E' una lutina.
Se la madre non è lutuna, è sicuramente una femminuccia essendo il padre un "" /Ino "".
mi sapreste indicare la tipologia di mutazione di questo novello ed altre informazioni utili in merito a questo esemplare? grazie.
E' una lutina.
Se la madre non è lutuna, è sicuramente una femminuccia essendo il padre un "" /Ino "".
ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016 – SV 085 – AIAP 26
Come accennato da Paride, si tratta di un mutato Ino, più precisamente di un lutino.
La mutazione Ino è recessiva legata al sesso, che vuol dire che solo i maschi ne possono essere portatori e trasferirla in maniera diretta alle loro figlie.
Quindi, se la coppia che ha generato il novello non presenta esteriormente tale mutazione (caratterizzata fra l'altro dagli occhi rossi), il novello è sicuramente una femmina, ed il suo papà è un portatore di Ino.
Per ottenere mutati Ino di sesso maschile occorre che lo sia anche la madre, e che il padre lo sia a sua volta o almeno portatore.
RNA - 442X - RAE - 0487
allora....è figlia di un maschio TN PB e la mamma una TA PV, sicuramente i genitori non hanno gli occhi rossi, per cui se l'anno prossimo volessi dei Lutino maschi, dovrei formare la coppia tra questo esemplare ed il padre giusto? e così per parlare che quotazione possono avere esemplari del genere, anche questa in foto se dovessi avere una proposta indecente a quanto potrei pensare di cederla?
Si allora è una femmina al 100%, ma in questo caso evita accoppiamenti fra consanguinei, se vuoi farla accoppiare con un maschio portatore prendine uno da un allevatore serio (perché i maschi/ino sono indistinguibili dai normali maschi), e sappi che facendola accoppiare con un maschio ancestrale tutti i figli maschi saranno portatori di ino. Oppure in alternativa acquista una femmina ino da accoppiare col tuo maschio, così almeno sei sicuro.
Il valore dipende tutto dalla sua bellezza oggettiva, un pessimo ino può valere meno di un ottimo ancestrale che ha collezionato vittorie alle mostre, mentre un ottimo ino può valere parecchio.
Ma te lo dico sinceramente, se sei un allevatore famoso vendi cara anche la cacca dei tuoi uccelli, se non lo sei ti snobbano anche un soggetto con mutazione particolare.
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Fabione, ho precedentemente detto che era sicuramente femmina poichè ho compreso che gli era nata, senza neanche sapere come....
E questo è stato possibile solo grazie ad un maschio "/Ino", mutazione indistinguibile nei maschi.
Al limite potrebbe scambiare la femmina in modo da avere una coppia certa che possa generare maschi sia "Ino" che "/Ino" e femmine "Ino" e ancestrali.
Ma di quest'ultime ne potrà notare la differenza.
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A maggior ragione ritengo che spendere due parole in più sulla genetica della mutazione non faccia male.
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mmmmmmmmm confusionissima a mille....purtroppo allevatore "seri" come dite voi, non ne conosco, è il primo anno di allevamento e non posso lamentarmi (circa 30 soggetti provenienti da 4 coppie), sinceramente è troppo bella e non so se me ne libererò, ovviamente è soggettiva la cosa e non conoscendo gli standard non so se li rispetta, eventualmente se riesco la metto in cinciarella per farle delle foto e vediamo come la valutate (in termini di standard qualitativi), non è che non lo so come sia nata, lo so da che coppia proviene, solo che questa coppia ha fatto altre covate, portate a buon fine e non erano uscite altre INO, per questo sono rimasto stupefatto. a questo punto mi conviene marcare la coppia, e tenerla anche per l'anno prossimo per vedere se continua a sfornarli.
Ho detto "" .....che gli era nata, senza neanche sapere come.... """ riferendomi esclusivamente al fatto che sicuramente non sapevi che il maschio è un ""portatore di Ino "" e quindi non mi riferivo da quale coppia fosse stata generata.
Adesso hai due alternative che ti consiglierei di valutare solo perchè sono estremamente contrario ad ogni tipo di consanguineità (a volte è davvero tale e tanta che anche da madre/figlio o padre/figlia si ha una sterilità del 100%);
- come detto precedentemente, scambiare la piccola Ino;
- acquistare un nuovo "portatore di Ino" (o Ino) per accoppiarla.
Tieni presente che:
- il maschio ""portatore di Ino"" (che ha generato la piccola) accoppiato con altre femmine, di qualunque mutazione esse siano, potrà sempre generare delle femmine Ino e maschi probabili "portatori";
- la piccola Ino, accoppiata a qualunque altro maschio NON "portatore di Ino", genererà figli maschi TUTTI "portatori di Ino" e figlie femmine normali.
La decisione è comunque tua.
PS: Non so se hai letto bene cosa scritto precedentemente ma fai molta attenzione poichè (lo ridico) TUTTI i figli maschi nati dalla coppia che ha generato la piccola Ino, potrebbero essere - a loro volta - dei ""portatori di Ino"" (da accertare solo dall'accoppiamento).
Le foto della piccola Ino non servono a niente poichè adesso non si vede proprio nulla: almeno devi aspettare il cambio della livrea e comunque non prima di 8 o 10 mesi di vita...
Ultima modifica di Paride; 22-05-15 a 15: 05
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Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
- Riguardo al fatto che sia l'unica ino nata dalla coppia, non c'è da stupirsi, infatti i mutati ino tendono ad essere geneticamente più deboli rispetto ai fratelli privi di tale gene mutato, quindi è facile che vadano incontro a morte embrionale, mancata schiusa, o morte dopo pochi giorni dalla nascita. Inoltre, soprattutto se baliati dai PdG, tendono ad essere trascurati durante le imbeccate rispetto ai fratelli di nido, cosa che invece nell'allevamento in purezza non avviene.
- Un maschio portatore di ino, se accoppiato ad una femmina priva del gene mutato, in teoria può generare un 25% di prole mutata ino (solo femmine) ed un 25% di prole /ino (solo maschi), il resto saranno tutti soggetti privi del gene ino. Le percentuali sono puramente teoriche, e funzionerebbero solo in caso di 100 uova deposte, tutte fecondate, tutte schiuse, e su 100 pulli tutti sopravvissuti, quindi è normale che in una stagione di cove, in cui la femmina può deporre una 30'na di uova circa, le percentuali variano enormemente.
- I maschi generati da questa coppia quindi possono essere privi del gene ino, o averlo ereditato dal padre ed esserne portatori, ma per scoprirlo bisognerebbe farli riprodurre tutti. Le femmine che ereditano il gene mutato saranno delle ino a tutti gli effetti.
- La consanguineità tra genitori e figli è pari al 50%, quindi è un accoppiamento che generalmente non comporta problemi, soprattutto se il ceppo è robusto e non presenta tare, ma nel caso degli ino - almeno per esperienza personale - accoppiare padre x figlia porta a risultati deludenti, ma non in termini di fertilità, quanto piuttosto di morte embrionale o neonatale.
- Anche i maschi possono essere mutati ino, e presentare le stesse caratteristiche della tua femminuccia, ma l'accoppiamento più sicuro per ottenerli è: maschio/ino x femmina ino. Meglio evitare l'accoppiamento ino x ino, almeno finché tale mutazione non sarà stata fissata su più linee di sangue.
- Se la tua intenzione è quella di selezionare questa mutazione, ti consiglio di evitare di incrociarla con i pastello, mentre se la incroci con i blu, in futuro, potrai ottenere anche gli albini. Se non puoi procurarti un maschio /ino da accoppiare alla novella, o una femmina ino da accoppiare al padre, cerca un bel ancestrale di ottima taglia e fallo accoppiare con la lutina quando sarà grande, così avrai dei maschi tutti sicuramente portatori di ino.
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