CONSIDERAZIONE PERSONALI
In chiusura, vorrei spendere alcune parole sul disegno del Carpodaco Messicano;
dopo oltre trent' anni di allevamento, di selezione di questi uccelli, con formazione di un ceppo originato, inizialmente da soggetti di cattura, ho avuto modo di osservare e capire abbastanza a fondo quali possono essere le caratteristiche tipiche e salienti della specie.
In questi ultimi anni, sia partecipando e sia visitando le mostre ornitoligiche ho assistito ad una canarizzazione di buona parte dei soggetti esposti che presentano sul petto e sul ventre un disegno atipico, simile a quello dei canarini, o addirittura mancante, con buona pace di alcuni giudici e degli espositori stessi.
Occorre ribadire che il Carpodaco Messicano ha specialmente, nelle parte inferiori, un disegno assolutamente inconfondibile costituito da fitte striature non continue che proseguono fino al sottocollo, interessando anche il ventre, di colore pressoché omogeneo con il petto, quindi senza schiarite; tale disegno é presente sia nei maschi, a partire dalla zona lipocronica sottogulare e sia nelle femmine, per quest'ultime complete e ininterrotto fino al becco.
Attualmente sia nelle esposizione maggiori, sia in quelle per così dire minori, vengono ingabbiati e premiati soggetti che ben poco hanno da spartire con i loro progenitori; infatti in una buona parte di essi sono presenti grossi fianchi, tipici del canarino, mentre sono assenti o appena accennate la maggiorparte delle striature inferiori ed il ventre é interessato da evidenti schiarite oppure é completamente bianco, a volte fino il sottocoda.
Anche la forma di taluni Carpadachi lascia molto a desiderare, in quanto essi sono afflitti da difetti gravi, quali la coda pendente al basso e non in linea con il corpo, oppure la posizione troppo verticale o troppo accosciata, od ancora, la testa piatta ed il becco sproporzionato, tali anomalie sono, per la mia esperienza personale, per lo più dominanti e tendono puntualmente a ripresentarsi nella prole, per cui occorre scartare drasticamente i soggetti che le evidenziano, pur se essi hanno altri caratteri di pregio.
In fine, vorrei fare un' ultima considerazione sull' estensione del lipocromo rosso sul petto dei maschi; il Carpodaco M. presenta in natura, diverse sottospecie, che hanno oltre a piccole differenze di taglia e di colore, una diversa estensione del rosso, sia nei maschi e sia nelle femmine, interessate anch'esse nel sottogola, da più o meno evidenti sfumature rosse molto più visibili nelle mutazioni in cui vi é riduzione di melanina.
Personalmente preferisco che hanno il lipocromo presente nella zona dell' altopetto con netto stacco, ma non mi sentirei di escludere, a priori anche una maggiore estensione dell' area colorata, pureché siano presenti tra il rosso le striature tipiche della specie.
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