Roma, 13 gen. - (Adnkronos) - Non solo di cani, gatti, canarini e piccioni. Le città italiane si arricchiscono anche della presenza di fauna esotica come i pappagalli. La specie è il parrocchetto e ''ormai si trovano migliaia di coppie'' spiega all'Adnkronos, Isabella Pratesi, responsabile conservazione internazionale Wwf Italia. I parrochetti, racconta Pratesi, ''sono arrivati a Roma alla fine degli anni 90 e la prima colonia è stata ritrovata nel parco della Caffarella. In seguito questi pappagalli si sono spostati in altre aree protette della capitale ma anche in altre città come Barcellona, Londra e Bruxelles''.

L'arrivo dei primi esemplari è stato frutto di mode più o meno passeggere o souvenir di viaggio, che spesso si sono concluse con l'abbandono o la fuga per incuria dell'animale. "La sopravvivenza della specie poi è stata facilitata dal clima mite delle città''. Isabella Pratesi, infatti, sottolinea che "ormai, i rigori invernali si sono attenuati, tanto che questa specie ha resistito anche alla nevicata di due anni fa a Roma".

Anche non si tratta di una specie autoctona, "questo pappagallo non provoca danni". I parrochetti, infatti, "non entrano in competizione con altre specie" come invece sta succedendo con lo scoiattolo grigio che "sta soppiantando il nostro scoiattolo rosso". Si tratta di "uccelli belli e vivaci che hanno migliorato la nostra biodiversità urbana".