AGAPORNIS SWINDERNIANUS O INSEPARABILE DAL COLLARE NERO


Rispetto alle altre specie, solitamente allevate con successo in cattività, A. swindernianus si adatta difficilmente alla vita al di fuori del suo habitat, ed i tentativi di allevarlo si sono solitamente trasformati in insuccessi. Per questo motivo, l'inseparabile dal collare nero è, fra le specie di inseparabili, quella meno conosciuta e meno studiata.

I suoi disegni e le sue foto derivano molto probabilmente da pelli conservate in qualche museo di storia naturale e non da uccelli in carne e ossa che sono stati pochi a vedere, studiare, osservare per qualche giorno in cattività.



Habitat: Tutte le varie sottospecie di Agapornis swindernianus sono originarie dell'Africa centro occidentale; ed il suo areale di distriuzione va dalle costa della Liberia, al Camerun e comprende anche zone del Congo, dello Zaire e dell'uganda.


Descrizione:
Swinderniana: sessi uguali, taglia cm 13,50, iride gialla, becco nero corno, piedi grigi scuri;

corpo: verde sporco più chiaro sulle guance e nelle parti inferiori; gola giallastra;

collare: all'altezza delle spalle uno stretto collare nero marginato, verso il dorso, da una fascia giallo cromo che sfuma nel verde;

groppone: parte bassa del groppone, e copritrici superiori della coda, blu brillante;

ali: penne primarie scure e verdi i vessilli esterni; copritrici primarie nere e verdi le copritrici interne;

coda: penne centrali verdi, talvolta con una macchiolina rosso arancio; penne laterali rosse alla base con barra nera e punte verdi.

Giovani: hanno colori più confusi, meno brillanti e sono privi di collare; hanno anche il becco più pallido.

Sotto il profilo filogenetico, di A. swindernianus non è stata ancora definita l'esatta parentela evolutiva all'interno del genere Agapornis, e la sua localizzazione esatta nell'albero filogenetico relativo non è stata ancora assegnata con precisione.


Sottospecie: Agapornis swindernianus può essere classificato in tra sottospecie:

Agapornis swindernianus swindernianus, caratterizzato da un colorito verde sgargiante, e soprattutto dalla presenza sul retro e ai lati del collo di uno stetto "collare" nero, caratteristico della specie, che sfuma in giallo nel bordo inferiore.
Agapornis swindernianus zenkeri, contraddistinto dal fatto di possedere un collare con il bordo arancione
Agapornis swindernianus emini, caratterizzato da una taglia maggiore e dalla presenza di un bordo arancione, sul lato inferiore del collare, meno esteso rispetto alle altre sottospecie.


Abitudini riproduttive: allo stato libero lo Swinderniana s'incontra, anche lontano dalle sorgenti d'acqua, in gruppetti da 5 a 12 soggetti
Ha un breve ed aspro richiamo che emette anche in volo o quando devasta gli alberi di fico. Non si conoscono le sue abitudini di nidificazione, che avvengono nell'interno della foresta, nè le fasi di sviluppo dei piccoli e la loro alimentazione, si sa soltanto che i novelli non mutati hanno colori e collare meno distinti ed intensi degli adulti, ossia poco o nulla come guida per gli ornicoltori che avessero la fortuna d'imbattersi in questo misterioso Agapornis.

Alimentazione: Collezionisti che hanno avuto a che fare con questo Agapornis riportano d'aver rinvenuto nel suo stomaco sementi di fico e rimanenze di insetti e larve che devono considerarsi alimenti molto specializzati, non rinvenibili fuori del loro ambiente e non accessibili all'amatore europeo. Ma è anche interessante sapere che nel distretto di Ituti è opinione diffusa che il pappagallino predilige i campi di riso, i semi di sesamo ed è stato ammazzato a fucilate mentre si cibava di pannocchie di mais allo stato lattiginoso.

E.N.T. Vane riporta nel suo libro il passo di una nota apparsa nell'Ibis del 1948, di Certo R.E. Moreau, relative alle confidenze fatte da Padre Hutsebout, che operava in una missione del Congo, a Mr. J.M. Vrydagh sulle sue esperienze col Swinderniana. Egli ammetteva che non gli era mai riuscito di mantenere in cattività questo pappagalletto che per il tempo in cui poteva offrirgli dei fichi selvatici di cui si cibava in libertà.
Egli aveva anche tentato di mescolare a questi fichi un piccolo miglio locale (leusine) per abituarlo a questo alimento ma senza successo infatti non toccava i semi di alcuna graminacea, mentre becca le noci di palma ed altre noci, ma senza fichi muore nello spazio di 3-4 giorni.

Lo Swinderniana non mangia tuttavia i fichi alla maniera degli altri frugivori ma pela e spacca il frutto per beccarsi rapidamente i piccoli semi dell' interno. Quindi non è un frugivoro rna un granivoro, sia pure speciale che non riusciremo mai a portare fuori dalle sue fitte foreste sempreverdi, dove i fichi che predilige sono disponibili tutto l'anno, a meno di non riuscire a sostituirli con alimenti altrettanto graditi e nutrizialmente validi come pare siano quelli che preferisce in natura.

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Inseriamo anche in questa stupenda scheda questa foto storica dell'African Bird Club la prima diffusa in rete su questo misterioso e magnifico Agapornide (Italian parrot Club)

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