Se uno arriva a Tenerife con un volo turistico, probabilmente atterrerà all'Aeroporto Regina Sofia, nel sud dell'isola. E resterà stupito nel NON vedere canarini. Sentirà anche dire, dagli abitanti, che è quasi impossibile vederne, e che il loro canto è talmente diverso da quello degli esemplari domestici, da non essere un indicatore valido della loro presenza. In realtà l'isola è piena di cincie blu e cinciarelle e di onnipresenti merli, oltre che di ballerine gialle, passeri spagnoli, colombi torraioli e fauna marina. Ho visto un Falco tinnunculus ed ho visto e fotografato un avvoltoio. Canarini zero via zero. Una volta imboccata la strada per il nord di Tenerife, appena superato il Passo di Santiago, non credevo alle mie orecchie: dal finestrino entrava un concerto che sembrava di essere nella mia cantina! Altro che canto completamente differente, cantano come Sassoni di colore! Da un punto all'altro dell'isola i tipi di canto variano parecchio, in alcune zone mancano di note rullate quasi completamente, mentre in altre parti dell'isola sembrano quasi degli Harz. Ad esempio ad Icod de los Vinos mi sono messo a girare per il paese alla ricerca di gabbiette, ma mi sono arreso all'evidenza: erano i selvatici. Quindi sembrano confermati i testi degli antichi autori Italiani e Spagnoli che definivano i soggetti residenti sul Vulcano Teide i migliori cantori dell'arcipelago. Il problema è vederli. Sono piccoli, verdi e molto veloci. E vivono in un posto tutto verde. Dal momento che passano quasi l'intera giornata a cantare nascosti nella vegetazione (non cantano dalle cime degli alberi come ad es. i Cardellini o i Verzellini, ma proprio dall'interno delle chiome), evidentemente il cibarsi non è un grave problema, per loro. perlomeno prende poco tempo. Io ho visto che non esiste UNA SOLA ESSENZA vegetale, sull'isola, alla quale siamo abituati. Tutto è endemico o importato. Al suolo vi è una distesa onnipresente di Phalaris canariensis, cioè la scagliola, originaria di colà, pressoché costantemente accompagnata da una leguminosa che fa baccelli di qualche centimetro e semini piccoli, e da due altre piante, chiamate localmente tabaiba e erba stoppa, che fanno fiori gialli e semini piccoli, i secondi simili al colza. Stop. Unico frutto alla loro portata le pigne del pino delle canarie, oltre che agli onnipresenti fichi d'india. Siccome sulle isole spesso gli insetti presentano forme di gigantismo, potrei essere portato a pensare che i canarini selvatici non nutrano i loro pulli più di tanto con insetti, ma soprattutto con i semi della locale leguminosa. E' noto che i semi delle leguminose siano ricchi di proteine, ed infatti chi aggiunge piselli al pastone ha di solito eccellenti risultati. Curiosa anche l'innata appetibilità dell'uovo sodo ai canarini, potrebbero forse nutrirsi, più che di insetti, delle loro uova (tipo uova e/o larve di vespe, formiche, ecc.)? Andrebbe indagata meglio la cosa. Ad ogni modo, insetti piccoli tipo afidi delle rose o del melograno non ne ho visti da nessuna parte, e nemmeno rose o melograni.
Solo al calar del sole, quando oltretutto manca la luce necessaria ai teleobbiettivi, assolutamente fondamentali se si vuole scattare qualche foto a canarini selvatici, i nostri si mettono più in evidenza, arrischiandosi a cantare da fili del telefono o pali. In questo caso sono una manna gli alberi spogli, purtroppo estremamente rari. Cantano fino alle 10:00 di sera più o meno, poi si mettono zitti.
Charles.
Ottimo racconto .......
Ho visto i canarini in loco ma x problemi di tempo molte osservazioni non le ho fatte.......
Sono stato sul teide salendo da quota oceano si attraversa una vera e propria foresta con cambi di temperature e umidità è molto fitta si sentono i canti ma visto niente poi si arriva alla brulla lavica senza piante e lì niente...
Vivono fino a circa 1550 m.s.m., poi i canti non si sentono più. Ho visto un solo Fringuello azzurro del Teide, che invece arriva più su, ce l'avevo tra i piedi e non me n'ero accorto, come è volato via ho imbracciato e scattato, ma era fuori obbiettivo. Peccato!
Sembra comunque che la presenza di alberi abbastanza alti sia fondamentale, oltre a qualcosa che esiste solo al nord, forse l'acqua. Al sud non piova praticamente mai, e forse questo è il discriminante.
Charles.
io bazzico spesso le Isole Canarie ,soprattutto Gran Canaria xchè ho amici che possiedono una casetta e mi ospitano volentieri,quindi ci vado almeno una volta l'anno,spec in inverno o a marzo.Quest'isola è desertica e i canarini si nutrono dei semi di una pianta cespugliosa e spinosa che cresce sulle dune,ma non conosco il nome scientifico.2 anni fa ai primi di marzo trovai anche 2 nidi,uno in costruzione con la femmina che faceva la spola con paglie nel becco accompagnata dal maschio ,nel centro della cittadina.La coppia ,osservata da me x parecchi gg ,si muoveva senza timore nel traffico del centro ,e si nutriva di semi di tarassaco e centocchio che cresceva ai bordi delle aiuole.Un'altra coppia ,sempre in zona ,aveva già il nido su un folto cipresso ,sentivo la ff pigolare x richiamare il maschio a nutrirla.Entrambi i nidi si trovavano nel folto degli alberi ,ad altezza circa 3-4 metri ,impossibili da fotografare,se non con teleobbiettivo molto potente.
Comunque la mia coppia in gabbia mangia molto misto cardellini, piselli, germinati e uovo il pastone praticamente niente sono molto attaccati al nido e hai piccoli
La pianta spinosa è proprio quella leguminosa che dicevo. Non ho visto né centocchio né tarassaco a Tenerife. Solo le altre piante a fiorellini gialli. Oltre ad un mare di scagliola, che è originaria delle Canarie. Io ho visto una femmina portare peli al centro di una palma, ma come si è accorta che stavo tirando fuori la macchina fotografica si è accucciata e non si è più mossa. Il nido era posto su di una palma alta circa 4 - 5 metri all'ingresso del Loro Parque a Puerto de la Cruz, in pieno centro cittadino. Dopo due ore di appostamento ho ceduto le armi di fronte ad una urgenza igienico sanitaria di tipo acquatico, ovviamente ho dovuto raggiungere un bar.
Volevo chiedere a Sandro Mauri se sa da dove originino i suoi canarini, cioè da che isola o da che località. Ciò poiché, lavorando sul Canarino Italico, ho sempre più forte la convinzione che i ceppi presenti sulle varie isole abbiano delle differenze locali.
Ovviamente sarei pure interessato ad una coppia, ma questo è un altro discorso.
Charles.
Ultima modifica di charles_forever; 10-05-13 a 12: 36
Certo sono un ceppo di tenerife ora x rinsanguare un amico vicino a casa mia ne possiede 6 coppie di isole diverse perciò cambio con lui ma solo con originali...
al momento ho 2 novelli svezzati un maschio e una ff poi li metterò in voliera a mutare con il sole ......... ora la ff sta covando 5 uova che dovrebbero schiudere oggi speriamo bene.....
Io sconsiglio il fritto misto se si possiedono coppie o soggetti o stock puri. Sarebbe come mescolare i Fringuelli di Darwin delle Galapagos.
C'è qualcuno che sa se si possono trovare soggetti di Madera o delle Azzorre?
Charles.
Scusa Charles se te lo dico ma sei veramente ridicolo.Originariamente inviata da charles_forever
Sei stato qui a farmi la paternale per la questione dei meticciamenti; che non esistono le razze pure e che non c'è niente di male a mischiare le varie sottospecie e ora fai quest'affermazione.
Non volevo più intervenire sull'argomento ma dopo questa non posso proprio esimermi da farti notare che sei una contraddizione unica.
No, ho assolutamente ragione. Se io intuisco una cosa che fin qui nessuno ha rilevato, e cioè che tra i vari ceppi isolani di Canarini ancestrali ci sono delle differenze, ancorché minime, e siamo sicuri che, tra i soggetti allevati in cattività non vi sia stata fin qui alcuna commistione, suggerisco a chi li possiede di non mescolarli. altrimenti va perduta ogni rimanente possibilità di distinzione tra i ceppi stessi. E il risultato che se ne ricava, da un punto di vista sia scientifico sia espositivo, ha un valore pari a zero. Esattamente come un cardellino nato da meticciamenti di parva, tschusii, major, eccetera.
Invece un ibrido tra un Ancestrale, ad esempio di Tenerife ed un Verzellino europeo, potrebbe avere un suo valore, oltre che scientifico, dato che sappiamo da dove provengano entrambi i parentali, anche ai fini di tentativi di produzione di nuove razze, oppure semplicemente al fine di creare bei soggetti, esempio da canto. Ad una Mostra io cercavo un Lucherino Testa Nera, mi sono stati proposti vari F1, R1, R2, ecc. di Testa Nera e Petto Nero, dicendomi che erano fecondi ugualmente, più resistenti. Ma io volevo un Testa Nera, maschio, possibilmente figlio e nipote di tanti Testa Nera. Dopo aver ottenuto ciò che volevo, oggi acquisterei uno di tali ibridi, per conferma di una mia ipotesi. E così via. Io stesso non mescolerei mai Spinus con Spinus, e nemmeno altre specie. Chedo solo di poter leggere su Forum di alto livello, come questo, che sono ibridi e non meticci, ancorché in gran parte fertili, e che se ne sconsiglia la produzione per vari motivi. Invece bisogna scrivere cose non veritiere, come che sono meticci, che chissà cosa succede dall'inquinamento genetico (già enormemente diffuso, purtroppo, e il tuo progetto di "rinsanguare" ne è la conferma) eccetera eccetera.
I soggetti domestici sono già inquinati, purtroppo; specie con specie da ibridi, anche se parzialmente fecondi; inquinare ulteriormente si può fare, è ovvio, resta da stabilire se ne valga la pena. Qui sta il vero nocciolo: stabilire se ne valga la pena. Oltre a ciò, dato che molte specie viventi in cattività potrebbero servire un domani a reintegrare il patrimonio naturale, si potrebbe fare come fa la Spagna, che ammette un piccolissimo prelievo anche di specie locali protette, purché tali soggetti entrino in piani di conservazione delle caratteristiche genetiche legate ad un ambiente o ad un territorio, coinvolgendo quindi alcuni allevatori (quelli che lo desiderino) in un progetto scientifico a più ampio respiro.
Quindi io non reco alcuna contraddizione in ciò che scrivo, ma invito chi altrettanto scrive qui (che ripeto, non è un Forum proprio proprio popolare, ma anzi molto specialistico) ad attenersi semplicemente ad una visione meno utilitaristica che questo hobby può riservare. Poi ognuno faccia come vuole, siamo in democrazia (almeno spero!!!).
Charles.
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