Il fattore "testa bianca" o wit-kop (alla olandese) è a tutti gli effetti una mutazione autosomica a trasmissione recessiva. Vale a dire che per avere in prima generazione prole mutata è necessario accoppiare almeno due soggetti portatori. Il meccanismo ereditario dunque è assolutamente recessivo ed agisce su coppie di geni non sessuali (come l'opale o la topazio per intenderci).
Il fatto poi che diversi portatori di tale fattore presentino imperfezioni a livello di croce o anche accenno di giallo sulle spalline e macchie rossicce dietro la nuca è solo un effetto fenotipico molto probabilmente indotto da accoppiamenti tra mutati e tra mutati e portatori che nel tempo riduce la carica eumelanica dell'intero ceppo.
La wit-kop infatti, oltre ad inibire la croce e far debordare la maschera rossa genera sottopiuma assolutamente bianco per cui è ragionevole ipotizzare dei portatori nei quali la bassa carica eumelanica produce gli effetti fenotipici da te descritti. Vale la pena inoltre ricordare che l'espressione eumelanica di ogni soggetto è strettamente legata all'intensità con cui si manifesta sul singolo animale e spesso può differire anche tra i diversi ancestrali di uno stesso nido. E' un pò come parlare della carnagione più o meno scura che magari differisce nettamente tra fratelli.
Tali "difetti", tuttavia, non certificano l'assoluta sicurezza di avere un portatore wit-kop. Per farti un esempio nel mio allevamento ho un maschio ancestrale portatore di agata pastello e testa bianca che anche ad una osservazione attenta mostra croce assolutamente completa e spalline nero lucide (ormai va per i tre anni) ma per certo produce prole testa bianca accoppiato a femmine interessate dalla stessa mutazione. Analogamente ho un maschio mascherato con spalline francamente gialle e croce lievemente difettosa che anche accoppiato a femmine sicure portatrici di testa bianca sino ad oggi non mi ha mai dato prole wit-kop.
Saluti
Renato Gala