Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Prime schiuse stagione 2013/2014

  1. #11
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    La bandiera di Luca ZZ.


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    Grazie Paride per la spiegazione!! pensavo si parlasse di una nuova mutazione!!
    "Abbia fede e troverà esauriente risposta a tutti i perchè, e tutte le prove saranno sopportabili, e il dolore si rivestirà di luce" P. Leopoldo

  2. #12
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    Ciao Fabio! Tanti tanti tanti complimenti!
    Ci puoi dire in cosa consiste in particolare il meticoloso lavoro di cui parla Paride?
    Ciao e grazie
    LUIGI BUGIN

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  3. #13
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    Quote Originariamente inviata da mambaverde Visualizza il messaggio
    Si rimane a bocca aperta a vedere uno scenario simile ( anzi la mandibola mi è proprio caduta sul tavolo)
    Quindi non si può che fare immensi complimenti ad un allevatore così capace.

    Riallacciandomi all'intervento di Luca ZZ. Anche io ho avuto il solito problema, nei mesi Sett/Ottobre, ho allevato (in purezza) in voliera all'aperto, con una piccola soddisfazione di 3 pulli svezzati su 3 coppie. (una coppia ha allevato i 3, una coppia a deposto a ripetizione ma mai covato, una coppia proprio si sono ignorati)
    Ora che li ho messi al chiuso in gabbie da 80 non si decidono a ripartire semrano disinteressarsi ai nidi, cosa che non facevano in voliera dove addirittura litigavano per accaparrarsi i siti migliori.
    Grazie per i complimenti.

    Veniamo alla tua situazione.
    Il fatto è che, spostando i tuoi Gould dalla voliera alle gabbie, li hai scondizionati. All'improvviso si trovano in una sistemazione diversa, e questo li stressa e li disorienta.
    Se vuoi allevare all'aperto forse è meglio indurli alla riproduzione a partire da fine marzo.
    I Gould sono molto suscettibili alle condizioni ambientali, l'esperienza mi ha insegnato a ricreare una buona ambientazione, e a non variare nulla durante tutta la stagione delle cove.
    Considera che in natura essi sceglierebbero un luogo di nidificazione, e lo sfrutterebbero finché lo ritengono sicuro, quindi spostarli dalla voliera alle gabbie equivale ad averli strappati dal luogo che ormai ritenevano sicuro.
    Non so se riprenderanno a riprodursi, ma nel caso sappi che ci vorrà del tempo, e dovrai stimolarli molto con l'alimentazione e fare in modo che si sentano di nuovo a loro agio.
    L'ambiente che li ospita dovrà essere tranquillo e molto illuminato, l'alimentazione dovrà essere abbastanza proteica, altrimenti andranno in muta.
    Se ciò non ti è possibile, allora tanto vale assecondare la muta, tenendoli separati per sesso, e fornendo un'alimentazione povera.
    Per poi ripartire in primavera, non prima di aver fatto un'adeguata preparazione.
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  4. #14
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    Quote Originariamente inviata da bugio13 Visualizza il messaggio
    Ciao Fabio! Tanti tanti tanti complimenti!
    Ci puoi dire in cosa consiste in particolare il meticoloso lavoro di cui parla Paride?
    Ciao e grazie
    Ciao Luigi, e grazie.
    Ho già scritto tante volte sul forum qual' è il modo in cui preparo i miei riproduttori.
    Non voglio ripetermi, quindi accennerò solo le varie fasi in cui si divide la preparazione.
    In natura i Gould sono sottoposti a due stagioni ben distinte: la stagione secca, e la stagione delle piogge.

    Durante tutta l'estate, da inizio giugno a fine settembre, i soggetti vengono tenuti separati in base al sesso, fornendo un'alimentazione leggera.
    Questo è il periodo migliore per simulare la stagione secca australe, durante la quale in natura farebbero la muta e si riposerebbero, per via della scarsa disponibilità di cibo proteico e semi immaturi.

    Man mano che completano la muta vengono accuratamente scelti i riproduttori, fra gli adulti e i novelli prossimi al compimento dell'anno di età.
    In questa fase i futuri partner vengono contrassegnati con anelli di plastica colorata, e vengono trascritti gli estremi dei loro anelli di metallo.

    A settembre, mentre sono ancora separati, inizio ad arricchire la loro alimentazione, aumentando le proteine (pastoncino, gamberetti, uovo), fornendo i semi germinati e cominciando dei cicli intensi di vitamine.
    Alle femmine vengono forniti gusci d'uova di gallina, e gusci d'ostrica tritati.

    Ad ottobre, dopo le prime piogge, i maschi vengono introdotti nelle gabbie da cova, pulite, sterilizzate, e schermate ai lati con rami e foglie di eucalipto.
    Contestualmente vengono appesi i nidi, preimbottiti con del fieno per conigli, e viene messa a disposizione la juta.

    Dopo 5/6 giorni vengono introdotte le femmine.

    Nel giro di 10/15 giorni (a volte anche prima) iniziano le deposizioni.

    I novelli, una volta svezzati, vengono alloggiati in gabbie da 120 cm, in attesa che si irrobustiscano abbastanza per essere spostati nelle volierette esterne.
    Dove rimarranno fino a muta ultimata.
    In questa fase pongo insieme a loro qualche esemplare adulto, magari qualche anziano, o qualche soggetto che non ha completato la colorazione, in modo che possano apprendere da lui il canto, la danza di corteggiamento, e anche come ci si muove fra mangiatoie, bagnetti ed accessori.

    Man mano che si distingue il dimorfismo sessuale i maschi vengono separati dalle femmine, e quando i riproduttori finiranno le riproduzioni verranno posti insieme ai novelli, in base al sesso.

    A quel punto è già estate.

    La Sicilia è una regione ideale per allevare i Diamanti di Gould, l'estate è molto calda e prolungata (stagione secca), e quando arrivano le prime piogge (stagione delle piogge) il clima è ancora caldo e favorevole per gli accoppiamenti. Ed anche l'inverno non è mai molto rigido.
    Ultima modifica di Fabio Musumeci; 06-11-13 a 17: 07
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  5. #15
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    Grazie! In effetti l avevo già letto e riletto il tuo metodo ma te l ho chiesto nel caso mi fossi perso qualcosa!
    Per la prossima primavera voglio provare anche io a schermare il lato del nido con qualche vegetAle! Immagino che i rami di eucalipto rimangano verdi per un po' anche se staccati dalla pianta giusto?
    LUIGI BUGIN

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  6. #16
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    Seccano abbastanza in fretta, ma le foglie rimangono verdastre a lungo e non si staccano da sole.
    La scelta dell'eucalipto non è casuale, ma dovuta al fatto che in natura nidificano all'interno di quel tipo di alberi.
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  7. #17
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    Quote Originariamente inviata da Fabio Musumeci Visualizza il messaggio

    una mamma blu TC petto bianco nel nido
    Allegato 31314
    Ciao Fabio, innanzitutto complimenti per l'inizio di stagione e per l'elevato numero di soggetti che allevano in purezza.
    Vorrei farti però una domanda sulla femmina in foto: sei sicuro che sia proprio blu? a me dalle foto sembra di vedere molto verde... non è che hai un'avorio? Tra l'altro la definisci TC, ma a me sembra testa nera, a meno che non sia una testa (arancio o rossa) molto melanizzata.

    Hai qualche altra foto?
    Salvatore Maione

  8. #18
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    No Salvatore, è una blu!!! Anzi, rispetto alle altre femmine ha una tonalità più ardesia, quasi grigiastra (ne avevo già accennato in un'altra discussione).
    Il verde che vedi è dovuto al flash del telefonino, che ha reso tutto piuttosto giallastro.
    Riguardo alla testa, come giustamente dici, è una TC molto melaninizzata, ed anzi ora che ha due anni il crema è più evidente.
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  9. #19
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    ciao Fabio, Tanti Complimenti.

  10. #20
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    complimenti anche da parte mia!! Volevo chiederti qualcosa..
    Rami e foglie di eucalipto, se non ho capito male, li metti nei 2 laterali della gabbia? Le foglie dentro il nido le hanno trasportate loro o le hai inserite tu? Fornisci poi soltanto yuta?

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