e Verdi Oliva, per non parlare di Ino Viola.

    Passiamo innanzitutto alla descrizione del colore: un Visual Violet, come dicono gli Anglosassoni, cioè Viole Visibile, si presenta di tonalita' variabile da cobalto carico con sfumature viola su groppone e lati del collo, dei soggetti, passando per numerose sfumature intermedie, nelle quali non sempre la presenza del Fattore Viola è immediatamente percepibile.
    Se nel Viola Cobalto a singolo fattore il riconoscimento non è particolarmente agevole, le cose si complicano nel riconoscimento degli altri componenti del Fattore: i Viola Azzurro spaziano da un colore leggermente Cobalto meno intenso non viola,ad un colore azzurro cupo con sfumature bluastre, nei Viola Malva abbiamo un colore malva scuro con sfumature violastre; nei Viola Verdi Chiaro, ad un occhio non esperto è difficile distinguerli dai normali Verdi scuri, piuttosto cupi e poco attraenti.
    Qualche volta la presenza nella zona anale di colore viola nei verdi, potrebbe far pensare ad un verde viola, anche se non è un indizio sicuro, in quanto i Verdi scuro e Verdi Oliva hanno penne di colori simili.

    Se quanto già detto vi sembra ancora di facile interpretazione, occorre aggiungere che il Fattore Viola e' a trasmissione dominante, e come spesso capita con questo tipo di trasmissione dei caratteri ereditari, i soggetti a singolo Fattore si presentano in una forma dissimile da quelli omozigoti, cosicche' avremo i Viola Azzurro a doppio fattore, particolarmente simili ai Viola Cobalto a singolo fattore che derivano da ceppi non particolarmente dotati di colore avranno ancora l'aspetto da Viola, mentre piu' spesso il colore si intensifica, facendo perdere la luminosita' e sfumature rosate, i Viola Malva D.F. presentano un Blu particolarmente scuro e spento.
    Analoghe variazioni, naturalmente, le avremo anche nella serie Viola Verde, anche se naturalmente saranno meno visibili.

    Nella scala delle dominanze dei colori, il Fattore Viola si pone al vertice, al di sopra anche di Verdi e Grigi, per cui non esistono, quelli che comunemente vengono definiti "portatori" di Viola, per cui il fattore Viola o è presente o non lo è affatto; i soggetti Verdi Viola dei quali abbiamo trattato, quindi non sono altro che la trasformazione che il Fattore Viola fa dei soggetti di colore Verde, analogamente a quanto fa sui soggetti a base Blu, in cui la trasformaizone e' pero' piu' radicale e visibile.
    Nonostante la caratteristica di dominante, che da' come risultato di accoppiamento un Viola con un non Viola, le difficolta' di ottenimento di soggetti per le esposizioni e' notevole, in quanto l'ottenimento di soggetti che siano contemporaneamente Viola, Blu Cobalto, di taglia e conformazione ottime e di buona profondita' di colore, limita fortemente il numero il numero della percentuale di soggetti validi rispetto al numero di soggetti ottenuti da accoppiamenti di Viola.

    Teoricamente, sarebbe ideale l'accoppiamento di un Viola Malva con un Viola Azzurro per l'ottenimento di un 100%, teorico, di figli Viola Cobalto, ma ad ostacolare questo accoppiamento concorrono numerosi fattori:
    innanzitutto il fatto che, come gia' riscontrato nelle varieta' piu' comuni, i soggetti con Fattor scuri, tendono ad essere di taglia ed imponenza inferiore rispetto ai consimili corrispondenti, in secondo luogo l'ottenimento di buoni soggetti Malva è oltremodo difficile, e la qualita' dei soggetti Viola in circolazione ancora piu' problematica, quindi non è facile neppure organizzare un accoppiamento per ottenere dei Viola Malva, ad aggiungersi a cio' pare che l'accoppiamento in due soggetti a fattore viola tenda a ridurre notevolmente l'espressione di taglia e qualita' strutturali, impedendo in tal modo l'impiego sistematico di accoppiamenti volti ad ottenere Viola Doppio Fattore; inoltre, spesso l'impiego tra di loro di soggetti a fondo Blu porta spesso alla riduzione dell'intensita' del colore, fatto questo che risulta oltremodo sconsigliabile in soggetti che per esprimere un colore Viola Brillante debbono avere una concentrazione di colore molto elevata, per cui si rende necessario l'utilizzo di Viola della serie Verde, molto carichi, per il miglioramento del colore, ma questo limita fortemente il numero di Viola facilmente riconoscibili.

    A cio' occorre anche aggiungere che nei soggetti Verde Scuro, e i soggetti Viola Verde Scuro non fanno eccezzione da quesor punto di vista, esistono due distinte categorie di soggetti: Verdi scuro in cui il fattore scuro è legato al colore verde, e Verdi scuro in cui il fattore scurente è legato al Blu; nel primo caso dall'accoppiamento di un Viola Verde Scuro del primo tipo con un Viola Azzurro, oppure con un Azzurro, otterremo Viola solo nei colori chiari o nel fondo Verde, ma nessun Viola Cobalto (per intenderci, otterremo Viola Azzurri, Viola Verde Scuro, Viola Verde chiaro, ma nessun Viola Cobalto), mentre nel secondo tipo, con lo stesso accoppiamento, avremmo anche soggetti Viola Cobalto, e non Viola Verde Scuro.
    Stando così le cose, esistono solo pochissimi allevatori specializzati nei viola, la presenza di soggetti con questo fattore ottenuti da accoppiamenti per l'ottenimento dei soggetti Blu o Verdi nei quali è solo una presenza accessoria.
    Capita di trovare spesso un buon numero con questo fattore, negli allevamenti specializzati in varietaì di colore brillante, come con gli Alachiara, i Pezzati Danesi, gli Whites (Bianchi Soffusi), nei quali il contrasto di colore è particolarmente importante, e la sua presenza del fattore migliora il contrasto anche quando si tratta si soggetti delle serie verde, o di soggetti azzurri, dove quindi si è costretti a scartare buona parte della produzione.



    Soggetto Viola: Allevamento di Andrea Vastola

  7. #47
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    Finalmente un po' di chiarezza! Davvero ottimo lavoro Davide. Complimenti!

  8. #48
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    Sono viola perchè conosci il genotipo oppure si riesce a capire osservando il colore? Soprattutto nell'inglese ...mi sembra un cobalto!L'australiano è un azzurro con sf viola?

  9. #49
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    Per ottenere soggetti maschi limitando l'espansione e l'ingrossamento degli spot è preferibile accoppiare 1.0/opalino per 0.1 opalina, piuttosto che opalino x opalina?

  10. #50
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    Quote Originariamente inviata da tajo87 Visualizza il messaggio
    Per ottenere soggetti maschi limitando l'espansione e l'ingrossamento degli spot è preferibile accoppiare 1.0/opalino per 0.1 opalina, piuttosto che opalino x opalina?
    Se il tuo scopo e' quello di ottenere opalini con meno melanina negli spot, allora il discorso si farà molto complesso, in quanto dovresti attuare una selezione rigidissima, scartando troppo a mio avviso.

    Cioè non ne vale la pena, dare via ottimi soggetti solo per un eccesso ormai insito nel dna e caratteristico di una mutazione (ormai).

    Usa L'opalino in coppia come meglio credi per ottenere opalini, di conseguenza se non fuoi ottenere troppi di questi Opalini in allevamento, accoppia ai maschi comuni le femmine Opalino.

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