L'Usignolato Fiume


GLI USIGNOLATI

Nel n. 11/63 di «UCCELLI» trattando gli «altri» cantori, scrivevo quanto segue.

Vecchie ambizioni

«L'Usignolato è un canarino che dovrebbe imitare il canto dell'Usignolo.
Si può dire che l'ambizione di ottenere canarini dal canto usignolato sia nata colla canaricoltura stessa quando si educavano i novelli al canto - di usignoli, capinere, allodole, tordi, merli, fringuelli, etc., sfruttando la capacità imitativa del canarino.
In seguito gli allevatori di tutti i Paesi si sono cimentati in questa pratica e nella pubblicità delle riviste specializzate vengono ancor oggi offerti usignolati tedeschi, inglesi, francesi, italiani. Gli appassionati che li acquistano restano generalmente delusi.

I termini del problema

Il più vecchio degli usignolati può dirsi il Malinois che i francesi ancora chiamano Rossignol Parisien
Cos'abbia in comune il Malinois col canto dell'Usignolo può essere constatato facilmente da tutti oggi che il Malinois è sufficientemente popolare in Italia.

Livio Susmel che ebbe tanta forza di convinzione da ottenere dall'inesperta FOI, qualche anno fa, il riconoscimento ufficiale déll'Usignolato Fiume, deve aver avuto, a causa dei suoi cantori, tante grane da demoralizzare qualsiasi allevatore in buona fede.

Come Susmel faceva l'Usignolato

E la buona fede di Susmel è fuori discussione, solo che gli amatori del canto dovrebbero conoscere i termini del problema e rendersi conto dei limiti e delle possibilità di questi cantori.
Ho visitato di recente l'amico a Firenze e tra molte femmine di Usignolo in cova in piccoli recinti ovali e pochi maschi in pieno canto che volteggiavano liberi tra di essi, ho notato un buon numero di canarini giovani che a fine stagione verranno esitati come usignolati.

Ogni usignolato era diverso dall'altro

Questi allievi di ceppo Roller, vissuti fin dall'infanzia in mezzo al gorgheggiare di magnifici Usignoli, inseriscono nel loro repertorio qualche battuta e talvolta qualche frase o melodia usignolate. Ma in quale misura e fino a quando?
Ecco il problema.
Naturalmente nella misura concessa dalle naturali predisposizioni e dall'abilità imitativa di ogni soggetto e fino a quando, allontanati da quell'ambiente, non prevarrà su di essi l'influenza di altri canti o non riaffiorirà del tutto pulito il canto ereditato dai genitori o più o meno inquinato da altre imitazioni.

Le possibilità imitative del canarino

Un possibile usignolato - cantano tutti in modo diverso per cui parlare di repertorio è puramente accademico - resterà tale per breve tempo se non avrà per vicino di gabbia un usignolo e ciò, delude l'amatore che l'ha acquistato a caro prezzo con illusioni corrispondenti.

Di fronte a casa mia c'è un poggiolo dove, tra il verde vivono, in gabbie singole un merlo, un tordo, una cincia, un fringuello, un cardellino, una allodola - tutti formidabili cantori - ed un vecchio canarino nostrano che fa una incredibile mescolanza di tutti i loro canti, passando con elasticità ed esatta intonazione dall'uno all'altro. E bisogna fare molta attenzione per riconoscere se è lui che canta o uno dei compagni di proscenio.

Un celebre disco di J. Roché


Nel magnifico disco "Paysages d'Oseaux" di Jean Roché è, tra l'altro registrato il canto di una Cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) che imita in modo perfetto e difficilmente riconoscibile: passero, cinciallegra, fringuello, merlo, cardellino, verdone e luì grosso. Mai sentito una cosa simile e non credo una prova più convincente e concreta sulle capacità imitative degli uccelli, imitazione che in natura deve accadere più spesso di quanto la nostra fretta e la disabitudine ad ascoltare le voci della natura possa farci sospettare».

Livio Susmel è morto e con lui 1'usignqlato Fiume

Questo io scrivevo 24 anni fa.
Dopo silenzio per oltre vent'anni.
Nell'estate dell'85 ecco che l'amico Susmel si fa vivo con una inserzione sull'usignolato che apparve fino a dicembre.
E silenzio di nuovo o meglio telefonate e lettere che protestavano perché Susmel non evadeva le richieste di canarini né rispondeva al telefono.
Infine la notizia: l'amico Livio profugo fiumano, il cui papà era, prima della guerra preside della provncia di Fiume, un fratello grande biografo di Mussolini, la famiglia amica dello scrittore Ojetti nella cui villa a Fiesole la mamma visse fino alla morte è nelle cui voliere egli allevava il suo usignolato, se n'era andato anche lui.

Di lui ci restano due libri

Di quale amore fosse impastata la sua passione per gli uccelli e quale fosse la sua comipetenza, l'amatore può ancora scoprirlo leggendo due libri, editi da Hoepli («Il Canartno» e«L'Usignolo») entrambi con mia prefazione, ancora disponibili anche presso la rivista.

Morto Livio Susmel (questa nota servirà a tutti quelli che ci hanno scritto e a cui non abbiamo avuto l'opportunità di rispondere) anche l'Usignolato Fiume o italiano deve ritenersi definitivamente scomparso.
g. z.