Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: ibridi e pappagalli domestici.. cosa ne pensate?-

  1. #11
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    le mutazioni in natura non sono convenienti perchè ben riconoscibili dai predatori, quindi a lungo andare il fenotipo ancestrare ritorna a dominare la popolazione. permettetemi l'esempio, in alcuni canali termali in toscana furono liberati dei guppy di svariate mutazioni e colori, ebbene a lungo andare con le generazioni, sono tornati ad avere il fenotipo ancestrale. la natura rimette tutto a posto con i suoi tempi "non umani".
    per il resto, ibridazioni ecc...non è il mio campo

  2. #12
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    sono d'accordo con Simone, poi non vedo tutta questa utilità nel cercare mutazioni o ibridi non riconoscibili e mai omogenei nella prole
    Graziano RNA 02TT
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  3. #13
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    Quote Originariamente inviata da CarloFelice Visualizza il messaggio
    le mutazioni in natura non sono convenienti perchè ben riconoscibili dai predatori, quindi a lungo andare il fenotipo ancestrare ritorna a dominare la popolazione. permettetemi l'esempio, in alcuni canali termali in toscana furono liberati dei guppy di svariate mutazioni e colori, ebbene a lungo andare con le generazioni, sono tornati ad avere il fenotipo ancestrale. la natura rimette tutto a posto con i suoi tempi "non umani".
    per il resto, ibridazioni ecc...non è il mio campo
    allora chi siamo noi per andare contro natura?

    la mia è una semplice risposta al tuo messaggio, non voglio generale polemiche e non c'è l'ho assolutamente ne con chi ibrida o con chi ha mutazioni
    MICHELE
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  4. #14
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    Signori.....ripeto,l'argomento divide.
    Noi non siamo nessuno per modificare la natura,ma le mutazioni non sono un parto del cervello umano,le mutazioni esistono anche in natura ed aggiungo per fortuna,perchè sono queste che consentono alle specie di adattarsi ai cambiamenti e di evolversi.
    All'uomo può essere dato solamente il merito,o il demerito a seconda dei punti di vista,di averci lavorato sopra per fissarle...in ogni caso le mutazioni non sono fonte di inquinamento genetico poiché,come è stato detto,soggetti mutati che sfuggissero alla cattività e si mescolassero alle popolazioni selvatiche finirebbero a lungo andare e col mescolamento genetico col tornare verso la conformazione ancestrale.
    L'unica vera fonte di inquinamento genetico effettivamente potrebbe derivare dall'immissione in natura di soggetti frutto di meticciamenti e non ibridazioni tra speci simili.
    Infatti gli ibridi,che sono frutto di incroci tra speci a volte anche distanti tra loro a livello genetico sono quasi sempre sterili e quindi andrebbero ad inquinare ben poco,il discorso cambia in parte per i meticci che a volte sono fertili in una certa percentuale....
    Inoltre vorrei ricordare che anche il solo allevare in cattività ed pur sempre in purezza genetica,spinge una specie a cambiare e ad allontanarsi dai propri simili selvatici!
    Chiunque allevi diamanti di Gould ad esempio sa bene quanto i Gould domestici,seppur puri geneticamente al 100% (e la purezza non è compromessa dalle varie mutazioni) siano diversi dai sia per dimensioni che per forma ed abitudini dai cospecifici selvatici.
    Qunidi Simone.....se fra vent'anni o trenta o più....qualcuno bussasse alla tua porta per chiederti dei Nigrigenis da reintrodurre in natura ,i tuoi soggetti non sarebbero probabilmente mai identici alla forma selvatica,seppur puri geneticamente.
    Graziano...Miche....effettivamente fissare mutazioni o creare ibridi non ha alcuna utilità ,ma come non si rivelano effettivamente utili o indispensabili tante delle cose frutto della mente dell'uomo.
    Purtroppo o per fortuna ,l'uomo è portato a sperimentare e a provare cose nuove nei campi che più lo affascinano e l'ibridazione è questo...semplicemente la realizzazzione del desiderio di alcuni uomini di creare qualcosa di nuovo,indipendentemente dal fatto che questo qualcosa sia utile o meno,vedetela come una forma di arte.....un ibrido può essere considerato più o meno come un quadro o una scultura...a volte bello da vedere,ti può far viaggiare con la mente....ma che serve a poco dal punto di vista pratico,eppure potresti mai impedire agli uomini di esprimersi dipingendo o scolpendo???
    Ci sarà sempre qualcuno che proverà a creare combinazioni strane tra animali e sicuramente anche tra gli psittacidi,ma se non si esagera e non si compromettono le popolazioni pure in natura non vedo quale sia il problema..

    Massimo

  5. #15
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    Caro massimo,

    mi spiace, ma nel tuo discorso noto diverse "inesattezze", nonchè troppe previsioni date per scontato.

    Quote Originariamente inviata da loreto71 Visualizza il messaggio
    le mutazioni non sono un parto del cervello umano,le mutazioni esistono anche in natura ed aggiungo per fortuna,perchè sono queste che consentono alle specie di adattarsi ai cambiamenti e di evolversi.
    Il concetto di mutazione è ampio e non va confuso col processo evolutivo che si articola per gradi e molto più lentamente, nel nostro caso, la mutazione di colore in natura è un fatto assolutamente casuale e rarissimo che non consente all'animale nessun vantaggio rispetto agli ancestrali.

    Quote Originariamente inviata da loreto71 Visualizza il messaggio
    soggetti mutati che sfuggissero alla cattività e si mescolassero alle popolazioni selvatiche finirebbero a lungo andare e col mescolamento genetico col tornare verso la conformazione ancestrale.
    Questo non ce lo assicura nessuno, anche perchè se la mole di animali che andrebbero a "contaminare" la popolazione naturale fosse numerosa, non credo sia così facile tornare all'ancestrale, in ogni caso sono scenari di fantascienza.

    Quote Originariamente inviata da loreto71 Visualizza il messaggio
    Infatti gli ibridi,che sono frutto di incroci tra speci a volte anche distanti tra loro a livello genetico sono quasi sempre sterili e quindi andrebbero ad inquinare ben poco,il discorso cambia in parte per i meticci che a volte sono fertili in una certa percentuale....
    Anche qui ci sono affermazioni non vere: gli ibridi sono incroci tra specie diverse, ma molti sono fecondi proprio perchè spesso si usa ibridare specie simili proprio per fissare le mutazioni. I meticci, invece, sono per definizione tutti fecondi, in quanto riguardano esclusivamente l'incrocio tra sottospecie della stessa specie.


    Quote Originariamente inviata da loreto71 Visualizza il messaggio
    Qunidi Simone.....se fra vent'anni o trenta o più....qualcuno bussasse alla tua porta per chiederti dei Nigrigenis da reintrodurre in natura ,i tuoi soggetti non sarebbero probabilmente mai identici alla forma selvatica,seppur puri geneticamente.
    Sono certo che nessuno busserà mai alla mia porta, ma come ben sai, per progetti di reintroduzione o semplicemente incremento della popolazione da liberare, è comunque fondamentale partire da animali che siano il più vicini possibili agli ancestrali, non certo dal miscuglio che si vede in giro.

    Spero che sia abbastanza chiaro il discorso.

    Buona serata.
    Simone Durigon

    Allevatore amatoriale


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  6. #16
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    Quote Originariamente inviata da loreto71 Visualizza il messaggio
    Purtroppo o per fortuna ,l'uomo è portato a sperimentare e a provare cose nuove nei campi che più lo affascinano e l'ibridazione è questo...semplicemente la realizzazzione del desiderio di alcuni uomini di creare qualcosa di nuovo,indipendentemente dal fatto che questo qualcosa sia utile o meno,vedetela come una forma di arte.....un ibrido può essere considerato più o meno come un quadro o una scultura...a volte bello da vedere,ti può far viaggiare con la mente....ma che serve a poco dal punto di vista pratico,eppure potresti mai impedire agli uomini di esprimersi dipingendo o scolpendo???
    Ci sarà sempre qualcuno che proverà a creare combinazioni strane tra animali e sicuramente anche tra gli psittacidi,ma se non si esagera e non si compromettono le popolazioni pure in natura non vedo quale sia il problema..

    Massimo
    ok, solo che non trovo giusto il fatto di sperimentare con gli animali...
    MICHELE
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  7. #17
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    Simone....concordo pienamente su due cose e cioè che quando si parla di fughe di soggetti mutati o di ibridi così masicce da poter inquinare le popolazioni selvatiche si fa riferimento a scenari da fantascienza!
    Altra cosa su cui mi trovi pienamente daccordo è il fatto che in previsione di una reintroduzione in natura ci si debba sicuramente rivolgere verso soggetti quanto più puri possibili,purezza che però,come ho già detto in un precedente post,non possono certamente garantire degli allevatori amatoriali ,ma bensì strutture idonee che si avvalgono di personale specializzato ....detto ciò credo che in generale ci si possa sentire alleggeriti dal peso di avere la responsabilità della purezza delle popolazioni selvatiche e che quindi,se qualcuno volesse tentare anche ibridazioni di psittacidi nel proprio allevamento possa farlo senza per questo sentirsi non a posto con la propria coscienza ecologista

    Massimo

  8. #18
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    Questo argomento è molto interessante da discutere ma, come è successo varie volte (anche su questo forum) si finirà inevitabilmente col litigare ferocemente e coll'offendersi pesantemente.
    E' ben risaputo che gli allevatori di pappagalli di media e grossa taglia sono totalmente refrattari alle mutazioni e alle ibridazioni... anzi, direi anche solo a parlarne!!
    Non ne ho mai capito il perché, visto che anche tra i Fringillidi e gli Estrildidi ci sono tante specie rare e in Cites, ma, anche se probabilmente (e responsabilmente) nessuno le ibriderà mai -almeno finché saranno rare in natura e negli allevamenti- se non altro nessun allevatore di Fringillidi e di Estrildidi ti prenderà per pazzo solo perché se ne vuol parlare o ti toglierà il saluto e ti offenderà pesantemente, come è successo a me su questo forum, solo perché avevo chiesto (per pura curiosità) se mai nessuno avesse pensato di poter portare il fattore rosso nel Pappagallino Ondulato, attraverso qualche ibridazione.
    Non basta certo la rarità delle molte specie e sottospecie di pappagalli a giustificare questo ostracismo totale verso le ibridazioni e verso le mutazioni.

    Prima che mi massacriate, voglio dirvi che io non sono affatto un amante delle ibridazioni, e che infatti non ho mai praticato in tutta la mia vita!!
    Però le giustifico solo per le verifiche ibridologiche (scoprire le mutazioni omologhe delle varie specie) e un po' meno per la traslazione delle varie mutazioni tra le specie affini.
    Ibridare, solo per fare ibridi da mostra, mi sembra una pratica inutile... ma comunque chi sono io per condannare chi ibrida per esporli alle mostre o anche solo per il canto? Io non sono nessuno e quindi mi astengo dal giudicare chi lo fa.


    Vi dico la mia opinione su quanto esposto da voi finora...

    E' certo che tutti i processi di domesticazione comportino delle modifiche ai nostri animali.
    Anche se molte specie di pappagalli hanno ancora la livrea Ancestrale e non mutata però è probabile che già comincino a manifestare le prime differenze rispetto ai soggetti selvatici visto che gli allevatori tendono a mettere in riproduzione (o riescono solo a riprodurre) i soggetti più forti, quelli più grandi di taglia, quelli con i colori più vividi, quelli con un corpo più robusto, quelli dal carattere più tranquillo, quelli che si dimostrano meno timorosi dell'uomo, quelli capaci di sopportare meglio un'alimentazione più o meno diversa da quella che avrebbero in natura, ecc.
    Secondo voi, con il trascorrere delle generazioni, i soggetti viventi in natura e quelli viventi nei nostri allevamenti sarebbero ancora uguali in tutto e per tutto??
    Probabilmente no! Non basta mantenere la livrea Ancestrale per secoli per poter dire che i soggetti presenti nei nostri allevamenti sono del tutto assimilabili a quelli ancora presenti in natura.
    Ovviamente però è certo che immettere nuove mutazioni nel patrimonio genetico delle varie specie di pappagalli affini, non aiuta la conservazione della specie... ma mi sento di rimanere una persona aperta, come lo sono in tutto, e non trasformarmi in un pasdaran ideologico, trincerato dietro una assurda talebanità di vedute, tipica della stragrande maggioranza degli allevatori di pappagalli.

    Non credo affatto che si sia, anche in passato, allevati gli Ancestrali con spirito di conservazione... ma credo che questo giusto modo di pensare sia maturato sempre più negli ultimi anni!
    Non prendiamoci in giro dai... se 20-30-40 o più anni fa (e pure oggi è lo stesso!), fossero apparse delle mutazioni molto vistose nelle varie specie di pappagalli, col cavolo che gli allevatori non avrebbero cercato in tutti i modi di riprodurre questi soggetti mutati, affinché si potessero vendere i discendenti mutati a prezzi molto più alti di un Ancestrale.
    Decenni fa non c'era tutta questa cultura ornitologica che c'è oggi...

    Non credo affatto che le mutazioni siano l'anticamera delle ibridazioni, anche se molte mutazioni sono state traslate, tra specie affini, attraverso l'ibridazione.
    Moltissima gente alleva le varie mutazioni di ogni specie e, di questi, solo una cifra infinitesimale ha mai tentato una ibridazione volontaria.
    E' come dire che la marijuana sia l'anticamera dell'eroina... ma, è ben risaputo che solo una percentuale miserrima di persone passa dalla marijuana all'eroina! La maggior parte si limita a farsi un tiro ogni tanto...
    Concordo appieno con la necessità di preservare dei patrimoni genetici il più possibile Ancestrali... ma se poi qualche soggetto venisse ibridato, ogni tanto, anche solo a fini scientifici, non è che poi dobbiamo per forza mettere questo allevatore davanti al plotone d'esecuzione e sottoporlo alla "Damnatio Memoriae".
    Dai ragazzi... un po' più di elasticità non guasta ma nella vita, specie da quelli che hanno dai 30 anni in su!

    Ormai, visto che molte specie sono rare nei nostri allevamenti, la stragrande maggioranza delle sottospecie vengono regolarmente mischiate tra loro come del resto lo erano in passato, quando nemmeno si conoscevano le varie sottospecie o nemmeno si era così sensibili nel mantenerle il più possibile separate tra loro.
    Al massimo si può solo cercare di ricreare, almeno fenotipicamente, le varie sottospecie, attraverso il lavoro sui vari meticci di ogni specie (che poi sono la stragrande maggioranza in tutte le specie dei nostri allevamenti, compresi quelli di pappagalli!).

    Anche se non sono un allevatore di pappagalli, ma di Estrildidi (e in passato anche di Fringillidi), sono un fervente sostenitore degli Ancestrali e quando qualcuno mi chiede consigli sugli acquisti, consiglio sempre sempre sempre di acquistare soggetti Ancestrali e possibilmente puri!!
    Perciò ritengo sempre indispensabile che vengano mantenuti una buona fetta di soggetti Ancestrali purissimi... ma noto con dispiacere che a tanta gente non interessa nulla e fa accoppiamenti stupidi tra varie mutazioni diversissime tra loro, ottenendo solo Ancestrali portatori di altre mutazioni e che poi in parte vengono ceduti e rimessi in circolo...
    Ho un amico che è un vero maniaco dei Diamanti di Gould Ancestrali ed è convintissimo di avere un ceppo purissimo e scevro da qualsivoglia mutazione. Io gli ho sempre detto di non dare mai per scontato nulla e che le mutazioni autosomiche recessive possono rimanere latenti per generazioni e apparire all'improvviso quando si accoppiano, senza saperlo 2 portatori. Siccome lui è più testardo di un vecchio mulo, gli ho chiesto di fare molte coppie di Padre x Figlia e di Madre x Figlio... ma già so che non lo farà perché poi il suo orgoglio ne verrebbe distrutto e poi se ne andrebbe in crisi se vedesse nascere qualche soggetto mutato...

    Concordo in toto con Massimo sul fatto di non farsi troppi problemi sulla questione ibridazione, visto che è vero che ci sono moltissime specie in Cites tra i pappagalli di tutte le taglie (così come ci sono sono in Cites anche molte specie di Fringillidi e di Estrildidi), ma è anche vero che certe specie sono ben presenti o diffusissime nei nostri allevamenti e quindi non si danneggia certo la specie se qualcuno ne volesse tentare l'ibridazione! Ovviamente, come già detto e ridetto, io non invito nessuno a ibridare le varie specie, ma invito tutti a non essere così granitici nelle idee...
    Invece mi sembra che qui si sia contrari a prescindere e che spesso gli allevatori di pappagalli si trasformino in tagliagole assetati di sangue se solo qualcuno paventa l'idea (magari scherzando) anche solo di ibridare una Cocorita con un Inseparabile o con una Calopsita (ho messo 3 specie comunissime, così giusto per farvi capire cosa voglio dirvi, ma non ho la più pallida idea sull'effettiva possibilità, anche remota, di ibridazione... poiché non conosco molto il mondo dei pappagalli).

    Simone, guarda che se sono riusciti, in vari decenni, a eliminare tutte le pezzature, dai Passeri del Giappone di selezione, puoi star certo che in 20-40 anni si potrà tornare tranquillamente a dei Pappagallini Ondulati Verdi (Ancestrali) purissimi... ma ci vuole solo tanta volontà e tanti allevatori che collaborino seriamente a questo progetto!

    Simone, vorrei farti presente che l'Agapornis nigrigensis non è in pericolo solo perché vi sono le varie mutazioni... ma anche solo perché vi è uno standard per le mostre!
    Tutti gli allevatori seri allevano anche per concorrere alle mostre, e per poter competere ad alto livello, devono cercare di avvicinarsi il più possibile allo standard, e le caratteristiche fisiche richieste dallo standard, spesso differiscono parecchio da quelle di un soggetto presente in natura!
    Quindi non demonizziamo troppo le mutazioni, visto che anche i non mutati ormai sono ben diversi dai soggetti ancora presenti in natura!

    Non credo che siano i paladini delle mutazioni a rovinare i ceppi di Ancestrali ma credo sia la non colaborazione tra gli allevatori (che vendono dei portatori di mutazioni varie e non ti dicono niente), il non interscambio tra i ceppi di Ancestrali puri, la faciloneria con cui si soprassede all'imperativo di portare avanti sì i mutati, ma di tenerli sempre ben distinti dagli Ancestrali puri. Troppi allevatori acquistano soggetti senza informarsi bene sugli avi dei soggetti acquistati e quasi nessuno mai accoppia Madre x Figlio, Padre x Figlia e Fratello x Sorella, cosa per verificare la purezza del proprio ceppo di Ancestrali (da provare giusto ogni certo numero di generazioni nate nel proprio allevamento).

    Non è sempre vero che le mutazioni in natura non sono convenienti!
    Giusto per non dilungarci troppo, vi faccio il primo esempio che mi viene in mente!
    Se dobbiamo essere corretti e rigorosi, il vero Diamante di Gould Ancestrale è quello a Testa Rossa... mentre quelli a Testa Nera e quelli a Testa Arancio non sono che 2 mutazioni dell'Ancestrale ugualmente presenti in natura tanto che, da conteggi fatti in Australia sulle 3 diverse colorazioni della testa, il Testa Nera è presente in ben il 75% dei soggetti mentre il Testa Arancio è diffuso solo in meno dell'1% dei soggetti. Ovviamente, la mutazione a Testa Nera, essendo soggetta a predazione esattamente quanto il Testa Rossa (Ancestrale), col tempo è probabile che la soppianterà del tutto, visto che la mutazione Testa Nera è a trasmissione ereditaria sesso-legata, e che quindi basta anche solo un portatore per generare dei mutati (a differenza dell'altra mutazione a Testa Arancio, che è poco diffusa proprio perché a trasmissione ereditaria autosomica recessiva). Scommetto che quando John Gould, 180 anni fa, ha scoperto il Diamante di Gould (che da lui ha preso il nome), sicuramente i Testa Nera erano molto meno che oggi e quindi sono pronto a scommettere che nel giro di qualche secolo, i Testa Rossa, in natura, diverranno solo un pallido ricordo.

    Chissà cosa significa la frase "ibridi non riconoscibili e mai omogenei nella prole". Boh...

    "Chi siamo noi per andare contro natura?"
    Senza tirarla troppo per le lunghe, anche il semplice fatto di curare un soggetto malato è andare contro natura, così come lo è estirparli dal loro ambiente, non alimentarli esattamente come in natura, non allevarli in enormi voliere, selezionarli per uno standard, allevarli allo stecco, anellarli, selezionare i più calmi, ecc.
    Il concetto del "contro natura" è talmente ampio, e pieno di insidie e di ossimori dietro ogni angolo, che è preferibile non avventurarcisi troppo all'interno...

    Simone, spesso le mutazioni in natura non sono convenienti ma a volte lo sono più di un Ancestrale... e, col tempo, lo soppiantano del tutto! Ti ho già fatto l'esempio dei colori delle varie teste del Diamante di Gould e quindi ritengo superfluo confutare ulteriormente la tua argomentazione, che è più simile a una sciabolata ideologica che a qualcosa di così certo!
    Ricordiamoci sempre che uno dei fondamenti della Statistica dice che "la probabilità non è uguale alla certezza" e quindi,, tornando a noi, molte mutazioni sono poco vantaggiose e i soggetti mutati tendono a perire per colpa dei predatori... ma nessuno può dimostrare quanti soggetti mutati muoiono ogni anno in natura per mille motivi diversi, e prima di riuscire a riprodursi...
    Da notare che poi spesso proprio i soggetti mutati sono i primi a essere *******ti in natura e quindi non gli viene data la ossibilità di riprodursi in natura per trasmettere la propria mutazione...
    Tante specie hanno una trascurabile presenza di soggetti mutati, in natura, solo perché tali soggetti mutati per un qualche motivo (non sempre per colpa dei predatori) non sono riusciti a trasmettere il proprio patrimonio genetico alla prole.
    Ci vuole tanta fortuna in natura per arrivare a riprodursi, a prescindere che si sia mutati o Ancestrali... e infatti scommetto che, se per assurdo liberassimo nella natura australiana tantissimi Pappagallini Ondulati di tutte le mutazioni esistenti oggi, la stragrande maggioranza di loro vivrebbe e si riprodurrebbe senza troppi problemi... e quindi rivelando che, probabilmente, la maggioranza delle mutazioni presenti nel Pappagallino Ondulato sono conveniente né più e né meno dell'Ancestrale. Ovviamente alcune saranno molto più appariscenti agli occhi dei predatori e quindi saranno meno convenienti.
    Senza poi contare che molte mutazioni apportano modificazioni fenotipiche percepibili ai nostri occhi ma non sappiamo quante modificazioni apportano agli organi,m ai tessuti, alle cellule, ecc. E queste modificazioni interne possono essere anche più vantaggiose di Ancestrale e non è detto che siano sempre svantaggiose...

    Come già detto prima, semmai tanti soggetti mutati finissero in natura, non è detto che poi non possano, nel giro di secoli e millenni, soppiantare l'Ancestrale perché apportatori di mutazioni vantaggiose, e velocemente trasmissibili perché sesso-legate o perché diffusesi in un areale molto ristretto a causa dell'isolamento genetico di quella popolazione di Ancestrali.




    Concludo con una nota a margine...
    Come ho già detto, non ho mai fatto ibridi in vita mia e non ho mai invitato nessuno a fare ibridi volontariamente.
    Però per necessità quest'anno ho avuto modo di mettere in campo parecchie coppie ibride per necessità, poiché, come già spiegato su questo forum, l'anno scorso mi hanno rubato l'intero allevamento e quindi ho ricostruito in parte il maltolto con le donazioni di soggetti spaiati e in più di vari miei amici.
    Bene, tutte le varie coppie ibride assortite, a prescindere dal sesso e dalla specie dei componenti, si sono dimostrate delle balie eccezionali... anche meglio dei Passeri del Giappone!! Hanno allevato covate miste, a prescindere da specie, mutazioni e taglia...
    Era incredibile il vedere un Becco d'Argento che imbeccava una nidiata di Padda, fino allo svezzamento, con una sproporzione di taglia così grande, tanto che un Becco d'Argento adulto è grande quanto 2 uova di Padda!! Però anche tutte le altre coppie si sono dimostrate davvero eccezionali e mi sento di consigliare tranquillamente questa esperienza, qualora vi capitasse di trovarvi nella mia medesima situazione. Se non altro, ho fatto un'esperienza a carattere scientifico-etologico...




    Spero di non aver sollevato un vespaio con quanto detto finora e altresì spero che il dialogo continui in maniera civile e ben argomentato come avete già fatto nei post precedenti.

    Vi saluto tutti con piacere e mi auguro che l'aver apportato anche il mio contributo non costringua qualcuno a mettersi il kriss tra i denti e il parang nella cintola per spingersi all'arrembaggio del praho avversario, come da salgariana memoria... Ah ah ah.


    Biagio

  9. #19
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    Caro Biagio,

    ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe.

    La cosa con la quale non sono d'accordo è quest'affermazione:

    "E' ben risaputo che gli allevatori di pappagalli di media e grossa taglia sono totalmente refrattari alle mutazioni e alle ibridazioni... anzi, direi anche solo a parlarne!!"

    Gli allevatori di grandi pappagalli, sono interessati esattamente come quelli di piccoli animali, se non di più. Ciò che forse ti fa credere il contrario è che mutare il colore di un'amazzone richiede decenni, quindi se ne vedono essenzialmente pochi.
    Stai tranquillo, anche tra gli allevatori di suddetti animali, sono uno controcorrente. Mella maggioranza dei casi ci si trova a parlare con persone che vedono l'hobby come un investimento: comprano, vendono e intavolano trattative che somigliano più al mercato del pesce, che non ad una nobilissima forma d'arte quale dovrebbe essere questa passione.

    Ti garantisco che per un soggetto mutato di valore, certe persone farebbero follie.

    Da ultimo ti consiglio di esprimere i concetti in spazi più ristretti, altrimenti rischiamo che nessuno più legga le discussioni di fronte a tante parole tutte insieme.

    Buona giornata.
    Simone Durigon

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  10. #20
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    Scusate se intervengo solo ora, ma purtroppo non ne ho avuto modo prima...

    Mi piace molto la piega che sta prendendo questa discussione e le differenti opinioni che si sono dette, forse sembrerà strano ma condivido molto di quello che è stato detto, anche se dette da persone che la pensano in maniera diversa, il che forse per alcuni rende ambigua la mia opinione.

    Prima di iniziare a discuterne faccio la premessa che con il tempo sono diventato un forte sostenitore dell'allevamento degli ancestrali, e che con il tempo vorrei dedicarmi all'allevamento esclusivo di questo "genere" ma nonostante tutto le varie mutazioni hanno ancora un forte potere attrattivo nei miei confronti... non tanto per la differenza di colori (tutte le mutazioni sottraggono solamente colori, salve rare eccezioni) ma per il meccanismo genetico che vi è dietro.

    Ora venendo a noi, non sono totalmente d'accordo quando si afferma che TUTTI gli animali mutati se reintrodotti in natura poi diventano una facile preda da parte dei predatori, se questo è vero per alcune, forse molte, mutazioni non si può dire che sia una regola fissa. vi sono diversi esempi di mutazioni spontanee in natura, purtroppo molti di questi soggetti più che finire preda dei predatori naturali finiscono per divenire preda degli umani! ma vi sono anche casi in cui le mutazioni non si rivelano affatto più deboli dei loro conspecifici ancestrali.. oltre all'esempio dei gould mi viene in mente quello dei Pyrrhura hypoxantha, che oggi sappiamo essere una mutazione sesso-legata del moliane (o meglio di una sua sottospecie). Non è detto che se per noi una specie mutata risulti più appariscente lo stesso valga agli occhi dei suoi predatori o nel suo ambiente naturale! per esempio se una giacinto risulta mimetica nel suo ambiente naturale per quale logica non dovrebbe esserlo anche una militaris mutata blu? questo non sta a noi giudicarlo e non ne abbiamo neanche i mezzi.

    Nonostante tutto però rimango del parere che noi allevatori dovremmo dedicarci in primo luogo all'allevamento degli ancestrali, in quanto altrimenti rischiamo che questi scompaiano del tutto dai nostri allevamenti! oggi giorno purtroppo trovare ancestrali puri o anche solo soggetti con fenotipo ancestrale è diventata una vera impresa!!! Per esempio nei Neophema pulchella trovare degli ancestrali o anche semplicemente dei soggetti a ventre NON rosso è diventata una vera impresa. Questo perché tutti gli allevatori o la maggioranza di essi (e qui gli allevatori di Psittacidi non sono da meno) sono attratti dalla nuova mutazione rara.. alcuni per pura passione, altri invece, tristemente, soltanto perché con i mutati riescono a fare una maggiore speculazione.

    Per quanto riguarda invece il traslare nuove mutazioni o fare metticiamenti o ibridazioni tanto per lo trovo semplicemente deleterio perché in questo modo si compromette in maniera irrimediabile il patrimonio genetico degli animali presenti in cattività, e poi si potrà solamente cercare di selezionare soggetti il più tipici possibili a degli ancestrali puri.. ma che puri non lo saranno mai!
    Il Mio Allevamento: Allevamento Amatoriale PSITTACIFORMES


    Presidente AOBL
    Forlino Vincenzo Cell. 393/1403319
    e-mail: info.aobl@gmail.com

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