EXPANDED ABSTRACT

Poco è noto sulla nutrizione e sulle necessità nutrizionali degli psittacidi in cattività. Una varietà di diete e di elementi nutrizionali sono raccomandati da vari autori. Il cibo viene di solito “ad libitum” ed in quantità maggiore rispetto a quelli che gli uccelli consumano (1). La quantità di cibo consumata dagli uccelli di solito non è nota, e con pochissime eccezioni, non è nota nemmeno la digeribilità degli alimenti da parte dei pappagalli.
L'obiettivo di questo studio era di valutare la selettività e la digeribilità degli alimenti in una dieta a base di semi, frutta e verdura comunemente dato a due piccole specie di conuri del Brasile, Aratinga Jandaya e Aratinga Auricapilla.

MATERIAL AND METHODS

Lo studio fu condotto in un allevamento privato a Rio de Janeiro, Brasile, e coinvolse 10 coppie di Aratinga Jandaya e 10 coppie di Aratinga Auricapila. Tutti i pappagalli erano adulti, in forma, lontano dal periodo di muta e liberi da ectoparassiti. Erano mantenuti soli in gabbie 70x50x60 cm con una griglia sul fondo che raccoglieva feci e il cibo scartato in una vasca di raccolta e impediva, al contempo, l'accesso dei volatili a questi materiali. La parte inferiore della gabbia era stata coperta per evitare agli escrementi e al cibo di cadere a terra, cosa che avrebbe causato errori nel calcolo del consumo quotidiano di cibo. La ricerca è stata approvata dal Comitato Etico degli Animali della Facoltà di Scienze Agrarie e Veterinarie dell’UNESP.
Gli uccelli sono stati nutriti alle 08:00 con semi di girasole, avena, colza, riso, scagliola, miglio, papaya, barbabietola, banane, cavoli e broccoletti. In una prova libera scelta, il cibo è stato fornito in mangiatorie separati e in quantità tale da comportare avanzi. L'acqua è stata fornita “ad libitum”. L’ingestione alimentare è stata determinata durante 10 giorni consecutivi. Ogni elemento cibo offerto è stato pesato separatamente. Dopo la rimozione, gli avanzi di cibo sono stati separati e pesati singolarmente. Un pasto completo è stato posto accanto alle gabbie di uccelli ogni giorno, senza gli uccelli potessero raggiungerlo, per determinare la perdita di peso per evaporazione di ogni articolo offerto, che è stato poi sottratto dal peso residui di cibo. Il consumo di ciascun elemento è stata calcolata usando la seguente formula:
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Tra i 200g e i 300g del cibo offerto furono raccolti e messi in congelatore a -15°C per analisi successive. Tutte le feci sono state raccolte per 5 gg consecutivi (dal 6° al 10° gg). Le feci erano raccole alle 07:00 del mattino e tutto il cibo che rimaneva, le piume e le squame cutanee sono state rimosse e conservate in contenitori di vetro a -15°C.
La selezione degli alimenti offerti è stata determinata dal consumo medio giornaliero di sostanza secca per ogni singolo nutriente durante I 10 gg dell’esperimento. La composizione nutrizionale della dieta effettivamente consumata è stata determinata utilizando un programma per PC per la formulazione di diete. Il calcolo utilizzava i dati di consumo medio di ogni alimento secco somminsitrato durante il periodo sperimentale.
Sono stati determinati la materia secca, priva di azoto, la proteina grezza, ed i coefficienti di digeribilità. L'acido urico è stato determinato negli escrementi e la sua massa è stata detratta per calcolare la digeribilità della materia secca, e il suo azoto è stato detratto per calcolare ladigeribilità delle proteine​​. Inoltre, il bilancio azotato degli uccelli è stato calcolato determinando l'ingestione totale (mg di azoto / g di sostanza secca cibo ingerito) e l'escrezione (mg di azoto / g di sostanza secca fecale).
Campioni di prodotti alimentari sono stati preparati in base alle abitudini alimentari degli uccelli, eliminando la buccia dei semi di girasole, avena, colza, riso decorticato, scagliola, miglio, banane e papaia. Dopo questo, tutti gli alimenti sono stati omogeneizzati, essiccati a 65 ° C per 72 ore, e passati in un mulino a setaccio da 1 mm. Le feci sono state scongelate, omogeneizzate, asciugate a 65 ° C per 72 h, e passate in un mulino a setaccio da 1 mm. Le analisi di sostanza secca, ceneri, proteina grezza, estratto etereo, fibra grezza, calcio e fosforo sono state effettuate secondo le linee guida da parte della Associazione dei chimici analitici ufficiali (2). Il contenuto di acido urico è stata determinata secondo Alumot e Breloria (3). Le analisi sono state eseguite due volte e ripetute se i risultati differivano di più del 5%.

RESULTS AND DISCUSSION


Il consumo di semi secchi fu di circa 11,8 ± 0.6 g · bird−1 · d−1 per gli A. jandaya, e 11.5 ± 0.8 g · bird−1 · d−1 per gli A. auricapilla, con nessna differenza tra le specie (P>0.05). Il consumi di ogni tipo di cibo per specie, calcolato come la percentuale tra quello fornito e quello consumato è visibile in Tabella 1. Il consumo di riso è più alto negli jandaya e il consumo di miglio più alto negli Auricapilla. Gli altri cibi forniti hanno un consumo simmile in entrambe le specie.

A. jandaya, n = 10
A. auricapilla, n = 10

Means ± SEM
Minimum
Maximum
Means ± SEM
Minimum
Maximum
Ingested dry matter, %






    Food item






Sunflower seed
33.9a ± 1.7
24.8
44.6
36.7a ± 4.4
2.1
46.3
Unhulled rice
30.2a ± 3.0
11.2
39.7
17.3b ± 4.6
0.3
36.3
Canary seed
0.8a ± 0.6
0.0
6.5
8.1a ± 4.2
0.0
43.4
Millet
0.4b ± 0.2
0.0
2.3
8.6a ± 3.5
0.0
31.9
Oat
9.5a ± 2.5
0.0
20.8
9.3a ± 3.1
0.0
22.4
Rapeseed
0.1a ± 0.0
0.0
0.3
0.0a ± 0.0
0.0
0.2
Papaya
11.2a ± 1.1
7.3
19.7
10.9a ± 1.5
6.2
19.3
Banana
7.1a ± 0.3
5.6
9.3
6.7a ± 0.6
3.6
10.8
Beet
5.4a ± 0.8
0.4
8.6
3.1a ± 0.8
0.8
8.2
Kale stem
1.4a ± 0.2
0.9
2.2
0.8a ± 0.3
0.0
3.2
Chemical composition of diets, %






Dry matter
73.5a ± 1.32
68.3
81.7
77.2a ± 1.3
70.9
86.0
Nutrient, % of dry matter






Crude protein
14.9a ± 0.3
14.2
17.3
16.2a ± 0.5
13.8
19.0
Ether extract
19.9a ± 0.8
16.8
25.6
21.7a ± 1.9
6.2
27.5
Crude fiber
6.1a ± 0.1
5.5
6.7
5.3b ± 0.3
3.6
6.3
Ash
2.8a ± 0.1
2.5
3.2
2.9a ± 0.1
2.4
3.5
Nitrogen-free extract
55.9a ± 1.1
47.5
59.5
53.7a ± 2.6
46.3
73.4
Calcium
0.11a ± 0.00
0.09
0.12
0.09b ± 0.01
0.06
0.13
Phosphorus
0.4a ± 0.0
0.4
0.5
0.4a ± 0.0
0.3
0.5
All’interno della stessa specie furono riscontrate profonde differenze nella qualità di cibo selezionata dal singolo uccello. Nelle A. Jandaya, ad esempio, i semi di girasole rappresentano dal 24,8 al 44,6 % dei semi secchi consumati, il riso decorticato dal 11,2 al 39,8%, e l’avena tra lo 0 e il 20,8%. Per alcuni A. Auricapilla riso decorticato, miglio e avena corrispondono a menp dello 0,5% del cibo secco ingerito, mentre in altri soggetti rappresenta più del 30% della dieta giornaliera. Altri studi hanno mostrato come la dieta “personale” sia una caratteristica degli psittacidi. (46).
I principali componenti nutrizionali della dieta consumata dagli A.Jandaya e dagli A.Auricapilla fu simile. Ci furono variazioni nella quantità del calcio, che era maggiore nella dieta degli A.Jandaya, e di fibra cruda, che fu maggiore nella dieta degli A.Auricapilla. La varazione nella composizione chimica delle diete consumate dai singoli uccelli fu maggiore negli A.Auricapilla che negli A.Jandaya. Alcuni soggetti di A. Auricapilla consumavano “ether extract” che variava dal 6.2 al 27,5% e la percentuale di calcio era tra lo 0.06 e lo 0.13%. Queste differenze furono il risultato dai cibi selezionati dai singoli pappagalli. Questo ha dimostrato che il cibo scelto varia da soggetto a soggetto e influenza la composizione nutrizionale della dieta consumato. Ogni soggetto ha consumato una dieta con una propria caratteristica nutrizionale. In questa modalità di somministrazione di cibo scelta, la valutazione dei componenti principali della dieta di cui i singoli soggetti si nutrivano ha portato come risultato una incorretta assunzione di nutrienti di cui i pappagalli avevano bisogno. Questo porta a determinare che, in cattività, data una varietà e una buona scelta di cibi, gli psittacidi non sono in grado di bilanciare la loro dieta dal punto di vista nutrizionale.Così, l'ingestione di nutrienti di ogni uccello è condizionata dalle particolari preferenze che il pappagallo ha verso il cibo che viene offerto.
Il consumo di calcio consumato da entrambe le specie di conuro era al di sotto del livello raccomandato dall’ AAFCO “Association of American Feed Control Officials”.
Sebbene fosse all’interno dei valori di riferimento raccomandati, il livello totale di fosforo assunto era più alto al contenuto di calcio. Il rapporto calcio:fosforo registrato fu 1:3.8 per le A. Jandaya e 1:4.8 per le A. Auricapilla. Altri studi hanno riportato, in diete basate su semi e frutta, un basso livello di calcio e un rapporto sproporzionato calcio:fosforo. La quantità di lipidi, dipesa principalmente dai semi di girasole, era troppo presente nella dieta di alcuni dei soggetti analizzati da questo studio.
Un livello di lipidi troppo alta favorisce l’obesità e l’arteriosclerosi, che è un sintomo riscontrato, purtroppo, facilmenti negli psittacidi.
TABLE 2





Apparent digestibility coefficients of nutrients and nitrogen balance of Aratinga auricapilla and Aratinga jandaya in captivity1





Apparent digestibility coefficients
A. jandaya, n = 10
A. auricapilla, n = 10
Dry matter, %
89.0a ± 1.1
87.1b ± 1.2
Crude protein, %
93.4a ± 2.0
92.3a ± 1.8
Ether extract, %
96.6a ± 4.7
89.9a ± 6.4
Nitrogen-free extract, %
86.5a ± 1.7
85.1a ± 1.5
Nitrogen balance, mg N · bird−1 · day−1
0.1a ± 0.2
0.1a ± 0. 2

Conclusioni

Questo studio dimostra che in una dieta libera basata su semi, ci sono larghe differenze sulla selezione del cibo da parte dei pappagalli e come risultato, le diete sono nutrizionalmente eterogenee e sbilanciate. Ci sono anche differenze nella selezione del cibo tra specie strettamente correlate, come nel caso del genere Aratinga oggetto di questo studio. Le principali diete consumate hanno un alto livello di lipidi, un basso livello di calcio, ed un rapporto inadeguato calcio:fosforo. I coefficienti di digeribilità indicano una buona metabolizzazione della dieta, e la quantità di proteine ingerite era sufficiente per i conuri e presentava un buon bilanciamento di azoto.