Io resto dell'opinione che fino a quando non ci sarà un standard che indirizzi gli allevatori su selezioni mirate come avviene nella canaricoltura di colore, in giro si vedrà di tutto, anche per una questione di business, un agata portatore vale più di un agata classico ( anche se è un campione ), e di conseguenza gli allevatori mischiano di tutto anche perchè quasi tutto (eccezion fatta per i pezzati) è esponibile. Nel momento in cui questi standard verranno stilati e gli allevatori per forza di imposizione saranno costretti a selezionare tutti verso un unico indirizzo selettivo, le cose miglioreranno. Oggi la canaricoltura italiana del colore ha fatto passi da gigante, compiendo scelte anche azzardate in alcuni casi, ma necessari. Tra i canarini di colore nessuno oggi si sogna di accoppiare un nero con un agata per ottenere soggetti da esporre in mostra, nella fringillicoltura purtroppo eccezion fatta di alcuni allevatori che alla fine credo avranno la meglio, si accoppia di tutto e si sentono decine di campane suonare, chi consiglia un accoppiamento, chi un altro, a volte sempre per una questione commerciale si cambiano addirittura i nomi delle mutazione ( ndr organetto agata/pastello nero bruno ). Purtroppo siamo ancora in terra di frontiera. Ma sono fiducioso, nel giro di pochi anni le cose miglioreranno. Se pensiamo che fino al 2002 in mostra, non esistevano nemmeno le categorie per uccelli come il cardellino, il ciuffolotto & c. ed oggi addirittura sono state introdotte le mutazioni di colore nel verdone, le cose si stanno muovendo anche se a rilento. Ovviamente tutto ha bisogno di tempo, ma per creare qualsiasi cosa ci vuole sempre tempo.
Ovviamente questo è un mio pensiero.